Porta a porta, il Comitato del "No": "L'attuale sistema ignora del tutto il meccanismo di tarrifazione puntuale"

Nota del presidente, Alessandro Moscatelli

lunedì 30 novembre 2020
L'attuale sistema di raccolta del porta a porta ignora del tutto il meccanismo della tariffazione puntuale. Il Consiglio Comunale di Trani, con delibera n.44 del 27 luglio 2016, formulava l'indirizzo politico di adesione alla cosiddetta strategia rifiuti zero. Oltre ai dieci obiettivi della strategia adottata (rimasti purtroppo inattuati ed inattuabili), la massima assise cittadina recepiva integralmente e faceva proprio come atto di indirizzo il "Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti elaborato dal Ministero dell'Ambiente" in particolare per quanto attiene le "misure generali" in esso contenute anche con riguardo ai meccanismi della "tariffazione puntuale".

L'attuale sistema di raccolta porta a porta che prevede, come unica traccia di riferibilità del conferimento del rifiuto il codice del mastello, nel momento in cui, con riferimento ai fabbricati condominiali a partire da nove proprietari, consente il conferimento nei carrellati condominiali, esclude ogni tracciabilità del rifiuto. Ne consegue che ogni possibilità di procedere ad ipotesi di tariffazione puntuale è esclusa.

Se poi consideriamo che, anche nei piccoli fabbricati, ormai molti cittadini conferiscono direttamente i rifiuti senza utilizzare i mastelli, per ragioni igieniche o di altra natura, la tariffazione puntuale va a farsi benedire anche in questo caso.

Ciò comporta due problematiche in ordine alla inefficienza del servizio. La prima è che Amiu Trani non può individuare i responsabili degli errati conferimenti se non ricorrendo a complesse indagini e si limiterà (come già avvenuto) a lasciare simpatici adesivi sulle buste che rimarranno per strada, comportandosi peggio degli incivili che ne hanno dato causa.
La seconda, ancor più grave per la città, è che il servizio di Amiu Trani non rispetta e non garantisce il meccanismo della tariffazione puntuale che, come detto, è previsto nell'indirizzo politico assunto dal Comune di Trani.

L'aumento della percentuale della differenziata dipende unicamente da quello che i cittadini stato facendo a monte (cioè a casa) ma fuori dalla porta regna sovrana la confusione con la prospettiva di una impossibile rimodulazione della tassa dei rifiuti.

Amiu Trani, quindi, non può rivendicare meriti per l'innalzamento della percentuale della differenziata da attribuire unicamente al comportamento virtuoso dei cittadini né l'amministrazione comunale può continuare ad ignorare le problematiche della raccolta dei rifiuti ammaliando di proclami la cittadinanza.

Il Comitato Trani No Alla Raccolta Porta A Porta ha chiesto il referendum consultivo proprio per arrivare a ridefinire il sistema della raccolta differenziata atteso che il porta a porta si sta appalesando sempre più contrario ai presupposti per cui è stato introdotto.

Obiettivi del comitato sono raccolta differenziata a monte, tariffazione puntuale, codici sulle buste, ripristino dei cassonetti stradali per tutte le tipologie di rifiuti e, nel tempo, isole ecologiche fisse con cassonetti e tessera personale di apertura.