"Privatizzare" il servizio degli ausiliari del traffico, a rischio i lavoratori?

Aumentano i disagi tra vigili urbani non pagati e parcometri inesistenti

mercoledì 18 luglio 2018 1.23
A cura di Giovanni Ronco
Se avete letto, come ha fatto il sottoscritto con attenzione, il durissimo comunicato stampa di Daniele Di Lernia della sigla sindacale FIT – CISL di Amet, alla quale si sono aggiunti nelle ultime ore altre due delle quattro compagini sindacali di rappresentanza, credo che vi siate fatti un'idea precisa ed abbiate maturato una convinzione ancor più granitica, se mai ce ne fosse ancora bisogno. In quel comunicato ci sono osservazioni e spunti che da sole basterebbero a far dimettere subito tutto il consiglio di amministrazione di Amet (il trio Da Ma Ve, Danisi Mazzill Ventura) con assessore alle Partecipate annesso (Tommaso Laurora).

Nel comunicato si conferma quanto da noi anticipato settimane fa: da parte dell'amministrazione ci sarebbe la volontà di esternalizzare, cioè affidare ad un privato, il servizio degli ausiliari del traffico. Tra promesse d'incontri non avvenuti, tranne il primo a Palazzo di Città, con l'assessore Laurora ed una politica di gestione del servizio che, secondo i sindacati firmatari, avrebbe seguito una direzione ben precisa da parte dei vertici aziendali (non risolvere le criticità segnalate dal personale e addossare allo stesso le colpe di introiti non soddisfacenti, derivati dalle multe- alla faccia: ne hanno fatto 30.000!-).

Da una parte una precisa intenzione: arrivare alla privatizzazione, non considerando alcune semplici questioni: tipo quella dei parcometri mai installati che avrebbero potuto portare molti più soldi - che ora potrà comodamente incassare il privato-; dall'altra la beffa per quella decina di ausiliari, con annesse famiglie, i quali non solo rischiano di perdere il posto, ma si vedrebbero, secondo la tesi del comunicato, pure le responsabilità del servizio insoddisfacente. Leggete a tal proposito nella nota, l'aneddoto delle multe ai consiglieri, intorno a palazzo Palmieri durante un consiglio, con annessa reazione stizzita di sindaco e company. Un episodio che ricorda la vicenda del film "Il vigile" con Albero Sordi, il vigile Celletti, richiamato dal sindaco (Vittorio De Sica) a fare sempre il proprio dovere, ma investito dall'ira di quest'ultimo quando finì per comminare una multa allo stesso primo cittadino De Sica. Qui da una parte si sono ignorati per anni gli ausiliari, con le loro segnalazioni e problemi, dall'altra ora si vuole giustificare lo strappo dell'inspiegabile privatizzazione del servizio, mettendo nel mirino un'altra componente "debole" della nostra comunità.

C'è un doppio anello che ormai divide la considerazione della società tranese: da una parte i deboli, puntualmente snobbati e gabbati, come nel caso raccontato; dall'altra l'anello forte, quello di una cerchia ristretta di privilegiati che raccoglie riconferme pur essendo sotto indagine (se fosse stato sotto indagine un ausiliario del traffico, a quest'ora lo avrebbero già sbattuto fuori e forse avrebbe raggiunto gli abusivi alla "Terra Rossa", quelli sì, davvero intoccabili da questa amministrazione); quelli che arraffano incarichi legali dovunque capiti, anche per una causa sui cessi pubblici; quelli che strappano assessorati a suon di ricatti e minacce di non presentarsi in consiglio per fare numero. Tornando e chiudendo sugli ausiliari, il sottoscritto ritiene, così come molti altri cittadini, che in questi anni abbiano ben svolto il proprio lavoro, spesso anche in condizioni difficili (mai muniti di un mezzo di trasposto, tanto per dirne una) e che appare davvero inspiegabile questa "spinta" verso le mani di un privato. E com'è? Quando vogliono loro la spinta sanno darla; poi per arrivare ad uno straccio di parcometro la spinta non c'è? Si vuole raggiungere un obiettivo per farsi belli sulla pelle di dieci lavoratori e famiglie?

Così come per i Vigili Urbani: l'assessore alla Polizia Urbana Cecilia Di Lernia fa foto e comunicati ai vigili all'opera per le multe. Ma poi quasi una decina di loro sta ancora aspettando i soldi del risarcimento dal Comune per cause vinte in merito all'interruzione del rapporto di lavoro a tempo determinato protratto senza soluzione di continuità per oltre 36 mesi (due vigili urbani, per 4 e 5 mensilità) mentre altri otto ex agenti aspettano ancora il risarcimento di un'indennità di 9 mensilità. Il tutto documentato : ci sono pronunciamenti del Tribunale del Lavoro del 28 settembre 2017 e del 5 ottobre dello stesso anno.

Oltre a questo, Vigili tuttora in servizio attendono pagamenti di indennità vari e straordinari. In merito alle sentenze del Tribunale del Lavoro i soldi furono stanziati, ma ad oggi, da quanto ci risulta, non sarebbero stati ancora pagati materialmente nelle tasche dei Vigili. Credo che l'assessore Cecilia, debba valutare alcune priorità: prima soddisfare le esigenze economiche del personale, poi foto, comunicati a pioggia e… UPM (Ufficio Propaganda Multe).