Presepe di piazza Albanese, altri danni e anche il furto di una bici
L'associazione Efesto: «Forse la città di Trani non si merita nulla»
lunedì 28 dicembre 2015
10.51
Ennesimi danni in piazza Albanese al presepe. Così come raccontato, prima del 24 dicembre erano stati già recati ingenti danni alla capanna del presepe artistico realizzato dall'associazione Efesto, organizzatrice e creatrice della Natività multimediale a Trani negli anni passati. Erano state volutamente rotte, ad una ad una, tutte le travi che facevano da copertura alla capanna della natività. Giovanni Curci, esecutore materiale dell'opera, aveva ripristinato i danni in tempi brevi anche per garantire alla cittadinanza la presenza del presepe in buone condizioni per Natale.
Il presepe realizzato in piazza Albanese aveva voluto creare una natività che potesse essere accessibile a tutti ed ecosostenibile: era nato quest'anno per la prima volta un presepe che aveva cercato di coniugare la bellezza di paesaggi presepistici con funzionamenti elettrici all'idea di rendere anche un presepe accessibile a tutti attraverso "ausili esterni". All'interno del presepe era infatti presente una bicicletta che con la dinamo permetteva l'accensione di una parte del presepe e di una manovella accessibile a disabili per permettere la stessa funzione anche a chi non poteva materialmente pedalare. Il centro diurno La Ludausilioteca aveva sposato a pieno il progetto dell'associazione Efesto poiché aveva reso visibile e tangibile la mission e la sfida di ogni giorno: l'accessibilità e l'accesso alla bellezza per bambini con e senza disabilità attraverso ausili e software informatici.
Oggi, 28 dicembre, le parole sono finite. Quotidianamente al presepe viene fatta la manutenzione per il funzionamento della cascata e della fontanella, ma stamane giunti in piazza non solo sono stati verificati danni alla struttura di sughero, al polistilene e al gesso, ma abbiamo accertato il furto della bicicletta (di certo non di ultima generazione ma rubata e sdradicata dal marciapiede forse solo per il gusto di arrecare danno con flessibile da taglio) e della dinamo che permetteva l'accensione esterna ecosostenibile della stalla.
«Spesso - ha affermato Giovanni Curci, dell'associazione culturale Efesto - si parla di cosa i politici, le amministrazioni e gli assessori di turno devono fare per Trani, ma a prescindere dai colori politici, noi cittadini cosa facciamo per mantenere e tutelare la nostra stessa città? Nulla, non sappiamo neanche tutelare un presepe di piazza che potrebbe essere lustro per la cittadinanza. Forse la città di Trani non si merita proprio nulla. Si dice che a Natale bisogna essere tutti più buoni, evidentemente nella nostra città questo detto non è valido. In cinque giorni due danni e un furto, il 7 gennaio - conclude - riusciremo a smontarlo noi il presepe o ci avrà pensato qualcun'altra?».
Il presepe realizzato in piazza Albanese aveva voluto creare una natività che potesse essere accessibile a tutti ed ecosostenibile: era nato quest'anno per la prima volta un presepe che aveva cercato di coniugare la bellezza di paesaggi presepistici con funzionamenti elettrici all'idea di rendere anche un presepe accessibile a tutti attraverso "ausili esterni". All'interno del presepe era infatti presente una bicicletta che con la dinamo permetteva l'accensione di una parte del presepe e di una manovella accessibile a disabili per permettere la stessa funzione anche a chi non poteva materialmente pedalare. Il centro diurno La Ludausilioteca aveva sposato a pieno il progetto dell'associazione Efesto poiché aveva reso visibile e tangibile la mission e la sfida di ogni giorno: l'accessibilità e l'accesso alla bellezza per bambini con e senza disabilità attraverso ausili e software informatici.
Oggi, 28 dicembre, le parole sono finite. Quotidianamente al presepe viene fatta la manutenzione per il funzionamento della cascata e della fontanella, ma stamane giunti in piazza non solo sono stati verificati danni alla struttura di sughero, al polistilene e al gesso, ma abbiamo accertato il furto della bicicletta (di certo non di ultima generazione ma rubata e sdradicata dal marciapiede forse solo per il gusto di arrecare danno con flessibile da taglio) e della dinamo che permetteva l'accensione esterna ecosostenibile della stalla.
«Spesso - ha affermato Giovanni Curci, dell'associazione culturale Efesto - si parla di cosa i politici, le amministrazioni e gli assessori di turno devono fare per Trani, ma a prescindere dai colori politici, noi cittadini cosa facciamo per mantenere e tutelare la nostra stessa città? Nulla, non sappiamo neanche tutelare un presepe di piazza che potrebbe essere lustro per la cittadinanza. Forse la città di Trani non si merita proprio nulla. Si dice che a Natale bisogna essere tutti più buoni, evidentemente nella nostra città questo detto non è valido. In cinque giorni due danni e un furto, il 7 gennaio - conclude - riusciremo a smontarlo noi il presepe o ci avrà pensato qualcun'altra?».