Pubblicità, spuntano autorizzazioni del comandante di Pm
Le richieste di installazione dei parapedonali risalgono al 2011. Sulla vicenda Visibelli presentò denuncia in Procura
venerdì 31 maggio 2013
11.22
Due autorizzazioni a penna firmate dal comandante di Polizia Locale, Antonio Modugno: una per ciò che attiene le competenze della Polizia Locale ed una vincolata al pagamento dell'imposta pubblicitaria. Si è difesa così la società di Conversano che ha installato gli archetti parapedonali in via Istria pesantemente sanzionati dalla Polizia di Stato.
Le richieste di autorizzazione a dire il vero risalgono a giugno del 2011, indirizzate al comandante (all'epoca dei fatti anche dirigente di ripartizione) ed all'assessore alla Polizia locale e riguardavano non solo la zona oggetto del recentissimo intervento della Polizia di Stato ma diversi punti della città, molti dei quali attualmente occupati. L'occupazione di questi spazi pubblicitari (definiti dalla società proponente come "di pubblica utilità") furono oggetto di una denuncia in procura di Roberto Visibelli. L'esponente di Forza Trani non esitò a definire quelle installazioni come «irregolari, sia per la palese violazione delle norme del codice della strada, sia per la mancanza del piano comunale degli impianti pubblicitari».
Come si ricorderà Visibelli sollevò il caso di queste presunte autorizzazioni rilasciate dalla polizia municipale. «Che io ricordi – scriveva Visibelli sulle pagine di TraniViva - la competenza per l'autorizzazione degli impianti pubblicitari, secondo il vigente regolamento, non compete alla polizia municipale, la quale esprime solo un parere di conformità al codice della strada. Pertanto se effettivamente la polizia municipale avesse rilasciato le autorizzazioni in questione, queste sarebbero da considerare a tutti gli effetti irregolari. Peraltro i pannelli pubblicitari all'incrocio tra corso Imbriani, corso Vittorio Emanuele e corso Italia non sarebbero nemmeno autorizzabili, in quanto in contrasto con il codice della strada che vieta la pubblicità nelle intersezioni».
Le richieste di autorizzazione a dire il vero risalgono a giugno del 2011, indirizzate al comandante (all'epoca dei fatti anche dirigente di ripartizione) ed all'assessore alla Polizia locale e riguardavano non solo la zona oggetto del recentissimo intervento della Polizia di Stato ma diversi punti della città, molti dei quali attualmente occupati. L'occupazione di questi spazi pubblicitari (definiti dalla società proponente come "di pubblica utilità") furono oggetto di una denuncia in procura di Roberto Visibelli. L'esponente di Forza Trani non esitò a definire quelle installazioni come «irregolari, sia per la palese violazione delle norme del codice della strada, sia per la mancanza del piano comunale degli impianti pubblicitari».
Come si ricorderà Visibelli sollevò il caso di queste presunte autorizzazioni rilasciate dalla polizia municipale. «Che io ricordi – scriveva Visibelli sulle pagine di TraniViva - la competenza per l'autorizzazione degli impianti pubblicitari, secondo il vigente regolamento, non compete alla polizia municipale, la quale esprime solo un parere di conformità al codice della strada. Pertanto se effettivamente la polizia municipale avesse rilasciato le autorizzazioni in questione, queste sarebbero da considerare a tutti gli effetti irregolari. Peraltro i pannelli pubblicitari all'incrocio tra corso Imbriani, corso Vittorio Emanuele e corso Italia non sarebbero nemmeno autorizzabili, in quanto in contrasto con il codice della strada che vieta la pubblicità nelle intersezioni».