«Quando parlavo di capi e capetti non mi riferivo a De Feudis»
Di Stanislao si corregge. E lui: «A breve parlo io sul caso Trani». De Feudis si prepara a tornare sulla scena: a breve una conferenza
venerdì 25 novembre 2011
18.37
Diciamo subito che la venuta a Trani di Augusto Di Stanislao, commissario regionale dell'Italia dei Valori, ha creato più tensioni che altro. La sua renintenza nello sponsorizzare apertamente in conferenza stampa Ugo Operamolla (solo nel pomeriggio è arrivata una nota del commissario cittadino del partito a ribadirgli sostegno) pone dei seri dubbi sulla questione della composizione delle coalizioni. Il documento firmato dal commissario locale Andrea Acquaviva sarà - come direbbe Gerry Scotti - la risposta definitiva del partito di Di Pietro? Il tempo lo dirà.
Le infelici dichiarazioni dell'onorevole dell'Idv hanno tirato dentro anche Sebastiano De Feudis. Dopo un colloquio tra i due (successivo alla pubblicazione del nostro articolo) De Stanisalo ha corretto il tiro: «Quando parlavo di capi e capetti non mi riferivo a De Feudis» ha detto il commissario.
De Feudis, comunque chiamato in causa, ha voluto fare al nostro portale alcune precisazioni: «Dal giorno del mio commissariamento – spiega – ho preferito il silenzio sia nello scenario politico regionale che cittadino. Venerdì scorso ho incontrato privatamente, su sua espressa volontà, Antonio Di Pietro, il quale ha apprezzato in modo significativo il mio modo di agire senza polemiche assicurandomi che l'Italia dei valori vuole ancora il sottoscritto tra i suoi protagonisti attivi. Questi concetti sono stati espressi anche in una recente assemblea dei quadri dirigenti del partito ed alla quale ha partecipato anche Augusto Di Stanislao. A scanso di equivoci chiarisco che il mio commissariamento è avvenuto solo perché non ho ceduto a facili compromessi, della qual cosa ho fatto un punto fermo in tutti gli anni della mia militanza politica. Ho sempre fatto politica con grande senso di responsabilità morale anche allorquando ho avuto il privilegio di ricoprire ruoli apicali nel partito».
De Feudis si prepara a tornare sulla scena: «La prossima settimana convocherò una conferenza stampa in cui racconterò tutta la verità su cosa si nasconde dietro questa spaccatura all'interno del centrosinistra di Trani e sulle due coalizioni che si sono create».
Le infelici dichiarazioni dell'onorevole dell'Idv hanno tirato dentro anche Sebastiano De Feudis. Dopo un colloquio tra i due (successivo alla pubblicazione del nostro articolo) De Stanisalo ha corretto il tiro: «Quando parlavo di capi e capetti non mi riferivo a De Feudis» ha detto il commissario.
De Feudis, comunque chiamato in causa, ha voluto fare al nostro portale alcune precisazioni: «Dal giorno del mio commissariamento – spiega – ho preferito il silenzio sia nello scenario politico regionale che cittadino. Venerdì scorso ho incontrato privatamente, su sua espressa volontà, Antonio Di Pietro, il quale ha apprezzato in modo significativo il mio modo di agire senza polemiche assicurandomi che l'Italia dei valori vuole ancora il sottoscritto tra i suoi protagonisti attivi. Questi concetti sono stati espressi anche in una recente assemblea dei quadri dirigenti del partito ed alla quale ha partecipato anche Augusto Di Stanislao. A scanso di equivoci chiarisco che il mio commissariamento è avvenuto solo perché non ho ceduto a facili compromessi, della qual cosa ho fatto un punto fermo in tutti gli anni della mia militanza politica. Ho sempre fatto politica con grande senso di responsabilità morale anche allorquando ho avuto il privilegio di ricoprire ruoli apicali nel partito».
De Feudis si prepara a tornare sulla scena: «La prossima settimana convocherò una conferenza stampa in cui racconterò tutta la verità su cosa si nasconde dietro questa spaccatura all'interno del centrosinistra di Trani e sulle due coalizioni che si sono create».