Primarie centrosinistra, Ferrante: «Serviranno a ricompattare il partito»

Confronto, tra avversari rispettabili, che si baserà sui contenuti

martedì 24 febbraio 2015 7.00
A cura di Alessandra Vacca
«Vincere per dare un'opportunità nuova e seria alla città di Trani». È questo il motto di Fabrizio Ferrante nell'ascesa alle primarie dell'8 marzo dal quale verrà fuori un solo candidato per rappresentare l'intero centrosinistra tranese alle amministrative di maggio. In quattro si contenderanno il posto e tra questi oltre Ferrante che si è presentato con ben 915 firme a seguito, ci sono anche Amedeo Bottaro, Domenico Briguglio e Domenico Triminì.

Una sintetica ma esaustiva dichiarazione quella di Ferrante sugli altri tre colleghi: «Tutti avversari rispettabili e auspico che sia una competizione seria fatta più di contenuti che schermaglie e dispute essenzialmente di carattere politico. L'impegno di tutti i candidati sarà quello di porre in essere un confronto sui programmi, sulle cose da fare per questa città dal primo giorno di amministrazione del centrosinistra». Non ha dubbi, quindi, Ferrante sul fatto che la futura amministrazione passi nelle mani di quella che finora è stata l'opposizione per Trani.

Il candidato ha anche commentato la scelta di adottare lo strumento delle primarie per dare la parola in mano direttamente agli elettori del Pd. «Saranno i cittadini a scegliere il candidato che possa interpretare al meglio la progettualità di una Trani che si vuole riscattare». Poi, sulle indiscrezioni di una possibile spaccatura all'interno del partito tra chi appoggia la candidatura di Bottaro e chi la sua, quest'ultimo ha così commentato smorzando sul nascere la polemica: «Se non fosse spaccato non sarebbe il Pd. Il Pd è un partito che rinchiude diverse sensibilità evidentemente perché non ci sono stati veri e propri appianamenti di dispute avvenute nel passato».

Per Ferrante non ci sono dubbi quindi: le primarie rappresentano quella marcia in più necessaria per ridonare slancio e vigore alla coalizione e quindi, si augura, ricompattare il partito.