I medici nella Bat sono pochi: negli ospedali interventi chirurgici fino al venerdì
Nuove disposizioni della Asl. A Trani chiude la Terapia intesiva, a Bisceglie dimezzati i posti letto di Malattie infettive
giovedì 10 dicembre 2015
0.41
Sembra sia solo l'inizio. Nella Asl Bt la norma (contenuta nell'articolo 14 della legge 161/2014) che prevede un nuovo tetto all'orario di lavoro dei medici ha fatto venire a galla l'inevitabile: i medici non bastano. La carenza era già nota prima che intervenisse la nuova disposizione. Ora, però, il direttore generale Ottavio Narracci ha chiesto ai responsabili del personale di compiere una ricognizione negli ospedali della Asl Bat. Da questa emerge che le situazioni di non conformità sono «appena sette» e sono «riconducibili a condizioni di contesto organizzativo ben precise, sin da subito oggetto di disposizioni correttive da parte della direzione aziendale», è spiegato in un documento inviato dal dg Narracci al dirigente del Programma assistenza operativa ospedaliera (Paos) del dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia.
Più complicata la parte che riguarda l'organizzazione dei presìdi ospedalieri, per la quale la direzione generale ha disposto l'estensione della guardia divisionale ed interdivisionale in tutti gli ambiti possibili. Ma sono comunque necessarie 40 unità mediche di varie specialità. La misura più drastica riguarda la disposizione a limitare l'apertura delle sale operatorie dal lunedì al venerdì, mentre sabato e domenica si potranno eseguire solo gli interventi d'urgenza.
E' stata poi disposta la soppressione della "pronta disponibilità" dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico dei plessi di Canosa e Trani. Questo vuol dire che i turni di guardia per gli esami saranno unificati, rispettivamente, a quelli dei presìdi di Andria e Bisceglie. Prevista anche la razionalizzazione di alcuni servizi del presidio Andria-Canosa: in particolare sarà abolita la pronta disponibilità di Chirurgia plastica ad Andria; chiusa la Orto-Geriatria di Canosa, che sarà accorpata definitivamente all'Ortopedia di Andria; saranno anche unificate la pronta disponibilità di Oculistica di Canosa con quella di Andria; mentre il pronto soccorso di Canosa diventerà un punto di primo intervento (mantenendo comunque i posti letto per acuti che non potrebbero essere trasferiti ad Andria).
Cambiamenti simili anche per Bisceglie e Trani. Si va sempre più verso la trasformazione del pronto soccorso di Trani in punto di primo intervento, operazione che sarà realizzata non appena la Terapia intensiva sarà trasferita da Trani a Bisceglie (entro 60 giorni). In seguito a questo spostamento, anche i posti letto per acuti saranno trasferiti da Trani al presidio Bisceglie per Medicina interna e Gastroenterologia; in cambio Bisceglie vedrà dimezzarsi (da 40 a 20) i posti letto di Malattie infettive.
La direzione generale vorrebbe assegnare al servizio 118 anche la gestione dei trasporti secondari, in modo da ridurre drasticamente il ricorso alla pronta disponibilità integrativa dei reparti di degenza e del pronto soccorso.
Più complicata la parte che riguarda l'organizzazione dei presìdi ospedalieri, per la quale la direzione generale ha disposto l'estensione della guardia divisionale ed interdivisionale in tutti gli ambiti possibili. Ma sono comunque necessarie 40 unità mediche di varie specialità. La misura più drastica riguarda la disposizione a limitare l'apertura delle sale operatorie dal lunedì al venerdì, mentre sabato e domenica si potranno eseguire solo gli interventi d'urgenza.
E' stata poi disposta la soppressione della "pronta disponibilità" dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico dei plessi di Canosa e Trani. Questo vuol dire che i turni di guardia per gli esami saranno unificati, rispettivamente, a quelli dei presìdi di Andria e Bisceglie. Prevista anche la razionalizzazione di alcuni servizi del presidio Andria-Canosa: in particolare sarà abolita la pronta disponibilità di Chirurgia plastica ad Andria; chiusa la Orto-Geriatria di Canosa, che sarà accorpata definitivamente all'Ortopedia di Andria; saranno anche unificate la pronta disponibilità di Oculistica di Canosa con quella di Andria; mentre il pronto soccorso di Canosa diventerà un punto di primo intervento (mantenendo comunque i posti letto per acuti che non potrebbero essere trasferiti ad Andria).
Cambiamenti simili anche per Bisceglie e Trani. Si va sempre più verso la trasformazione del pronto soccorso di Trani in punto di primo intervento, operazione che sarà realizzata non appena la Terapia intensiva sarà trasferita da Trani a Bisceglie (entro 60 giorni). In seguito a questo spostamento, anche i posti letto per acuti saranno trasferiti da Trani al presidio Bisceglie per Medicina interna e Gastroenterologia; in cambio Bisceglie vedrà dimezzarsi (da 40 a 20) i posti letto di Malattie infettive.
La direzione generale vorrebbe assegnare al servizio 118 anche la gestione dei trasporti secondari, in modo da ridurre drasticamente il ricorso alla pronta disponibilità integrativa dei reparti di degenza e del pronto soccorso.