Pug, esplode il malumore del comparto lapideo
Gli imprenditori si lamentano pubblicamente, De Simone chiede le carte
venerdì 23 ottobre 2009
Il piano urbanistico generale non piace affatto ai rappresentanti del settore lapideo. Lo hanno scritto a chiare lettere in una nota consegnata al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe di Marzio, affinché fosse letta durante l'ultima seduta di Consiglio.
Nel documento, i rappresentanti della categoria affermano che le previsioni del piano urbanistico generale di Trani arrecano gravissimo pregiudizio agli imprenditori del settore estrattivo e che le norme tecniche attuative impedirebbero il rilascio di autorizzazioni per le aperture di nuove cave.
Gli imprenditori denunciano che il piano urbanistico generale del Comune è in palese conflitto con il piano regionale delle attività estrattive e con il piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio: nello specifico, sulle carte del piano del Comune sarebbero state cancellate delle aree in cui è consentita la possibilità di esercitare l'attività estrattiva.
Piuttosto severi i giudizi complessivi espressi: «Le scelte del Pug – scrivono – paiono il frutto di una certa disattenzione verso la materia in questione ed anche di una qualche sciatteria nella formulazione delle norme tecniche d'attuazione».
Sulla polemica sollevata dai rappresentanti del settore lapideo, registriamo l'intervento del presidente della commissione urbanistica, Giuseppe de Simone, che ha scritto al presidente del Consiglio comunale chiedendo tutta la documentazione inerente la vicenda: «Confesso – dice De Simone - di essere amareggiato per non aver ricevuto la corrispondenza copiosa tra la Cogeser, la ripartizione dell'urbanistica e il redattore del Pug, pur essendo presidente della sesta commissione consiliare, deputata alla discussione di tutte le argomentazione inerenti il piano urbanistico generale ed i piani urbanistici esecutivi. La invito a trasmettere con cortese urgenza il carteggio di cui sopra, così da poterlo sottoporre alla valutazione dei componenti della sesta commissione».
Nel documento, i rappresentanti della categoria affermano che le previsioni del piano urbanistico generale di Trani arrecano gravissimo pregiudizio agli imprenditori del settore estrattivo e che le norme tecniche attuative impedirebbero il rilascio di autorizzazioni per le aperture di nuove cave.
Gli imprenditori denunciano che il piano urbanistico generale del Comune è in palese conflitto con il piano regionale delle attività estrattive e con il piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio: nello specifico, sulle carte del piano del Comune sarebbero state cancellate delle aree in cui è consentita la possibilità di esercitare l'attività estrattiva.
Piuttosto severi i giudizi complessivi espressi: «Le scelte del Pug – scrivono – paiono il frutto di una certa disattenzione verso la materia in questione ed anche di una qualche sciatteria nella formulazione delle norme tecniche d'attuazione».
Sulla polemica sollevata dai rappresentanti del settore lapideo, registriamo l'intervento del presidente della commissione urbanistica, Giuseppe de Simone, che ha scritto al presidente del Consiglio comunale chiedendo tutta la documentazione inerente la vicenda: «Confesso – dice De Simone - di essere amareggiato per non aver ricevuto la corrispondenza copiosa tra la Cogeser, la ripartizione dell'urbanistica e il redattore del Pug, pur essendo presidente della sesta commissione consiliare, deputata alla discussione di tutte le argomentazione inerenti il piano urbanistico generale ed i piani urbanistici esecutivi. La invito a trasmettere con cortese urgenza il carteggio di cui sopra, così da poterlo sottoporre alla valutazione dei componenti della sesta commissione».