Primarie centrosinistra, cambiano già le carte in tavola: Triminì si ritira
La decisione comunicata nella riunione di ieri. Ancora sconosciute le motivazioni
martedì 3 marzo 2015
7.26
A cinque giorni di distanza dall'8 marzo, giorno in cui si celebreranno le Primarie del centro-sinistra, cambiano già le carte in tavola: si ritira dalla corsa Domenico Triminì, rappresentante dei moderati, uno dei quattro candidati al ruolo di leader di coalizione, insieme a Fabrizio Ferrante, Domenico Briguglio e Amedeo Bottaro. Ancora sconosciute le motivazioni che hanno portato a questa decisione, comunicata ieri in serata, proprio mentre era in corso una riunione dello staff organizzativo per decidere l'ordine dei nomi sulla scheda elettorale.
Solo ieri, sul nostro sito, erano apparse le dichiarazioni del candidato di area moderata, raccolte nel weekend. «Sono delle elezioni particolari, all'insegna dell'unità e della non conflittualità, finalizzata al buon governo», aveva commentato sabato Domenico Triminì. «Vogliamo dimostrare che c'è una classe politica capace, competente e alternativa, in grado di riscattare la città di Trani. La mia esperienza politica sarà a disposizione della coalizione. È un momento che ci vede uniti in questo progetto che porterà sicuramente il centrosinistra a rispecchiare la volontà popolare del cambiamento. Il nostro intento è quello di misurarci in modo leale e completo».
Le ultime parole famose. È anche vero che, esperienza barese dello scorso anno insegna, il passo indietro potrebbe celare un accordo pre-elettorale con un candidato più forte della stessa are di centro-sinistra: nel capoluogo di regione, il ritiro dall'agone delle primarie portò in dote a Petruzzelli (Pd) il ruolo di assessore nella giunta Decaro. Nei prossimi giorni si scoprirà se stessa sorte toccherà a Triminì, oppure se la scelta spingerà i voti dei centristi verso un'altra area di riferimento.
Solo ieri, sul nostro sito, erano apparse le dichiarazioni del candidato di area moderata, raccolte nel weekend. «Sono delle elezioni particolari, all'insegna dell'unità e della non conflittualità, finalizzata al buon governo», aveva commentato sabato Domenico Triminì. «Vogliamo dimostrare che c'è una classe politica capace, competente e alternativa, in grado di riscattare la città di Trani. La mia esperienza politica sarà a disposizione della coalizione. È un momento che ci vede uniti in questo progetto che porterà sicuramente il centrosinistra a rispecchiare la volontà popolare del cambiamento. Il nostro intento è quello di misurarci in modo leale e completo».
Le ultime parole famose. È anche vero che, esperienza barese dello scorso anno insegna, il passo indietro potrebbe celare un accordo pre-elettorale con un candidato più forte della stessa are di centro-sinistra: nel capoluogo di regione, il ritiro dall'agone delle primarie portò in dote a Petruzzelli (Pd) il ruolo di assessore nella giunta Decaro. Nei prossimi giorni si scoprirà se stessa sorte toccherà a Triminì, oppure se la scelta spingerà i voti dei centristi verso un'altra area di riferimento.