Prostituzione, i Carabinieri arrestano tre donne
Sfruttavano prostitute sudamericane in cambio di protezione. Case d'appuntamento a Trani, Bisceglie e Molfetta
giovedì 15 marzo 2012
10.35
I Carabinieri della Compagnia di Trani, collaborati nella fase di esecuzione dei provvedimenti restrittivi dai militari della Compagnia di Brescia, hanno arrestato tre donne che reclutavano e sfruttavano ragazze sudamericane avviate alla prostituzione. Si tratta della 46enne Lucia Tenore e della figlia 21enne Cinzia Tommasi, abitanti a Brescia, e di una 52enne incensurata di Trani, arrestate in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Teatro dell'attività illecita svolta dalle donne sono stati alcuni appartamenti presi in locazione da madre e figlia con l'intermediazione della 52enne nei comuni di Trani, Bisceglie e Molfetta tra i mesi di settembre del 2010 e marzo 2011. Le abitazioni, che quindi divenivano vere e proprie "case d'appuntamento", venivano messe a disposizione di giovani donne sudamericane, precedentemente reclutate, affinché svolgessero l'attività di meretricio. Sei sono state le prostitute identificate nel corso delle indagini. Si tratta di cittadine originarie della Repubblica Dominicana di età compresa tra i 26 ed i 39 anni, alle quali le arrestate fornivano assistenza di ogni tipo, dal tetto alla pubblicazione di annunci erotici su quotidiani e siti internet.
I proventi dell'attività svolta dalle straniere andavano a finire principalmente alla 46enne a mezzo di ricariche su carte "poste pay", pari ad alcune migliaia di euro, effettuate dalle prostitute e dalla figlia, avviata anch'essa alla prostituzione. Tratte in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, la 46enne è stata associata presso la casa circondariale di Brescia-Verziano mentre le altre due associate in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Teatro dell'attività illecita svolta dalle donne sono stati alcuni appartamenti presi in locazione da madre e figlia con l'intermediazione della 52enne nei comuni di Trani, Bisceglie e Molfetta tra i mesi di settembre del 2010 e marzo 2011. Le abitazioni, che quindi divenivano vere e proprie "case d'appuntamento", venivano messe a disposizione di giovani donne sudamericane, precedentemente reclutate, affinché svolgessero l'attività di meretricio. Sei sono state le prostitute identificate nel corso delle indagini. Si tratta di cittadine originarie della Repubblica Dominicana di età compresa tra i 26 ed i 39 anni, alle quali le arrestate fornivano assistenza di ogni tipo, dal tetto alla pubblicazione di annunci erotici su quotidiani e siti internet.
I proventi dell'attività svolta dalle straniere andavano a finire principalmente alla 46enne a mezzo di ricariche su carte "poste pay", pari ad alcune migliaia di euro, effettuate dalle prostitute e dalla figlia, avviata anch'essa alla prostituzione. Tratte in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, la 46enne è stata associata presso la casa circondariale di Brescia-Verziano mentre le altre due associate in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.