Primarie centrosinistra, la cronostoria di una giornata "anomala"
7.579 votanti, un patrimonio da tutelare ad ogni costo. A confronto tre macchine da guerra
lunedì 9 marzo 2015
7.46
Tre candidati, tredici ore di votazioni, diciotto seggi ma soprattutto 7.579 tranesi votanti, parte da questi numeri la storia di un incredibile giornata pre-elettorale organizzata dalla coalizione di centrosinistra. Appena quindici giorni di campagna elettorale, i continui appelli alla correttezza reciproca, le presentazioni, i proclami, i progetti e poi "domenica 8 marzo", una data che resterà nella storia del centrosinistra tranese, a prescindere da quello che succederà da questo momento in poi.
I seggi in piazza Mazzini si sono aperti ieri mattina alle 8.00, ben 18 postazioni, e l'affluenza ha fatto subito registrare numeri da record, circa 1.000 persone dopo solo due ore (alle 10.00). La situazione sembrava sfuggire al controllo degli organizzatori che avevano fatto stampare solo 5.000 schede e che avevano iniziato a mettere anche le "mani avanti", come si dice a Trani, per evitare clamorosi colpi di scena.
Ondate di persone, continuavano ad arrivare in piazza Mazzini, volti noti e meno noti, un flusso incontrollabile e inspiegabile, tanto da non poter più capire chi potesse essere in vantaggio e chi si fosse organizzato meglio. I candidati hanno comunque dimostrato di essere "macchine da competizione elettorale", organizzatissimi, con le loro squadre costantemente a presidiare l'area.
Il flusso non si è fermato neanche all'ora di pranzo, strano per una città come Trani, soprattutto se di domenica. Nel pomeriggio qualche momento di tensione si è vissuto, ma sono stati bravi tutti "a non gettar benzina sul fuoco", a mantenere la calma. L'ansia si leggeva chiaramente sul volto di tutti, soprattutto su quelli di Amedeo Bottaro e Fabrizio Ferrante, i due più accreditati. Finalmente arrivano le 21.00, i seggi si svuotano forzatamente, gli organizzatori chiudono le porte (altrimenti sarebbe continuata ad arrivare altra gente). Nessuno immagina l'esito dello scrutinio, l'unica convinzione è che il numero dei votanti è incredibilmente alto.
Si parte. Solo poche decine di minuti è dalle urne iniziano a trapelare le prime indiscrezioni, poi i primi risultati ufficiosi, poi i numeri ufficiali, un seggio per volta arrivano tutti e il risultato è clamoroso: Amedeo Bottaro è in vantaggio ovunque, ottiene il doppio dei voti, rispetto a Fabrizio Ferrante, in quasi tutti i seggi.
Alla fine i numeri diranno che Bottaro è il nuovo candidato sindaco della coalizione con 4.307 preferenze, seguito da Ferrante con 2.292 voti e da Briguglio con 884. Gli animi si distendono, si attende la proclamazione e l'arrivo dei candidati. L'unico sul posto è Mimmo Briguglio, poi arriva Amedeo Bottoaro, chi non arriverà mai, invece, è Fabrizio Ferrante. Per un centrosinistra che a Trani non vince da quasi 20 anni, quello accumulato ieri è un tesoro inestimabile, dovrebbero tenerselo stretto.
I seggi in piazza Mazzini si sono aperti ieri mattina alle 8.00, ben 18 postazioni, e l'affluenza ha fatto subito registrare numeri da record, circa 1.000 persone dopo solo due ore (alle 10.00). La situazione sembrava sfuggire al controllo degli organizzatori che avevano fatto stampare solo 5.000 schede e che avevano iniziato a mettere anche le "mani avanti", come si dice a Trani, per evitare clamorosi colpi di scena.
Ondate di persone, continuavano ad arrivare in piazza Mazzini, volti noti e meno noti, un flusso incontrollabile e inspiegabile, tanto da non poter più capire chi potesse essere in vantaggio e chi si fosse organizzato meglio. I candidati hanno comunque dimostrato di essere "macchine da competizione elettorale", organizzatissimi, con le loro squadre costantemente a presidiare l'area.
Il flusso non si è fermato neanche all'ora di pranzo, strano per una città come Trani, soprattutto se di domenica. Nel pomeriggio qualche momento di tensione si è vissuto, ma sono stati bravi tutti "a non gettar benzina sul fuoco", a mantenere la calma. L'ansia si leggeva chiaramente sul volto di tutti, soprattutto su quelli di Amedeo Bottaro e Fabrizio Ferrante, i due più accreditati. Finalmente arrivano le 21.00, i seggi si svuotano forzatamente, gli organizzatori chiudono le porte (altrimenti sarebbe continuata ad arrivare altra gente). Nessuno immagina l'esito dello scrutinio, l'unica convinzione è che il numero dei votanti è incredibilmente alto.
Si parte. Solo poche decine di minuti è dalle urne iniziano a trapelare le prime indiscrezioni, poi i primi risultati ufficiosi, poi i numeri ufficiali, un seggio per volta arrivano tutti e il risultato è clamoroso: Amedeo Bottaro è in vantaggio ovunque, ottiene il doppio dei voti, rispetto a Fabrizio Ferrante, in quasi tutti i seggi.
Alla fine i numeri diranno che Bottaro è il nuovo candidato sindaco della coalizione con 4.307 preferenze, seguito da Ferrante con 2.292 voti e da Briguglio con 884. Gli animi si distendono, si attende la proclamazione e l'arrivo dei candidati. L'unico sul posto è Mimmo Briguglio, poi arriva Amedeo Bottoaro, chi non arriverà mai, invece, è Fabrizio Ferrante. Per un centrosinistra che a Trani non vince da quasi 20 anni, quello accumulato ieri è un tesoro inestimabile, dovrebbero tenerselo stretto.