Prposta di unificazione degli ospedali di Trani e Bisceglie...
Ecco cosa è emerso dal convegno dei DS
giovedì 13 ottobre 2005
Si è tenuto, a Bisceglie, lo socrso 11 ottobre, il convegno dei Democratici di Sinistra sulla proposta di unificazione organizzativa degli ospedali di Trani e Bisceglie, che ha visto un'ampia partecipazione di operatori e di cittadini, a dimostrazione che l'argomento è ritenuto di notevole importanza.
«L'introduzione illustrativa della proposta nei suoi minimi particolari, il dibattito articolato e significativo dei presenti, e le conclusioni hanno evidenziato che:
- due milioni di cittadini pugliesi dal primo ottobre sono esentati dal ticket sanitario, come previsto dagli impegni elettorali, e finalmente dopo cinque anni vengono sbloccate le assunzioni nel settore sanità;
- la partecipazione alla costruzione di una diversa sanità da parte dei cittadini e degli operatori è obiettivo principale del Centro-Sinistra, convinto che la gente vuole esprimere la propria opinione sull'argomento. Quindi vanno ricercati momenti di dibattito e tavoli concertativi per avviare ragionamenti sul nuovo piano di riordino ospedaliero. In sostanza il piano non dovrà essere "calato dall'alto", come si è fatto in passato, ma dovrà partire da un'accurata analisi del bisogno e dell'urgenza, ponendo al centro dell'attenzione le necessità reali del cittadino
- il governo Vendola conta di realizzare due piani di riordino durante il suo mandato: il primo di assestamento per tamponare i disastri compiuti in passato, il secondo finalizzato ad innalzare la qualità del servizio offerto;
- pur consapevoli del dato che una sanità di qualità non è misurabile solo dal numero dei posti letto, ma al limite dalle nuove tecnologie e dal livello di professionalità degli operatori, il nuovo piano di riordino, pronto entro fine anno, conterà 18 mila posti letto in Puglia (due mila in più rispetto ai posti letto attivati da Fitto);
- il piano deve tener conto di due fattori primari: il primo sono le risorse finanziarie disponibili alla regione ed il secondo sono le risorse umane. Ciò comporta la suddivisione degli ospedali in tre fasce: quelli ad alta complessità (uno per provincia), quelli intermedi e per ultimo gli ospedali di distretto.
In questo contesto si colloca molto bene la proposta illustrata nel convegno che vede un unico ospedale, anche se in due siti, di Trani e Bisceglie. Infatti, durante il dibattito, molti sono stati gli apprezzamenti ed i consensi, anche se giustamente bisogna ancora approfondire e limare alcuni aspetti per arrivare ad una proposta definitiva. Per quanto ci riguarda, dopo il convegno continueremo a coinvolgere, con tutto il centro sinistra tranese, i cittadini e gli operatori, per giungere, ai primi di novembre, alla consegna dell'elaborato definitivo agli enti preposti.»
Antonio Corraro Segretario DS Trani
«L'introduzione illustrativa della proposta nei suoi minimi particolari, il dibattito articolato e significativo dei presenti, e le conclusioni hanno evidenziato che:
- due milioni di cittadini pugliesi dal primo ottobre sono esentati dal ticket sanitario, come previsto dagli impegni elettorali, e finalmente dopo cinque anni vengono sbloccate le assunzioni nel settore sanità;
- la partecipazione alla costruzione di una diversa sanità da parte dei cittadini e degli operatori è obiettivo principale del Centro-Sinistra, convinto che la gente vuole esprimere la propria opinione sull'argomento. Quindi vanno ricercati momenti di dibattito e tavoli concertativi per avviare ragionamenti sul nuovo piano di riordino ospedaliero. In sostanza il piano non dovrà essere "calato dall'alto", come si è fatto in passato, ma dovrà partire da un'accurata analisi del bisogno e dell'urgenza, ponendo al centro dell'attenzione le necessità reali del cittadino
- il governo Vendola conta di realizzare due piani di riordino durante il suo mandato: il primo di assestamento per tamponare i disastri compiuti in passato, il secondo finalizzato ad innalzare la qualità del servizio offerto;
- pur consapevoli del dato che una sanità di qualità non è misurabile solo dal numero dei posti letto, ma al limite dalle nuove tecnologie e dal livello di professionalità degli operatori, il nuovo piano di riordino, pronto entro fine anno, conterà 18 mila posti letto in Puglia (due mila in più rispetto ai posti letto attivati da Fitto);
- il piano deve tener conto di due fattori primari: il primo sono le risorse finanziarie disponibili alla regione ed il secondo sono le risorse umane. Ciò comporta la suddivisione degli ospedali in tre fasce: quelli ad alta complessità (uno per provincia), quelli intermedi e per ultimo gli ospedali di distretto.
In questo contesto si colloca molto bene la proposta illustrata nel convegno che vede un unico ospedale, anche se in due siti, di Trani e Bisceglie. Infatti, durante il dibattito, molti sono stati gli apprezzamenti ed i consensi, anche se giustamente bisogna ancora approfondire e limare alcuni aspetti per arrivare ad una proposta definitiva. Per quanto ci riguarda, dopo il convegno continueremo a coinvolgere, con tutto il centro sinistra tranese, i cittadini e gli operatori, per giungere, ai primi di novembre, alla consegna dell'elaborato definitivo agli enti preposti.»
Antonio Corraro Segretario DS Trani