Porto vuoto nel weekend, Beppe Corrado invita a "riflettere"
Nuove segnalazioni di un sabato sera desolante, intanto la Lampara conferma il suo ruolo
lunedì 10 novembre 2014
7.19
"Forse qualcuno dovrebbe riflettere". Il consigliere comunale del Nuovo Centrodesta tranese, Giuseppe Corrado commenta così le foto pubblicate sul suo profilo Facebook che ritraggono, ancora una volta, il porto vuoto nella serata di sabato. La situazione non è assolutamente nuova. Già qualche settimana fa, altre foto, apparse su Tranispia, avevano suscitato commenti e reazioni su come la città stesse perdendo appeal soprattutto in una delle aree, quella portuali, più affascinanti. Tra i alcuni commercianti si muovono critiche nei confronti della gestione della zona pedonale, altri chiedono un restyling mentre molti cittadini sostengono che il fulcro della movida tranese sia concentrato in un'altra posizione.
Di certo, però, di fronte all'atteso rilancio della città da questo punto di vista, c'è chi da sempre rappresenta un punto di riferimento per la night-life tranese. La Lampara, dopo sessanta anni di storia, non vuole perdere la sua mission nei confronti della città: far sì - come ha riferito Nicola Pertuso, manager della cooperativa che gestisce il locale, in occasione della presentazione della nuova stagione - che la gente arrivi a Trani non solo per le sue bellezze paesaggistiche ma anche perché c'è un club, c'è dancing. Punto di riferimento per il divertimento pugliese, nel corso degli anni '60 ha portato divi della musica, del cinema e della tv, da Mina, a Gino Paoli, da Giorgio Gaber, sua la canzone "Trani a go go", a Fred Buongusto, Johnny Dorelli, Lucio Battisti e Califano, da Mike Bongiorno a Pippo Baudo.
Erano i tempi in cui la "Perla dell'Adriatico" spiccava nel panorama del divertimento. Altri tempi, ora invece altre città limitrofe sembrano attrarre il passeggio e il divertimento nel weekend, specialmente di sabato. E, di certo, l'attività di una discoteca non può rappresentare, da sola, il volano di rilancio della movida tranese. E dell'area portuale che rappresenta un fiore occhiello per l'atmosfera che si respira. Eppure, finita l'estate, pochi la considerano. E così il sabato sera trascorre tristemente nel deserto arrecando anche danni all'economia cittadina, basata sulle attività di ristorazione. Chissà che qualche foto, lanciata da un consigliere comunale, possa scuotere l'amministrazione ad elaborare una strategia che permetta alla città di rilanciarsi come polo di riferimento della movida.
Di certo, però, di fronte all'atteso rilancio della città da questo punto di vista, c'è chi da sempre rappresenta un punto di riferimento per la night-life tranese. La Lampara, dopo sessanta anni di storia, non vuole perdere la sua mission nei confronti della città: far sì - come ha riferito Nicola Pertuso, manager della cooperativa che gestisce il locale, in occasione della presentazione della nuova stagione - che la gente arrivi a Trani non solo per le sue bellezze paesaggistiche ma anche perché c'è un club, c'è dancing. Punto di riferimento per il divertimento pugliese, nel corso degli anni '60 ha portato divi della musica, del cinema e della tv, da Mina, a Gino Paoli, da Giorgio Gaber, sua la canzone "Trani a go go", a Fred Buongusto, Johnny Dorelli, Lucio Battisti e Califano, da Mike Bongiorno a Pippo Baudo.
Erano i tempi in cui la "Perla dell'Adriatico" spiccava nel panorama del divertimento. Altri tempi, ora invece altre città limitrofe sembrano attrarre il passeggio e il divertimento nel weekend, specialmente di sabato. E, di certo, l'attività di una discoteca non può rappresentare, da sola, il volano di rilancio della movida tranese. E dell'area portuale che rappresenta un fiore occhiello per l'atmosfera che si respira. Eppure, finita l'estate, pochi la considerano. E così il sabato sera trascorre tristemente nel deserto arrecando anche danni all'economia cittadina, basata sulle attività di ristorazione. Chissà che qualche foto, lanciata da un consigliere comunale, possa scuotere l'amministrazione ad elaborare una strategia che permetta alla città di rilanciarsi come polo di riferimento della movida.