Primarie, Ferrante si presenta: «No ai temporeggiamenti, subito i contenuti»
L'ex presidente del consiglio comunale parla del futuro della città
martedì 3 marzo 2015
7.23
È un Fabrizio Ferrante visibilmente emozionato ma dalla grande energia, quello che si è presentato ieri pomeriggio, nella cornice di Tranilibri, a stampa e elettori. L'esponente del Partito Democratico ha subito messo in chiaro la sua perfetta aderenza alla coalizione: « Bisogna ritrovare il rapporto tra politica e cittadini. Le primarie, in questo, sono un ottimo metodo e strumento per la sintesi. Bisogna affrontarle uniti e mantenere, anche dopo, questa unità di intenti e di azione politica. Comunque vada, sarà comunque una festa, l'importante è che non si rompa tutto il giorno dopo».
Sulla sua nuova candidatura alle primarie e sul possibile ruolo di leader del centro-sinistra, Ferrante non fa mancare l'autocritica: «Non bastano due mani per contare gli errori politici che ho commesso. Questa mia nuova candidatura arriva con maggiore maturità e consapevolezza. Amministrare Trani non è semplice, ma neanche impossibile. L'importante è, una volta eletti, che non ci sia spazio per "apprendistato" e temporeggiamenti. Bisogna subito mettere in campo i propri contenuti. Per questo, posso essere un candidato importante: non sarebbe la mia prima volta nella macchina amministrativa, l'ultima legislatura mi ha già dato esperienza proprio in un ruolo di responsabilità e garanzia. Peccato per i tanti consiglieri non all'altezza dei bisogni dei cittadini».
Non sono mancati i riferimenti ai sostenitori in questo primo percorso verso la candidatura vera e propria: «Ho una base solida - ha affermato Ferrante-, composta anche da tanti giovani, come i ragazzi di FutureDem o del nuovo Partito Socialista, ma nessuno a cui dover dar conto. Solo tante persone che hanno visto in me una persona credibile e che condividono la mia stesa voglia di contribuire concretamente al miglioramento della città. Si realizza il risultato solo attraverso la partecipazione. Aldilà di questo, non penso che nessuno debba avere paura che i cittadini tranesi esprimano la propria opinione alle primarie: sono tutti elettori e anche chi finora ha votato schieramenti opposti può essere convinto del cambiamento necessario».
A seguire, Ferrante ha illustrato l'immagine della Trani del futuro che ha in mente: «Innanzitutto la trasparenza. Non per niente, nonostante non mi fosse stato richiesto, ci ho tenuto a presentare il mio casellario giudiziario. Poi, occorre un duro lavoro di miglioramento dell'amministrazione: basti pensare che il Comune di Trani dovrebbe avere al proprio servizio 300 dipendenti, mentre al momento tira avanti con meno della metà. Ancora, il semplice rispetto delle regole: sembra banale, ma solo questi piccoli passaggi ci darebbero una marcia in più rispetto agli altri». L'ex presidente del consiglio comunale è, poi, andato direttamente sul concreto, illustrando quelle che sarebbero le sue mosse per il rilancio della città: «Dobbiamo essere competitivi, serve puntare sulla progettualità. Ci sono un sacco di fondi regionali da poter reperire, ma per battere la concorrenza agguerrita delle altre città bisogna esser pronti coi progetti ancor prima dell'uscita dei bandi. Sono fondi necessari per le opere pubbliche, fondamentali per sfruttare una grande risorsa tranese rimasta trascurata, il mare: dalla litoranea dimenticata, compresa tra castello e zona Boccadoro, all'area portuale, con un occhio di riguardo alle attività commerciali lì insediate, fino ai piccoli servizi fondamentali (come i bagni) di cui munire la costa fino alla Seconda Spiaggia». E ancora: attenzione verso i piani sociali di zona, riorganizzazione delle entrate comunali, digitalizzazione della pubblica amministrazione, riassorbimento del danno ambientale, strutture ambulatoriali d'eccellenza per l'ospedale cittadino. Idee chiare ed energia che, in qualunque caso, saranno fondamentali per la coalizione.
Sulla sua nuova candidatura alle primarie e sul possibile ruolo di leader del centro-sinistra, Ferrante non fa mancare l'autocritica: «Non bastano due mani per contare gli errori politici che ho commesso. Questa mia nuova candidatura arriva con maggiore maturità e consapevolezza. Amministrare Trani non è semplice, ma neanche impossibile. L'importante è, una volta eletti, che non ci sia spazio per "apprendistato" e temporeggiamenti. Bisogna subito mettere in campo i propri contenuti. Per questo, posso essere un candidato importante: non sarebbe la mia prima volta nella macchina amministrativa, l'ultima legislatura mi ha già dato esperienza proprio in un ruolo di responsabilità e garanzia. Peccato per i tanti consiglieri non all'altezza dei bisogni dei cittadini».
Non sono mancati i riferimenti ai sostenitori in questo primo percorso verso la candidatura vera e propria: «Ho una base solida - ha affermato Ferrante-, composta anche da tanti giovani, come i ragazzi di FutureDem o del nuovo Partito Socialista, ma nessuno a cui dover dar conto. Solo tante persone che hanno visto in me una persona credibile e che condividono la mia stesa voglia di contribuire concretamente al miglioramento della città. Si realizza il risultato solo attraverso la partecipazione. Aldilà di questo, non penso che nessuno debba avere paura che i cittadini tranesi esprimano la propria opinione alle primarie: sono tutti elettori e anche chi finora ha votato schieramenti opposti può essere convinto del cambiamento necessario».
A seguire, Ferrante ha illustrato l'immagine della Trani del futuro che ha in mente: «Innanzitutto la trasparenza. Non per niente, nonostante non mi fosse stato richiesto, ci ho tenuto a presentare il mio casellario giudiziario. Poi, occorre un duro lavoro di miglioramento dell'amministrazione: basti pensare che il Comune di Trani dovrebbe avere al proprio servizio 300 dipendenti, mentre al momento tira avanti con meno della metà. Ancora, il semplice rispetto delle regole: sembra banale, ma solo questi piccoli passaggi ci darebbero una marcia in più rispetto agli altri». L'ex presidente del consiglio comunale è, poi, andato direttamente sul concreto, illustrando quelle che sarebbero le sue mosse per il rilancio della città: «Dobbiamo essere competitivi, serve puntare sulla progettualità. Ci sono un sacco di fondi regionali da poter reperire, ma per battere la concorrenza agguerrita delle altre città bisogna esser pronti coi progetti ancor prima dell'uscita dei bandi. Sono fondi necessari per le opere pubbliche, fondamentali per sfruttare una grande risorsa tranese rimasta trascurata, il mare: dalla litoranea dimenticata, compresa tra castello e zona Boccadoro, all'area portuale, con un occhio di riguardo alle attività commerciali lì insediate, fino ai piccoli servizi fondamentali (come i bagni) di cui munire la costa fino alla Seconda Spiaggia». E ancora: attenzione verso i piani sociali di zona, riorganizzazione delle entrate comunali, digitalizzazione della pubblica amministrazione, riassorbimento del danno ambientale, strutture ambulatoriali d'eccellenza per l'ospedale cittadino. Idee chiare ed energia che, in qualunque caso, saranno fondamentali per la coalizione.