Pista ciclabile e mobilità sostenibile: l'inizio di una svolta?

Intervento del circolo Legambiente di Trani

lunedì 27 agosto 2007
«La realizzazione di una pista ciclabile come quella realizzata sul Lungomare C. Colombo non può che trovare l'approvazione del Circolo di trani della legambiente che da oltre un decennio richiede una svolta culturale, strutturale ed urbanistica, imperniata sui criteri fondamentali della mobilità sostenibile. La Legambiente ha chiesto in numerose occasioni una grande rete di piste ciclabili che oltre ad avere potuto decongestionare il traffico cittadino avrebbe potuto innescare un positivo cambiamento culturale della cittadinanza.
Il Circolo di Trani della Legambiente, inoltre, ha in passato aspramente criticato il ‘Piano Urbanistico Generale' proposto dall'Amministrazione Tarantini, che oltre a nascere già vecchio, non prevedendo neanche un metro di pista ciclabile, attraverso la realizzazione di anonimi e misteriosi ‘Comparti' completamente da progettare ed all'assenza di una rete stradale prestabilita, consentirebbe, di fatto, uno sviluppo urbanistico della Città di Trani caotico, invivibile ed eccessivamente edificatorio. La realizzazione della Pista Ciclabile sul Lungomare innesca una serie di problematiche legate alla circolazione del traffico veicolare che sicuramente esasperano gli automobilisti imprigionati tra i cantieri ferroviari, dal paralizzante traffico estivo amplificato dall'arrivo di visitatori dei paesi limitrofi, dalla mancanza di parcheggi e dall'assenza di una campagna informativa rivolta all'incentivazione dell'abbandono dei veicoli a motore.
E' probabile che si sia trattato di una scelta tanto affrettata quanto improvvisata, vista la singolare sovrapposizione della segnaletica orizzontale della pista con quella dei parcheggi a spina di pesce, ma rileviamo che rappresenta comunque un positivo segnale di cambiamento. Siamo anche dell'avviso che i cittadini vadano educati attraverso una efficace campagna informativa ed alla realizzazione di un adeguato e sostenibile ‘Piano Urbano del Traffico' affiancato da una serie di procedure divulgative e conciliative che possano contribuire a ridurre i conflitti tra le parti interessate (commercianti, associazioni, ecc.). Apprendiamo dagli organi d'informazione che il ‘Piano Urbano del Traffico' è in fase di studio e confidiamo, pertanto, nella successiva fase divulgativa che speriamo avvenga democraticamente, rendendo la cittadinanza tranese attivamente partecipe dei cambiamenti che seguiranno. Riteniamo, inoltre, che le rilevate esasperazioni negative del traffico su alcune strade (Via Malcangi, Corso, Italia, ecc.) debbano trovare soluzione attraverso piccoli aggiustamenti dei sensi unici nella rete stradale urbana e non attraverso il ritorno all'anacronistico doppio senso ed alla conseguente cancellazione della pista ciclabile sul Lungomare C. Colombo. Sarà questa la cartina di tornasole che metterà ala prova la reale volontà di cambiamento dell'Amministrazione Tarantini.
In altri termini, la Pista Ciclabile del Lungomare rappresenta un reale cambiamento di mentalità in chiave ecologica? Si completerà ed integrerà con una rete di piste ciclabili che unendosi a Via Falcone e Via Borsellino integrerà quelle che eventualmente l'Amministrazione realizzerà in Zona Capirro? O, malauguratamente, siamo davanti all'ennesima inaugurazione estiva di un'opera effimera, realizzata per soddisfare la bramosia di vanità e il desiderio dell'apparenza della sola cerimonia inaugurale?



Si tratterebbe dell'ennesimo record tranese: l'unica città al Mondo priva di Piste Ciclabili stabili ma ad avere singolari piste ciclabili ‘stagionali': ossia, quelle particolari piste ciclabili che come molti straordinari fiori dai brillanti colori (gialli e rossi) hanno una vita molto breve: fioriscono col torrido caldo di Luglio; trovano il luccicante taglio di forbici inaugurale e l'impollinazione dei cicloamatori nella strabiliante Kermesse agostiniana; soccombono inesorabilmente abbracciando il malinconico declino indotto dalle prime piogge settembrine che cancelleranno definitivamente la segnaletica orizzontale tanto odiata da quegli esercenti che vorrebbero vedere gli avventori entrare nei loro negozi dopo avere rigorosamente parcheggiato l'auto in seconda fila o ad un metro dalla porta.

Non vorremmo che fossimo l'unica Città ad avere una nuova tipologia di pista ciclabile: ossia la Pista Ciclabile Virtuale o di ‘facciata', quella che al pari della sabbia affrettatamente ed artificiosamente accumulata sulla spiaggia del blasonato Lungomare Mongelli nell'Estate 2006, dopo solo qualche settimana, incominciò ad essere erosa evidenziando la sua vera natura di rocce e rifiuti.»
Avv. Pierluigi Colangelo
Legambiente Circolp di Trani