Protesta a Trani, un martedì tra negozi chiusi e corteo in centro

Dalle 6.30 nuova manifestazione. Si chiede la chiusura di banche, tabaccai e poste

martedì 10 dicembre 2013 22.22
A cura di Luigi Lupo
Stop al mercato, negozi chiusi, cori e striscioni in giro per la città. Anche a Trani la mobilitazione contro il governo ha lasciato il segno. Con alcuni episodi che hanno creato non pochi disagi ai cittadini. La protesta è partita questa mattina nella zona dello stadio. Intorno alle sette circa trecento persone si sono radunate per partire in corteo verso Corso Vittorio Emanuele: tra i manifestanti persone di ogni età, anche numerosi studenti.

«Noi senza futuro» si leggeva in uno striscione, in altri frasi di protesta contro la legge elettorale, la pressione fiscale e la mancanza di lavoro. Durante il passaggio, sono state "invitate" le attività commerciali a chiudere: alcune hanno aderito, altre, dopo un apparente chiusura delle saracinesche, hanno ripreso a lavorare dopo il transito dei manifestanti. L'invito a cessare l'attività è stato rivolto anche all'ufficio postale Trani Centro così come nei confronti degli esercizi commerciali della zona sud, dove si è diretto un gruppo staccatosi dal corteo.

Di mira sono stati presi i negozi che non accettavano di aderire allo sciopero: calci alle saracinesche e parole pressanti nei confronti dei titolari, quasi obbligati ad abbassare serranda. E scene che sfiorano l'inquietante si sono registrate anche all'interno di un supermercato Dok: i clienti presenti all'interno - come ha raccontato un testimone - sono rimasti ostaggio dei manifestanti mentre veniva sbarrato l'ingresso. Il personale ha dovuto far uscire la clientela dalle porte secondarie mentre si susseguivano calci e pugni alle saracinesche. Un'altra frangia del corteo, invece, si è diretta verso Palazzo di Città. Proteste anche all'esterno della sede di Equitalia. Poi, intorno alle 13.00, la pausa. E l'appuntamento rinviato alle 23.00 quando un gruppo di persone ha annunciato di voler prendere un treno per Roma. Ma alle 16.00 si è tornati per le vie della città. Dove la maggior parte dei negozi è rimasta nuovamente chiusa. Il corteo si è successivamente fermato in Piazza della Repubblica: lì è stato lanciato un nuovo appello per la giornata di domani.

la protesta continua

«I negozi che non vogliono aderire – hanno dichiarato i manifestanti – possono chiudere». Gli obiettivi diventano ora tabaccai, uffici postai e banche: gli organizzatori della manifestazione vorrebbero vederli chiusi. E in serata, come testimonia il video allegato, un gruppo di manifestanti ha "invitato" un tabaccaio a chiudere l'attività. In molti si stanno dissociando da questi atti estremi, sui social network si tiene a precisare che si tratta di protesta pacifica, ma questi episodi si sono susseguiti nelle scorse ore.

L'appuntamento, per domattina, è alle 6.30 in piazza della Repubblica: si preannuncia un'altra giornata intensa dopo quella di oggi che ha lasciato non pochi strascichi polemici. Certo, la partecipazione dei tranesi c'è stata ma in pochi si aspettavano di assistere ad episodi che nulla avrebbero a che fare col diritto di sciopero. Vi sarebbe inoltre, un appuntamento in notturna sulla strada statale 16 bis: alle 4.00 nei pressi dello svincolo Trani Boccadoro, con l'obiettivo di occupare la strada.

Blocco stradale sulla 16 bis, a Trani centro
La Prefettura, intanto, assicura il suo impegno: «Monitoriamo – ha dichiarato il prefetto Carlo Sessa - con particolare attenzione la situazione nella Bat anche se la manifestazione ha al suo interno tantissime differenti anime ognuna in protesta per qualcosa di differente». Ma la situazione sembra costantemente scivolare di mano alle poche Forze dell'Ordine impegnate in queste ore sul territorio: ultimo episodio, alle 21.00 di questa sera, lo sbarramento al traffico della strada statale 16 bis, nei pressi dello svincolo Trani Centro con l'intervento di Vigili del Fuoco, chiamati a spegnere l'incendio di alcuni bancali in legno, e pattuglie di Polizia e Carabinieri impegnati nella gestione del traffico e dei manifestanti (foto da Facebook).