Pug, i Verdi propongono un piano dei servizi complessivo
Per creare un procedimento più snello, più razionale e più trasparente
sabato 14 novembre 2009
Redigere un piano dei servizi complessivo per individuare, all'interno della aree rese edificabili dal Pug, ciò di cui Trani ha bisogno: scuole, piazze, parchi, parcheggi, asili, chiese. Obiettivo: creare un procedimento più snello, più razionale e certamente più trasparente dal momento che non ci sarebbe la necessità di rincorrere in maniera disordinata le diverse conferenze di servizi per i singoli Pue (Piani urbanistici esecutivi), all'interno dei quali i costruttori dovrebbero indicare quali sono le aree per servizi accanto a quelli per edificazione.
La proposta è dei Verdi, che avevano scritto qualche settimana fa al Comune lamentando la mancata discussione in Consiglio dei molti Pue già presentati, destinati invece a conferenze di servizi a porte chiuse, cui partecipano solo gli stessi costruttori, il dirigente dell'ufficio tecnico e l'assessore competente. In seguito a questa richiesta dei consiglieri dei Verdi, Michele di Gregorio e Franco Laurora, era arrivata una risposta (scomposta e veemente) dell'assessore e la immediatamente successiva nota "esplicativa" del dirigente dell'ufficio tecnico, inviata a tutti i consiglieri comunali e alla stampa.
«Queste - commenta il capogruppo di Gregorio - sono la prova che con la nostra interrogazione, contenente la richiesta di maggiore trasparenza e condivisione dell'istruttoria dei Pue, ha colpito nel segno. Altro che disinformazione. Se siamo riusciti a scuotere l'assessore Savino De Toma dal suo torpore e ad ottenere, addirittura, una nota formale del dirigente dell'ufficio tecnico evidentemente non ci siamo sbagliati. Tuttavia poiché le risposte di entrambi non ci hanno soddisfatto, rilanciamo la nostra proposta concreta già sottoposta all'attenzione e respinta nel corso della seduta di Consiglio comunale dedicata all'approvazione del Pug».
L'art. 6.11.1 delle norme tecniche di attuazione del Pug prevede, infatti, che "per oggettive esigenze compositive e di funzionalità, per armonizzazione ed omogeneità del contesto edilizio urbano" i Pue devono essere preceduti dalla formazione del cosiddetto piano dei servizi, ovvero l'elenco e l'individuazione dei servizi collettivi (scuole, piazze, parchi, parcheggi, asili, chiese). «Perché - propone il consigliere dei Verdi -, piuttosto che procedere di volta in volta con l'approvazione del singolo Pue, non si redige il Piano dei servizi individuando sin da ora per tutta la città quali sono e dove collocare i servizi di cui Trani ha bisogno?»
«I cittadini - aggiunge Laurora - potrebbero, nella massima partecipazione e trasparenza, indicare dove realizzare i servizi e gli imprenditori e i proprietari già saprebbero ciò che dovrebbero realizzare, per poi cederlo al Comune di Trani. Riteniamo la proposta assolutamente condivisibile e nell'interesse di tutti i tranesi". Un esempio pratico dei vantaggi di tutto questo. "Ad esempio - dice Michele di Gregorio - in questa maniera si potrebbe acquisire al patrimonio del Comune lo splendido giardino Telesio da destinare alla fruibilità pubblica».
Il Pug comunque presenta sicuramente degli aspetti contrastanti. Sono decine i ricorsi giudiziari proposti avverso il Pug o i provvedimenti amministrativi precedenti la delibera del Pug (le cosiddette delibere di ritipizzazione delle aree, etc). «A questo punto - concludono i Verdi - vorremmo sapere come il Comune di Trani intende difendere gli interessi dei tranesi evitando la condanna del Comune stesso al pagamento delle spese legali sia ai propri avvocati che a quelli dei privati. Fermo restando che il Tar Puglia, decidendo su un ricorso presentato da un cittadino, ha già ordinato al Comune di Trani la correzione del Pug con la conseguente condanna del Comune al pagamento delle spese processuali per 3mila euro».