Protesta, i grandi magazzini non pagheranno stipendio per chiusure impreviste
Effetto delle serrande "forzate", allarme sul rincaro-prezzi alimentari
giovedì 12 dicembre 2013
17.08
«I grandi magazzini che sono stati chiusi ci hanno comunicato ufficialmente che non pagheranno i lavoratori per queste giornate di chiusure impreviste. In questo modo si sono colpiti i più deboli». Così il segretario provinciale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, ai microfoni di Controradio Bari, lancia un campanello d'allarme sugli effetti della protesta del Comitato 9 dicembre su Trani, Barletta ed Andria, dove diversi negozi hanno abbassato le serrande, anche "caldamente invitati" dai manifestanti in diverse occasioni, da lunedì scorso. Una scelta che porta alla luce i primi effetti sui lavoratori di una protesta nata anche per tutelarne i diritti.
Voci allarmanti arrivano intanto da alcuni cittadini della Bat: diversi lettori ci hanno segnalato un rincaro di alcuni beni alimentari con speculazioni sui prezzi dei generi alimentari come ortaggi e frutta, stante la scarsa reperibilità sul territorio. Si va lentamente verso un ritorno alla normalità, ma intanto la Finanza ha avviato accertamenti sui rialzi.
Voci allarmanti arrivano intanto da alcuni cittadini della Bat: diversi lettori ci hanno segnalato un rincaro di alcuni beni alimentari con speculazioni sui prezzi dei generi alimentari come ortaggi e frutta, stante la scarsa reperibilità sul territorio. Si va lentamente verso un ritorno alla normalità, ma intanto la Finanza ha avviato accertamenti sui rialzi.