Quanto è difficile organizzare eventi in città?

Poco supporto da parte del Comune, che preferisce far crescere realtà esterne

martedì 1 luglio 2014 10.04
A cura di Vincenzo Membola
La famosa "ultima goccia" è scattata in occasione della seconda Traniagogo, quando nonostante lo sforzo profuso dall'organizzazione i risultati sono stati pressapoco sufficienti a "salvare" il nome della manifestazione. È chiaro però che la città abbia bisogno di un diverso modo di vedere e organizzare il proprio cartellone di eventi, soprattutto nel periodo estivo, dove una maggiore e più studiata offerta potrebbe certamente compensare mancanze in settori certamente più complicati (leggi piano coste, ad esempio).

Da oggi la Giunta Comunale avrà la possibilità di cambiare un trend che negli ultimi anni ha portato più polemiche che risultati (leggi Tif, ad esempio). I fondi per il finanziamento di iniziative culturali e turistiche, è inutile mentire, ci sono, lo dimostrano i fatti. Si cerchi allora di far pulizia di metodologie di assegnazione poco chiare, si lavori con le giuste tempistiche e i risultati non tarderanno ad arrivare. Se invece che promuovere la primavera d'estate e arrivare al primo luglio senza la minima idea di cosa offirà la città si riuscissero a stabilire prima il budget, si aprissero dei bandi con dei criteri precisi e si facessero lavorare per tre-quattro mesi, con tranquillità, gli organizzatori, sarebbe tanto sbagliato?

L'ombra di assegnazioni pilotate forse sarebbe pronta dietro l'angolo, ma quantomeno nelle intenzioni si indicherebbe una svolta. Il Comune di Trani lo deve a tutti quei comitati di quartiere, associazioni e imprese che cercano di sopravvivere scorgendo il tesoro che la nostra città conserva, chiuso in un cassetto ad aspettare chissà cosa. Dopo la fuga dei cervelli e dei giovani, si dovrà assistere impotenti alla fuga delle risorse umane, in grado di far fruttare ciò che la città offre, verso "il giardino del vicino"? Turismo, cultura, spettacolo, marketing territoriale, turismo culturale, centro storico: Fabrizio Sotero adesso ha un compito ben preciso, per cambiare le cose basterebbe davvero poco.