Proiettili all'assessore Ciliento, arriva la presa di posizione dell'Azione cattolica
«Non lasciamo soli gli amministratori minacciati»
sabato 19 marzo 2016
0.25
Dopo i politici, anche gli ambienti cattolici esprimono la loro solidarietà a Debora Ciliento, cui erano destinati i due proiettili bloccati al centro di smistamento postale di Modugno.
«L'Azione Cattolica diocesana - si legge in una nota - esprime piena solidarietà all'amica e aderente Debora Cilento, in qualità di assessore comunale della città di Trani che, ieri 17 marzo '16, è stata oggetto di minaccia, da parte di balordi che le hanno indirizzato una busta con dei proiettili. Il nostro è un pieno sostegno, perché non è sola! La comune formazione vuole essere un richiamo alla comunità civile ed ecclesiale, affinché tutti all'unisono continuiamo a credere e ad operarci per la promozione della dignità di ogni persona e del bene comune».
«E' questo che unisce la sua azione di servizio alla popolazione tranese: le radici comuni nella formazione e attenzione agli altri e al territorio, il nostro credo nella capacità di miglioramento, la nostra fede che ci aiuta nel discernimento. Il comune intendere la politica con la "P" maiuscola è il messaggio che indirizziamo ai vigliacchi di simile minaccia. Noi siamo in rete, siamo un'associazione che non ha paura di "servire" la persona, il cittadino, la verità. Con questa pubblica attestazione di solidarietà, vogliamo richiamare tutti, i cittadini tranesi in particolare, a non lasciare sole quelle persone come il sindaco di Trani (che circa 20 giorni fa ha ricevuto la medesima minaccia), Debora e quanti altri quotidianamente si impegnano a cercare "le risposte possibili" in questo contesto storico così difficile!».
«Facciamo eco - prosegue - a quanto scrisse lo statista Vittorio Bachelet: "educare al senso del bene comune vuol dire formare a un retto e vigoroso ideale, aiutando l'uomo a impadronirsene con l'intelligenza e ad adeguarvi la sua formazione spirituale, morale e tecnica. Vuol dire formare l'uomo a una lineare aderenza agli essenziali immutabili principi della convivenza umana e in pari tempo al senso storico, alla capacità cioè di cogliere il modo nel quale quei principi possono e debbono trovare applicazione fra gli uomini del suo tempo; vuol dire altresì rendere consapevole l'uomo della necessità di attrezzarsi spiritualmente, intellettualmente, moralmente, tecnicamente per divenire capace di attuare concretamente questi principi nella concreta convivenza umana in cui è chiamato a vivere"».
«Continuiamo ad adoperarci - concllude l'Ac diocesana - perché la Cultura della vita e del Bene comune possano trovare sempre più braccia e gambe, cuori e menti in grado di promuovere una società civile, rispettosa e dignitosa per ogni persona».
«L'Azione Cattolica diocesana - si legge in una nota - esprime piena solidarietà all'amica e aderente Debora Cilento, in qualità di assessore comunale della città di Trani che, ieri 17 marzo '16, è stata oggetto di minaccia, da parte di balordi che le hanno indirizzato una busta con dei proiettili. Il nostro è un pieno sostegno, perché non è sola! La comune formazione vuole essere un richiamo alla comunità civile ed ecclesiale, affinché tutti all'unisono continuiamo a credere e ad operarci per la promozione della dignità di ogni persona e del bene comune».
«E' questo che unisce la sua azione di servizio alla popolazione tranese: le radici comuni nella formazione e attenzione agli altri e al territorio, il nostro credo nella capacità di miglioramento, la nostra fede che ci aiuta nel discernimento. Il comune intendere la politica con la "P" maiuscola è il messaggio che indirizziamo ai vigliacchi di simile minaccia. Noi siamo in rete, siamo un'associazione che non ha paura di "servire" la persona, il cittadino, la verità. Con questa pubblica attestazione di solidarietà, vogliamo richiamare tutti, i cittadini tranesi in particolare, a non lasciare sole quelle persone come il sindaco di Trani (che circa 20 giorni fa ha ricevuto la medesima minaccia), Debora e quanti altri quotidianamente si impegnano a cercare "le risposte possibili" in questo contesto storico così difficile!».
«Facciamo eco - prosegue - a quanto scrisse lo statista Vittorio Bachelet: "educare al senso del bene comune vuol dire formare a un retto e vigoroso ideale, aiutando l'uomo a impadronirsene con l'intelligenza e ad adeguarvi la sua formazione spirituale, morale e tecnica. Vuol dire formare l'uomo a una lineare aderenza agli essenziali immutabili principi della convivenza umana e in pari tempo al senso storico, alla capacità cioè di cogliere il modo nel quale quei principi possono e debbono trovare applicazione fra gli uomini del suo tempo; vuol dire altresì rendere consapevole l'uomo della necessità di attrezzarsi spiritualmente, intellettualmente, moralmente, tecnicamente per divenire capace di attuare concretamente questi principi nella concreta convivenza umana in cui è chiamato a vivere"».
«Continuiamo ad adoperarci - concllude l'Ac diocesana - perché la Cultura della vita e del Bene comune possano trovare sempre più braccia e gambe, cuori e menti in grado di promuovere una società civile, rispettosa e dignitosa per ogni persona».