Problema antenne, insiste De Simone: «Delibera irregolare»
Ecco due nuove motivazioni a sostegno dell'illegittimità della delibera
mercoledì 23 settembre 2015
7.17
Antenne di telefonia mobile, la storia continua. L'ex assessore Giuseppe De Simone non esita, ancora una volta, ad evidenziare alcune anomalie presenti nella delibera di Giunta numero 104, datata 11 giugno 2015 e firmata dal commissario straordinario, Maria Rita Iaculli. «Non avendo ricevuto alcun riscontro, devo ritenere che questa Amministrazione non abbia ancora individuato i motivi per i quali la citata delibera risulta in contrasto con le disposizioni in materia con conseguente sua revocabilità».
Ecco, dunque, da parte di De Simone, ulteriori motivazioni a sostegno dell'illegittimità della delibera: «Innanzitutto, vorrei evidenziare al sindaco, qualora non ne fosse a conoscenza, che il Tar Puglia sezione terza, con provvedimento del 10 luglio 2015, pronunciandosi sul ricorso presentato dalla Wind telecomunicazioni Spa avverso il diniego dell'Utc, ha respinto lo stesso, perché l'istanza presentata all'UTC era priva del parere dell'Arpa sulla compatibilità di cui all'art.14 della Legge 36/2001. Tra l'altro, anche la delibera di Giunta 704/2015 è priva del parere dell'Arpa. D'altra parte, qualora si presenti l'istanza e si verifichi la condizione del silenzio assenso (mancato riscontro sull'istanza entro 90 giorni da parte dell'Utc), comunque si dovrà, in autotutela, annullare il silenzio assenso».
E ancora: «Il regolamento edilizio (art.23 D.a.3, del C.C. 29/2006) - spiega De Simone - vieta l'installazione delle antenne su aree pubbliche e private nel perimetro urbano. Come sempre sostenuto, i gestori non hanno rispettato gli obblighi derivanti dal contratto sottoscritto con il Comune e precisamente gli articoli 5-6. Ultimo aspetto, e forse il più rilevante sotto il profilo della responsabilità dell'Utc è la collocazione dell'antenna su via Falcone all'interno del campetto (Fg. 25 part. 1377). Il Consiglio Comunale deliberò il piano delle ubicazioni delle antenne, individuando l'area esterna al campo di via Falcone. Il dirigente Utc, sua sponte, collocò le stesse all'interno del campetto, senza fornire alcuna spiegazione».
Infine, rivolgendosi al primo cittadino, l'ex assessore dichiara: «Essendo Lei a capo di una Amministrazione slegata dalle precedenti logiche, Le suggerisco di verificare la fondatezza delle doglianze sollevate da un gestore, che pur avendo presentato nell'anno 2011 istanza di installazione precedentemente a quella di un altro gestore, si vedeva accolta l'istanza di quest'ultimo, anziché la propria per futili motivi. La cittadinanza attende sicuramente una Sua decisione».
Ecco, dunque, da parte di De Simone, ulteriori motivazioni a sostegno dell'illegittimità della delibera: «Innanzitutto, vorrei evidenziare al sindaco, qualora non ne fosse a conoscenza, che il Tar Puglia sezione terza, con provvedimento del 10 luglio 2015, pronunciandosi sul ricorso presentato dalla Wind telecomunicazioni Spa avverso il diniego dell'Utc, ha respinto lo stesso, perché l'istanza presentata all'UTC era priva del parere dell'Arpa sulla compatibilità di cui all'art.14 della Legge 36/2001. Tra l'altro, anche la delibera di Giunta 704/2015 è priva del parere dell'Arpa. D'altra parte, qualora si presenti l'istanza e si verifichi la condizione del silenzio assenso (mancato riscontro sull'istanza entro 90 giorni da parte dell'Utc), comunque si dovrà, in autotutela, annullare il silenzio assenso».
E ancora: «Il regolamento edilizio (art.23 D.a.3, del C.C. 29/2006) - spiega De Simone - vieta l'installazione delle antenne su aree pubbliche e private nel perimetro urbano. Come sempre sostenuto, i gestori non hanno rispettato gli obblighi derivanti dal contratto sottoscritto con il Comune e precisamente gli articoli 5-6. Ultimo aspetto, e forse il più rilevante sotto il profilo della responsabilità dell'Utc è la collocazione dell'antenna su via Falcone all'interno del campetto (Fg. 25 part. 1377). Il Consiglio Comunale deliberò il piano delle ubicazioni delle antenne, individuando l'area esterna al campo di via Falcone. Il dirigente Utc, sua sponte, collocò le stesse all'interno del campetto, senza fornire alcuna spiegazione».
Infine, rivolgendosi al primo cittadino, l'ex assessore dichiara: «Essendo Lei a capo di una Amministrazione slegata dalle precedenti logiche, Le suggerisco di verificare la fondatezza delle doglianze sollevate da un gestore, che pur avendo presentato nell'anno 2011 istanza di installazione precedentemente a quella di un altro gestore, si vedeva accolta l'istanza di quest'ultimo, anziché la propria per futili motivi. La cittadinanza attende sicuramente una Sua decisione».