Porto, sequestrato il cantiere nautico
Contestati reati ambientali e mancate autorizzazioni
giovedì 5 novembre 2015
18.11
Il cantiere nautico nel porto di Trani (che si occupa di manutenzione, riparazione, lavaggio e rimessaggio di natanti e imbarcazioni) è stato sequestrato questo pomeriggio dalla guardia costiera. I sigilli - su disposizione del pm Antonio Savasta - sono stati apposti a un piazzale in calcestruzzo di circa 1380 metri quadrati; a una banchina abusiva in cemento armato di circa 15 metri quadrati; a un manufatto, sempre abusivo, in ferro e legno con copertura in legno e poliuretano; a sette quadri elettrici con basamento in cemento e anche al sistema di scarico delle acque reflue industriali, privo di autorizzazioni. Il provvedimento è scattato dopo un'ispezione ambientale e demaniale effettuata dagli uomini comandati da Stefano Sarpi.
Nel cantiere inoltre mancava un idoneo impianto di trattamento delle acque che provengono dal dilavamento dei piazzali, che finiscono con lo scaricare in mare sostanze inquinanti. Le ipotesi di reato contestate sono quelle di innovazioni non autorizzate in area in concessione ovvero il reato di realizzazioni di opere in assenza o difformità del permesso di costruire ed in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, attivazione di scarico non autorizzato. Il provvedimento è già stato convalidato dal gip Rossella Volpe.
Nel cantiere inoltre mancava un idoneo impianto di trattamento delle acque che provengono dal dilavamento dei piazzali, che finiscono con lo scaricare in mare sostanze inquinanti. Le ipotesi di reato contestate sono quelle di innovazioni non autorizzate in area in concessione ovvero il reato di realizzazioni di opere in assenza o difformità del permesso di costruire ed in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, attivazione di scarico non autorizzato. Il provvedimento è già stato convalidato dal gip Rossella Volpe.