Protezione civile, ecco il nuovo codice per migliorare gli interventi di emergenza
L'obiettivo è assicurare risposte efficaci e tempestive in tutta la Bat
martedì 24 aprile 2018
Il prefetto di Barletta Andria Trani, Maria Antonietta Cerniglia, ha partecipato nei giorni scorsi, al convegno organizzato dalla Protezione civile della Regione Puglia al teatro Curci di Barletta, nel corso del quale è stato illustrato il nuovo Codice di Protezione Civile.
All'incontro hanno preso parte il capo dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, l'ingegner Fabrizio Curcio della presidenza del Consiglio dei Ministri ed il direttore dell'Ufficio "Volontariato e risorse del servizio nazionale del dipartimento nazionale della Protezione Civile" Roberto Giarola, il vicepresidente della Regione Puglia con delega alla Protezione Civile Antonio Nunziante, il presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile Ruggiero Mennea, il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Nicola Giorgino ed il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, alla presenza dei rappresentanti delle forze di polizia del territorio, delle amministrazioni locali e delle associazioni di volontariato.
Nel corso del suo intervento, incentrato sul ruolo delle Prefetture nel coordinamento dei soccorsi, il prefetto Cerniglia ha tracciato un excursus sull'evoluzione normativa che ha portato al nuovo Codice di Protezione Civile, evidenziando come, in continuità con la legge 225/92 , siano stati definiti in maniera puntuale competenze e attribuzioni delle varie componenti del Servizio di Protezione Civile, con particolare riferimento al ruolo del Prefetto.
«L'articolo 9 del nuovo Codice - ha rilevato il prefetto Cerniglia - prevede in modo circostanziato attribuzioni e competenze del Prefetto, in un'ottica di decentramento, in stretto coordinamento e raccordo operativo con le strutture centrali, con la Regione e con gli enti locali. Il Prefetto - oltre che riservare particolare attenzione anche all'attività preventiva di pianificazione - assume la direzione unitaria dei soccorsi con l'attivazione delle forze operative statali (Forze di Polizia e Vigili del Fuoco) in caso di emergenze per assicurare risposte efficaci e tempestive, ottimizzando e razionalizzando l'utilizzo delle risorse umane e strumentali.
Il nuovo Codice norma altresì in modo ottimale quel concetto di sinergia e cooperazione istituzionale che deve fondare il rapporto tra le varie componenti della Protezione Civile; migliora i livelli di coordinamento nelle attività di previsione, prevenzione nonché negli interventi in caso di emergenze, che vedono impegnati il Sistema Nazionale e Regionale di Protezione Civile; consente ai Comuni di poter svolgere le proprie funzioni anche in forma aggregata e migliora le funzioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale componente fondamentale della Protezione Civile.
In particolare, poi, prevede che nell'assolvimento dei propri compiti il Prefetto può avvalersi degli uffici della Prefettura o di altri enti ed amministrazioni, come accade - ha aggiunto il Prefetto - in maniera esemplare nel nostro territorio, che può vantare una Sala Multirischi di Protezione Civile moderna ed all'avanguardia, istituita presso la sede del Palazzo del Governo d'intesa con la Provincia di Barletta Andria Trani».
All'incontro hanno preso parte il capo dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, l'ingegner Fabrizio Curcio della presidenza del Consiglio dei Ministri ed il direttore dell'Ufficio "Volontariato e risorse del servizio nazionale del dipartimento nazionale della Protezione Civile" Roberto Giarola, il vicepresidente della Regione Puglia con delega alla Protezione Civile Antonio Nunziante, il presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile Ruggiero Mennea, il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Nicola Giorgino ed il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, alla presenza dei rappresentanti delle forze di polizia del territorio, delle amministrazioni locali e delle associazioni di volontariato.
Nel corso del suo intervento, incentrato sul ruolo delle Prefetture nel coordinamento dei soccorsi, il prefetto Cerniglia ha tracciato un excursus sull'evoluzione normativa che ha portato al nuovo Codice di Protezione Civile, evidenziando come, in continuità con la legge 225/92 , siano stati definiti in maniera puntuale competenze e attribuzioni delle varie componenti del Servizio di Protezione Civile, con particolare riferimento al ruolo del Prefetto.
«L'articolo 9 del nuovo Codice - ha rilevato il prefetto Cerniglia - prevede in modo circostanziato attribuzioni e competenze del Prefetto, in un'ottica di decentramento, in stretto coordinamento e raccordo operativo con le strutture centrali, con la Regione e con gli enti locali. Il Prefetto - oltre che riservare particolare attenzione anche all'attività preventiva di pianificazione - assume la direzione unitaria dei soccorsi con l'attivazione delle forze operative statali (Forze di Polizia e Vigili del Fuoco) in caso di emergenze per assicurare risposte efficaci e tempestive, ottimizzando e razionalizzando l'utilizzo delle risorse umane e strumentali.
Il nuovo Codice norma altresì in modo ottimale quel concetto di sinergia e cooperazione istituzionale che deve fondare il rapporto tra le varie componenti della Protezione Civile; migliora i livelli di coordinamento nelle attività di previsione, prevenzione nonché negli interventi in caso di emergenze, che vedono impegnati il Sistema Nazionale e Regionale di Protezione Civile; consente ai Comuni di poter svolgere le proprie funzioni anche in forma aggregata e migliora le funzioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale componente fondamentale della Protezione Civile.
In particolare, poi, prevede che nell'assolvimento dei propri compiti il Prefetto può avvalersi degli uffici della Prefettura o di altri enti ed amministrazioni, come accade - ha aggiunto il Prefetto - in maniera esemplare nel nostro territorio, che può vantare una Sala Multirischi di Protezione Civile moderna ed all'avanguardia, istituita presso la sede del Palazzo del Governo d'intesa con la Provincia di Barletta Andria Trani».