Ponte dell’amore e dintorni: la Chiarello torna alla carica

Degrado insostenibile in tutta l’area. Il mistero delle competenze. Le foto

domenica 17 gennaio 2010
Il cavalcavia di viale Russia (meglio conosciuto come il ponte dell'amore) continua ad essere oggetto delle attenzione dell'assessore alla qualità urbana e ambiente, Pina Chiarello che ha scritto un'altra lettera all'assessore ai lavori pubblici, ai presidenti delle aziende Amet ed Amiu, al comandante di polizia municipale ed all'Anas di Bari, denunciando lo stato igienico delle aree, la mancanza dell'illuminazione, la scarsa manutenzione del sito, assolutamente poco sicuro.

La Chiarello, qualche giorno fa, ha compiuto l'ennesimo sopralluogo sul ponte, il cui esito è praticamente identico ai precedenti. «Saltano subito agli occhi – scrive la Chiarello – lo stato di degrado e di abbandono del cavalcavia e di tutta la zona sottostante, la scarsa illuminazione, la scarsa manutenzione delle scarpate, l'assenza di sicurezza. In particolare, cavalcavia, scarpate e aree circostanti appaiono ricolme di ogni sorta di rifiuto. Secondo quanto riferito dai cittadini e dai residenti, è costume che, durante le ore serali e notturne, le autovetture sostino sul cavalcavia approfittando della scarsa illuminazione per consumare rapporti sessuali. I residenti dello stabile posto nelle immediate vicinanze della scarpata hanno dovuto eseguire a proprie spese una rete di contenimento per limitare il gettito di rifiuti e cose pericolose. Siffatto stato di degrado si estende anche a terreni privati posti a confine con il cavalcavia e la stessa statale 16 bis».
Traniweb ha verificato il contenuto della denuncia della Chiarello, riscontrando, fra le altre cose, una discarica all'aperto di elettrodomestici a poche decine di metri dalle abitazioni dei residenti di via Irlanda. Parliamo di rifiuti impossibili da non vedere. E allora perché non si va a pulire? Se lo è chiesto anche la Chiarello. «Nonostante l'immediato intervento dell'Amiu nelle aree di competenza – prosegue la Chiarello – e le reiterate note inviate dal comando di polizia municipale di Trani all'Anas di Bari, a tutt'oggi la situazione appare immutata».

Il problema di fondo è legato alla competenza del cavalcavia e delle aree sottostanti e circostanti. Ad oggi, non si sa con esattezza chi è proprietario del ponte e dei terreni vicini. Ragion per cui la Chiarello, oltre a sollecitare l'Amet per l'installazione di un palo della luce, ha invitato il dirigente, Giuseppe Affatato, a verificare di chi sia la competenza del cavalcavia, a predisporre tutti gli opportuni accorgimenti per limitare il disagio ai cittadini, a verificare le eventuali inadempienze dell'Anas e ad accertare, con l'ausilio dei vigili urbani, la proprietà dei terreni vicinori, attivando azioni giudiziarie (anche di carattere penale) nei confronti di tutti coloro che si trovino ad aver violato le disposizioni di legge.


Nel corso del sopralluogo effettuato da Traniweb, non abbiamo potuto non notare che, sul cigilio della statale 16 bis, sono ancora presenti i copertoni abbandonati alcune settimane fa a ridosso del ponte di Sant'Angelo, a pochi metri dal cartello che segnala l'uscita di Sant'Angelo e la maggior parte dei monumenti attrattivi della città. Guardando di sotto, abbiamo anche scorto materiale in Eternit.