Processo discarica, assolti tutti i 21 imputati
Si tratta di ex amministratori a cui erano contestati a vario titolo diversi reati
giovedì 1 febbraio 2024
17.57
Sono stati assolti tutti i 21 imputati, tra cui ex amministratori comunali e responsabili delle municipalizzata, nell'ambito del del processo cosiddetto «Disastro ambientale», relativo ai fatti che portarono alla chiusura della discarica di Trani nel settembre 2014.
Agli imputati erano contestati a vario titolo i reati di disastro ambientale aggravato, gestione continuata di rifiuti in mancanza di autorizzazione, immissione non autorizzata in atmosfera ed inosservanze del decreto legislativo 152/2006, omissione atti d'ufficio. La discarica di Contrada Puro Vecchio sarebbe stata una bomba ecologica con gravi rischi su ambiente e salute. La motivazione di assoluzione dei giudici è stata perché "il fatto non sussiste" o per "non aver commesso il fatto". Tra gli imputati gli ex sindaci Giuseppe Tarantini e Gigi Riserbato, gli ex relativi assessori all'ambiente, Giuseppina Chiarello e Giuseppe de Simone, l'ex dirigente delll'ufficio tecnico comunale, Giuseppe Affatato, gli ex amministratori di Amiu Francesco Sotero e Antonello Ruggiero.
Le richieste di condanna avanzate dal pubblico ministero Francesco Tosto (succeduto ai colleghi Ruggiero e Vaira) nella requisitoria svoltasi ad ottobre 2023 oscillavano da un massimo di 3 anni ad una minima di 1. In particolare la pena più alta era stata richiesta per l'ex direttore dell'impianto di discarica e di Amiu, Michele Zecchillo, anche lui oggi assolto.
Agli imputati erano contestati a vario titolo i reati di disastro ambientale aggravato, gestione continuata di rifiuti in mancanza di autorizzazione, immissione non autorizzata in atmosfera ed inosservanze del decreto legislativo 152/2006, omissione atti d'ufficio. La discarica di Contrada Puro Vecchio sarebbe stata una bomba ecologica con gravi rischi su ambiente e salute. La motivazione di assoluzione dei giudici è stata perché "il fatto non sussiste" o per "non aver commesso il fatto". Tra gli imputati gli ex sindaci Giuseppe Tarantini e Gigi Riserbato, gli ex relativi assessori all'ambiente, Giuseppina Chiarello e Giuseppe de Simone, l'ex dirigente delll'ufficio tecnico comunale, Giuseppe Affatato, gli ex amministratori di Amiu Francesco Sotero e Antonello Ruggiero.
Le richieste di condanna avanzate dal pubblico ministero Francesco Tosto (succeduto ai colleghi Ruggiero e Vaira) nella requisitoria svoltasi ad ottobre 2023 oscillavano da un massimo di 3 anni ad una minima di 1. In particolare la pena più alta era stata richiesta per l'ex direttore dell'impianto di discarica e di Amiu, Michele Zecchillo, anche lui oggi assolto.