"Psicologia della liberazione", a Trani la presentazione del libro dell'assessore Felice Di Lernia
Ispirata all'opera del teologo Martín-Baró, tradotta e pubblicata per la prima volta in Italia
martedì 19 giugno 2018
Dopo le presentazioni al Salone Internazionale del libro di Torino, alla Fiera dell'Editoria Indipendente Book Pride di Milano e quelle di Roma, Treviso, Verbania e di altre città italiane, Psicologia della Liberazione arriva in Puglia: il 21 giugno verrà presentato a Trani il libro edito da Bordeaux Edizioni di Roma e curato da Felice Di Lernia e Mauro Croce con i contributi di Noam Chomsky e Amalio Blanco. L'evento si svolgerà alle ore 19 presso l'auditorium San Luigi.
Contenuto centrale del libro è l'opera del teologo della liberazione Ignacio Martín-Baró, – ucciso insieme ai suoi colleghi dell'Università del Centroamerica dagli stessi assassini e dagli stessi mandanti che pochi anni prima avevano ucciso Oscar Romero – tradotta e pubblicata per la prima volta in Italia proprio grazie a un lungo lavoro dei curatori, che hanno scritto anche la prefazione e la postfazione.
L'obiettivo che accompagna la pubblicazione di questo libro è quello di avviare un dibattito sulle prospettive teoriche e operative della psicologia della liberazione, che vede il lavoro sociale come impegnato nel superamento dei meccanismi di esclusione e discriminazione, come partecipazione e cambiamento sociale dal basso. Un'opportunità per chi è impegnato nell'antiviolenza, nell'accoglienza e inclusione delle marginalità, con le persone disoccupate, i minori in situazione di disagio, le comunità locali, per cogliere insieme le potenzialità di un approccio che guarda alla realtà «pensando e teorizzando noi con loro e a partire da loro».
Gli autori:
Ignacio Martín-baró, psicologo e sacerdote gesuita spagnolo, dedicò la sua vita alla comprensione della difficile realtà sociale e politica del Salvador. "Nacho", come veniva chiamato, lottò tutta la vita per i diritti umani, l'uguaglianza e la giustizia sociale, denunciando inoltre l'impatto negativo della politica statunitense nel Paese e la connivenza della dittatura salvadoregna con gli Stati Uniti d'America. E' considerato unanimemente il padre della Psicologia della Liberazione.
Mauro Croce, psicologo, psicoterapeuta e criminologo, socio fondatore di Alea (Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio), è professore a contratto di "Psicologia delle Dipendenze" presso l'Università della Val d'Aosta. È stato formatore per conto del Consiglio d'Europa di Strasburgo ed ha fatto parte della Consulta operatori ed esperti tossicodipendenze del Ministero Solidarietà Sociale. Ha collaborato con la Universidad Nacional de San Luis in Argentina.
Felice Di Lernia, antropologo, si occupa di persone, sistemi, teorie e pratiche di cura in qualità di formatore e supervisore. Ha insegnato Discipline Antropologiche all'Università di Foggia e da oltre venticinque anni tiene lezioni in numerose scuole di formazione oltre che seminari in Italia e all'estero. Con Bordeaux ha pubblicato anche Mio fratello è figlio unico (ma ha molti follower). Con la meridiana ha pubblicato Ho perso le parole. Potere e dominio nelle pratiche di cura. È editore (Durango Edizioni) e blogger.
Contenuto centrale del libro è l'opera del teologo della liberazione Ignacio Martín-Baró, – ucciso insieme ai suoi colleghi dell'Università del Centroamerica dagli stessi assassini e dagli stessi mandanti che pochi anni prima avevano ucciso Oscar Romero – tradotta e pubblicata per la prima volta in Italia proprio grazie a un lungo lavoro dei curatori, che hanno scritto anche la prefazione e la postfazione.
L'obiettivo che accompagna la pubblicazione di questo libro è quello di avviare un dibattito sulle prospettive teoriche e operative della psicologia della liberazione, che vede il lavoro sociale come impegnato nel superamento dei meccanismi di esclusione e discriminazione, come partecipazione e cambiamento sociale dal basso. Un'opportunità per chi è impegnato nell'antiviolenza, nell'accoglienza e inclusione delle marginalità, con le persone disoccupate, i minori in situazione di disagio, le comunità locali, per cogliere insieme le potenzialità di un approccio che guarda alla realtà «pensando e teorizzando noi con loro e a partire da loro».
Gli autori:
Ignacio Martín-baró, psicologo e sacerdote gesuita spagnolo, dedicò la sua vita alla comprensione della difficile realtà sociale e politica del Salvador. "Nacho", come veniva chiamato, lottò tutta la vita per i diritti umani, l'uguaglianza e la giustizia sociale, denunciando inoltre l'impatto negativo della politica statunitense nel Paese e la connivenza della dittatura salvadoregna con gli Stati Uniti d'America. E' considerato unanimemente il padre della Psicologia della Liberazione.
Mauro Croce, psicologo, psicoterapeuta e criminologo, socio fondatore di Alea (Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio), è professore a contratto di "Psicologia delle Dipendenze" presso l'Università della Val d'Aosta. È stato formatore per conto del Consiglio d'Europa di Strasburgo ed ha fatto parte della Consulta operatori ed esperti tossicodipendenze del Ministero Solidarietà Sociale. Ha collaborato con la Universidad Nacional de San Luis in Argentina.
Felice Di Lernia, antropologo, si occupa di persone, sistemi, teorie e pratiche di cura in qualità di formatore e supervisore. Ha insegnato Discipline Antropologiche all'Università di Foggia e da oltre venticinque anni tiene lezioni in numerose scuole di formazione oltre che seminari in Italia e all'estero. Con Bordeaux ha pubblicato anche Mio fratello è figlio unico (ma ha molti follower). Con la meridiana ha pubblicato Ho perso le parole. Potere e dominio nelle pratiche di cura. È editore (Durango Edizioni) e blogger.