Premio Fondazione Megamark, è Elisabetta Pierini con il suo "La casa capovolta" la vincitrice della settima edizione
Ieri la cerimonia conclusiva nella suggestiva cornice de "I Dialoghi di Trani"
sabato 24 settembre 2022
10.06
È Elisabetta Pierini con il romanzo 'La casa capovolta' (Ed. Hacca) la vincitrice della settima edizione del 'Premio Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi', premio letterario rivolto agli autori di romanzi alla loro prima pubblicazione promosso dalla Fondazione Megamark di Trani.
Un romanzo dolce e allo stesso tempo malinconico con protagonista Eva, una bambina di dieci anni con una situazione familiare difficile ma con il dono di costruire intorno a sé una realtà alternativa piena di presenze che, a loro modo, le fanno compagnia: dalle sue bambole al fratello che non ha mai conosciuto, al signore con la valigia. Un racconto nostalgico che indaga l'animo umano e permette di osservare il mondo con gli occhi disincantati dei bambini.
La cerimonia di premiazione, condotta dall'attrice Debora Villa nell'ambito della suggestiva cornice de "I Dialoghi di Trani" che da anni ospita il premio della Fondazione Megamark, ha visto la partecipazione degli autori dei romanzi finalisti, in un dialogo a più voci ricco di aneddoti e storie raccontate dagli scrittori alle prese con la loro opera prima.
La Pierini, pesarese di nascita che con la stessa opera ha vinto la XXIX edizione del Premio Calvino, si è aggiudicata il premio di 5.000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Megamark. Premio di 2.000 euro, invece, a ciascuno degli altri quattro finalisti: Francesca Valente autrice di 'Altro nulla da segnalare' (Ed. Unici di Einaudi), Alberto Ravasio con 'La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera' (Ed. Quodlibet Storie), Filippo Maria Battaglia con 'Nonostante tutte' (Ed. Unici di Einaudi) e Riccardo Capoferro con 'Oceanides' (Ed. Il Saggiatore).
Gli autori dei romanzi finalisti hanno ricevuto anche un pumo pugliese in ceramica, simbolo del premio e tipico portafortuna per chi inizia o riparte per un nuovo inizio.
«Siamo giunti alla settima edizione di un premio che in questi anni ci ha permesso di conoscere tanti scrittori talentuosi e premiare romanzi di grande spessore letterario – ha dichiarato il Cavaliere del Lavoro Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark –. Un ringraziamento speciale va alle numerose case editrici che ogni anno con grande entusiasmo accolgono il nostro invito e ci permettono di affermarci nel panorama dei concorsi nazionali dedicati al mondo dei libri».
«Sono molto grata al premio Megamark - ha commentato la vincitrice Elisabetta Pierini – per l'attenzione offerta ai nostri romanzi; 'La casa capovolta' affronta, tra le righe, un tema molto delicato che è l'assistenza dei malati psichiatrici, relegata molto spesso alle famiglie abbandonate a loro stesse; vorrei quindi lanciare un appello, affinché, dopo la legge Basaglia, si trovi concretamente un modo per aiutare queste persone a ricevere cure adeguate e opportunità di reinserimento sociale».
Un romanzo dolce e allo stesso tempo malinconico con protagonista Eva, una bambina di dieci anni con una situazione familiare difficile ma con il dono di costruire intorno a sé una realtà alternativa piena di presenze che, a loro modo, le fanno compagnia: dalle sue bambole al fratello che non ha mai conosciuto, al signore con la valigia. Un racconto nostalgico che indaga l'animo umano e permette di osservare il mondo con gli occhi disincantati dei bambini.
La cerimonia di premiazione, condotta dall'attrice Debora Villa nell'ambito della suggestiva cornice de "I Dialoghi di Trani" che da anni ospita il premio della Fondazione Megamark, ha visto la partecipazione degli autori dei romanzi finalisti, in un dialogo a più voci ricco di aneddoti e storie raccontate dagli scrittori alle prese con la loro opera prima.
La Pierini, pesarese di nascita che con la stessa opera ha vinto la XXIX edizione del Premio Calvino, si è aggiudicata il premio di 5.000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Megamark. Premio di 2.000 euro, invece, a ciascuno degli altri quattro finalisti: Francesca Valente autrice di 'Altro nulla da segnalare' (Ed. Unici di Einaudi), Alberto Ravasio con 'La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera' (Ed. Quodlibet Storie), Filippo Maria Battaglia con 'Nonostante tutte' (Ed. Unici di Einaudi) e Riccardo Capoferro con 'Oceanides' (Ed. Il Saggiatore).
Gli autori dei romanzi finalisti hanno ricevuto anche un pumo pugliese in ceramica, simbolo del premio e tipico portafortuna per chi inizia o riparte per un nuovo inizio.
«Siamo giunti alla settima edizione di un premio che in questi anni ci ha permesso di conoscere tanti scrittori talentuosi e premiare romanzi di grande spessore letterario – ha dichiarato il Cavaliere del Lavoro Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark –. Un ringraziamento speciale va alle numerose case editrici che ogni anno con grande entusiasmo accolgono il nostro invito e ci permettono di affermarci nel panorama dei concorsi nazionali dedicati al mondo dei libri».
«Sono molto grata al premio Megamark - ha commentato la vincitrice Elisabetta Pierini – per l'attenzione offerta ai nostri romanzi; 'La casa capovolta' affronta, tra le righe, un tema molto delicato che è l'assistenza dei malati psichiatrici, relegata molto spesso alle famiglie abbandonate a loro stesse; vorrei quindi lanciare un appello, affinché, dopo la legge Basaglia, si trovi concretamente un modo per aiutare queste persone a ricevere cure adeguate e opportunità di reinserimento sociale».