Più tutele ai creditori: ora si può, forse

Se n'è parlato al convegno nella biblioteca storica dell'ordine degli avvocati

domenica 22 febbraio 2015 6.43
A cura di Giuliano Pagnotta
Recupero crediti e procedure esecutive secondo la nuova riforma con le annesse difficoltà attuative: questi, in sintesi, i temi oggetto del convegno tenutosi presso la biblioteca storica dell'ordine degli avvocati di Trani. L'evento – organizzato dall'ordine forense, in collaborazione con l'ufficio dell'ufficiale giudiziario presso il Tribunale di Trani, la "Scuola Forense" e la "Fondazione dell'ordine Forense" – è da considerarsi un primo vero confronto tra gli addetti ai lavori sugli aspetti pratici e sulle criticità applicative della riforma, a due mesi dalla entrata in vigore della stessa.

Al dibattito, introdotto dal dottor Giuseppe Gustavo Infantini, magistrato del tribunale civile di Trani e moderato da Giuseppe Sannicandro, dirigente dell'ufficio dell'ufficiale giudiziario di Trani, sono intervenuti: la dottoressa Valeria La Battaglia, giudice delle esecuzioni immobiliari al tribunale di Foggia e l'avvocato Angelantonio Majorano, ricercatore di diritto processuale civile all'università di Lecce.

L'attenzione dei relatori è stata focalizzata principalmente, ma non solo, sul processo esecutivo, con particolare riferimento alle novità che hanno interessato sia la materia dell'esecuzione mobiliare, sia quella immobiliare, considerate secondo il criterio della esemplificazione: stando alla Legge numero 162/2014, in riforma al codice di procedura civile, la possibilità di una maggiore tutela per i creditori – ai quali sarà consentito di conoscere i beni dei debitori attraverso accesso telematico ai database delle pubbliche amministrazioni, in modo da soddisfare le proprie ragioni creditorie all'interno del processo esecutivo – rappresenta, una delle novità più significative introdotte con la nuova riforma. In tal senso, determinante diventa il ruolo svolto dall'ufficiale giudiziario, purché opportunamente autorizzato ad accedere alle banche dati del presidente del tribunale su istanza del creditore.

A margine dell'incontro sia il dottor Gustavo Infantini, che Giuseppe Sannicandro hanno rilasciato brevi dichiarazioni, in risposta ad alcuni quesiti posti relativamente alle difficoltà cui potrebbe andare incontro la città di Trani nell'attuazione delle nuove procedure. Alla domanda se sarà davvero possibile l'accesso alla banca dati da parte dell'ufficiale giudiziario, il dottor Infantini risponde: «Io credo che nell'ottica dell'informatizzazione, quindi anche del processo civile telematico, questa sia una novità fondamentale: è ovvio che come tutte le novità ha bisogno di verificare la sua portata applicativa e soprattutto la sua funzionalità».

Infine, all'interrogativo se Trani possa avere o meno uomini e mezzi per attuare una riforma tanto innovativa, il dirigente Unep del tribunale di Trani, Giuseppe Sannicandro, dichiara: «Al momento posso dire che siamo impossibilitati ad attuare questa normativa, che riguarda la ricerca banca-dati. Si dice, leggendo tra le righe, che dovrebbero esserci dei decreti attuativi che il ministero non ha ancora emanato e anche poi la mancanza di mezzi informatici e mezzi tecnici: la ricerca della banca dati – conclude Sannicandro – va fatta telematicamente con accessi, con regole ferree per la tutela della privacy e della riservatezza dei dati».