Protesta davanti al carcere, soddisfatti gli organizzatori

Solidarietà anche dal consigliere Ines Fabbretti. A sostenere l'iniziativa c'era anche il consigliere comunale del Pd

sabato 9 aprile 2011
A conclusione della manifestazione unitaria davanti al carcere di Trani dei sindacati di polizia penitenziaria del cartello sicurezza, è tempo di bilanci e considerazioni. Gli organizzatori parlando di un plebiscito di presenze: oltre 250 baschi azzurri si sono alternati nella protesta nel corso dell'intera giornata. Mimmo Mastrulli (Osapp) commenta così il sit in: «La manifestazione, pacifica, democratica, libera ed ampiamente partecipata indetta dalle sigle sindacali che rappresentano il 70% del personale di polizia sindacalizzato, è ampiamente riuscita. Continuiamo a chiedere il rientro dei nostri colleghi poliziotti effettivi a Trani da tempo distaccati in uffici esterni: trenta unità, sufficienti a regolarizzare la criticità attuale».

A sostenere l'iniziativa davanti al carcere tranese c'era anche il consigliere comunale del Pd, Ines Fabbretti, che ha voluto essere al fianco dei lavoratori che chiedono, a gran voce, interventi urgenti alla loro taciturna e inoperosa amministrazione penitenziaria. «Ho portato - scrive la Fabbretti - la piena solidarietà ai lavoratori che denunciano un sovraffollamento di detenuti del carcere. Si trovano a gestire oltre 300 ospiti con una previsione in aumento per l'arrivo di ulteriori 150 detenuti trasferiti dalla casa circondariale di Bari. Per non aggiungere le 47 detenute del carcere femminile. E' impegno mio non solo a porgere la mia personale solidarietà ai lavoratori ma a coinvolgere l'amministrazione comunale ed il mio partito in tutti i suoi livelli per evidenziare e portare all'attenzione di tutti i problemi dei lavoratori».

Intanto giovedì, nel nuovo reparto detentivo (Italia) si sarebbe già registrato il primo episodio di violenza ai danni dei poliziotti della penitenziaria da parte di alcuni detenuti barlettani provenienti dall'ex massima sicurezza.