Primarie centrosinistra, Amedeo Bottaro: «Cambieremo Trani»
Il candidato alle primarie ospite dell'incontro organizzato da LabDem
venerdì 6 marzo 2015
10.41
Nuovo incontro pubblico per Amedeo Bottaro, che ieri sera, nella gremita cornice di Tranilibri si e confrontato con elettori e simpatizzanti, in un incontro organizzato da LabDem, costola del Partito Democratico rappresentata, a livello provinciale, da Nicola Cuccovillo e, a livello cittadino, da Carlo Avantario (a livello regionale, il referente è Mino Carriero, di Mesagne, membro della segreteria pugliese Pd al fianco di Emiliano). L'avvocato 43enne, coadiuvato da Luca Scagliarini e Paco Avantario, ha subito parlato dell'impegno imminente, decisivo per la corsa a sindaco: «Cosa Facciamo per Trani? La cambiamo. Innanzitutto, nel modo in cui viene portata al voto. Queste primarie sono già diverse. Questo 8 marzo è già una festa, ma continueremo nell'innovazione anche dopo. Toni diversi, nessuna promessa. Cambierà anche il modo di amministrare, verranno coinvolte necessariamente professionalità e competenze lasciate in ombra o costrette ad andar via».
L'idea di governo della città è sicuramente uno dei temi topici di questa pre-campagna elettorale. Bottaro non si sottrae e dice la sua questione: «Fondamentale per l'amministratore sarà il rapporto con il cittadino, che vorrei più diretto. Il tema principale della prossima amministrazione sarà la ripresa economica, che dovrà passare necessariamente per il turismo e gli incentivi alle imprese, come, ad esempio gli sgravi fiscali e una semplificazione amministrativa. bisognerà essere concorrenziali per attrarre nuovi investimenti». Sollecitato da una domanda, il candidato alle primarie ha fissato i primi due interventi post-insediamento: «Manutenzione strade e scuole i primissimi impegni. Per la prima, in particolare, penso sia necessario attivare una rete di monitoraggio e prevenzione, che permetta di cambiare le modalità di intervento sui problemi».
Trani e ambiente, binomio in contrasto soprattutto negli ultimi mesi: «Sulla discarica servirà una presa di posizione e un'ammissione di responsabilità anche da parte della Regione per arrivare a scongiurare il rischio ambientale. Poi bisognerà mettersi al passo degli altri Comuni capifila della provincia: soluzione immediata sarà l'estensione della "porta a porta": è l'amministrazione che fa la differenziata in casa del cittadino, per aiutarlo e renderlo autonomo». Poi, attenzione su cultura e turismo: «La riqualificazione di centro storico e porto sarà importante. In città si avverte la necessità di tanti contenitori culturali: abbiamo edifici comunali dismessi, perché non affidarli alle realtà attive sul territorio per riqualificarli? E non dovremo farci trovare impreparati dall'appuntamento con Matera2019: Trani può intercettare sicuramente meglio i flussi turistici».
Per fare tutto questo, è necessaria un "Comune forte": «Ho una idea di squadra di governo che non sia politica e neppure tecnica, ma formata da persone oneste e capaci che sappiano di cosa occuparsi. Ci vorrà un nuovo approccio alle gare d'appalto, che tenga in considerazione le esigenze del servizio da prestare. Basta bandi "copia e incolla". Per fare questo, bisognerà dotare la macchina amministrativa delle giuste competenze. Un problema risolvibile se affrontato nel modo giusto. Anche l'aggiornamento professionale dei dipendenti e dei dirigenti potrà far riscoprire le competenze non utilizzate all'interno di Palazzo di Città». Il messaggio di Amedeo Bottaro può essere racchiuso in una frase molto significativa: «Cambiamo, altrimenti è meglio rimanere tutti a casa».
L'idea di governo della città è sicuramente uno dei temi topici di questa pre-campagna elettorale. Bottaro non si sottrae e dice la sua questione: «Fondamentale per l'amministratore sarà il rapporto con il cittadino, che vorrei più diretto. Il tema principale della prossima amministrazione sarà la ripresa economica, che dovrà passare necessariamente per il turismo e gli incentivi alle imprese, come, ad esempio gli sgravi fiscali e una semplificazione amministrativa. bisognerà essere concorrenziali per attrarre nuovi investimenti». Sollecitato da una domanda, il candidato alle primarie ha fissato i primi due interventi post-insediamento: «Manutenzione strade e scuole i primissimi impegni. Per la prima, in particolare, penso sia necessario attivare una rete di monitoraggio e prevenzione, che permetta di cambiare le modalità di intervento sui problemi».
Trani e ambiente, binomio in contrasto soprattutto negli ultimi mesi: «Sulla discarica servirà una presa di posizione e un'ammissione di responsabilità anche da parte della Regione per arrivare a scongiurare il rischio ambientale. Poi bisognerà mettersi al passo degli altri Comuni capifila della provincia: soluzione immediata sarà l'estensione della "porta a porta": è l'amministrazione che fa la differenziata in casa del cittadino, per aiutarlo e renderlo autonomo». Poi, attenzione su cultura e turismo: «La riqualificazione di centro storico e porto sarà importante. In città si avverte la necessità di tanti contenitori culturali: abbiamo edifici comunali dismessi, perché non affidarli alle realtà attive sul territorio per riqualificarli? E non dovremo farci trovare impreparati dall'appuntamento con Matera2019: Trani può intercettare sicuramente meglio i flussi turistici».
Per fare tutto questo, è necessaria un "Comune forte": «Ho una idea di squadra di governo che non sia politica e neppure tecnica, ma formata da persone oneste e capaci che sappiano di cosa occuparsi. Ci vorrà un nuovo approccio alle gare d'appalto, che tenga in considerazione le esigenze del servizio da prestare. Basta bandi "copia e incolla". Per fare questo, bisognerà dotare la macchina amministrativa delle giuste competenze. Un problema risolvibile se affrontato nel modo giusto. Anche l'aggiornamento professionale dei dipendenti e dei dirigenti potrà far riscoprire le competenze non utilizzate all'interno di Palazzo di Città». Il messaggio di Amedeo Bottaro può essere racchiuso in una frase molto significativa: «Cambiamo, altrimenti è meglio rimanere tutti a casa».