Polemica intorno al "villaggio di Babbo Natale" in Piazza Longobardi

Immediata la risposta di Sotero: «Nulla di scandaloso rispetto a ciò che accade ovunque»

mercoledì 10 dicembre 2014 7.10
A cura di Maria Scoccimarro
L'aria natalizia, purtroppo, non sembra minimamente placare le critiche e le lamentele in città. Dovrebbe essere un momento di solidarietà ed armonia. O vissuto in maniera laica o in maniera profana dovrebbe essere motivo di coesione. A Trani, invece, sembra che sia un' occasione in più per dividersi.

L' "attacco" che si è fatto nei giorni scorsi sul gruppo facebook TraniSpia è stato mirato contro l'iniziativa natalizia "Il Villaggio di Babbo Natale", tenutasi in Piazza Longobardi, da sempre ritenuta abbandonata dall'amministrazione, lasciata un po' a stessa, ma che domenica pullulava di gente. La maggiore critica che è stata sollevata da alcuni utenti ha riguardato i costi annessi per fare le foto con Babbo Natale, per il corso di cucina e vari laboratori che potevano essere seguiti. Non è tardata ad arrivare la risposta, a tratti pungente, dell'assessore al turismo, Fabrizio Sotero: «Con poche risorse economiche quest'anno siamo riusciti, grazie alla corresponsabilizzazione sociale dei commercianti, ad illuminare le vie della città, organizzare manifestazioni per i più piccoli. Almeno per il Santo Natale abbiate la dignità di non sfruttare i bambini per i vostri fini politici. Vivete in santa pace con voi stessi e con il prossimo». E ancora, proprio sull'iniziativa in Piazza Longobardi, ha precisato: «L'iniziativa del villaggio di babbo natale non ha avuto alcun contributo pubblico se non concessioni. Si tratta di imprenditori che hanno deciso con sponsor e ticket di creare un evento, nulla di scandaloso rispetto a ciò che accade nel resto del mondo, è normalità. Sento di ringraziarli e chiedere loro "scusa" per le sciocchezze infondate che sono state rivolte loro».

E non poteva non intervenire il dott. Vincenzo Dibari, promotore dell'iniziativa "Trani città dell'infanzia", che si sta impegnando, con un equipe di specialisti nel settore, per creare una città a misura di bambino: «Sono d'accordo con Fabrizio Sotero, in quanto quest'anno noto con piacere segnali positivi. Auspico, d'altronde, che con la collaborazione di tutti si possa fare sempre di più e meglio senza polemiche ma con spirito propositivo e propulsivo». L'assessore, poi, conclude: «Purtroppo in questa città chi fa del bene è sempre e solo oggetto di critiche, viceversa chi non fa nulla dorme beato. Noi continuiamo a lavorare a testa alta. Trani potrà crescere quando metteremo fine all'abitudine di criticare chi lavora e ci rimboccheremo le maniche per costruire e non distruggere ciò che gli altri fanno».

Le critiche, quelle costruttive e quelle che permettono la crescita collettiva, devono essere un diritto sacrosanto dei cittadini. Ma quelle gratuite e senza eventuali e migliori proposte lasciano il tempo che trovano.