Quattro milioni di euro per il Monastero di Colonna
Per opere di consolidamento, museo e scavi archeologici
giovedì 18 febbraio 2010
Quattro milioni di euro per il Monastero di Colonna. Il sindaco di Trani Giuseppe Tarantini, ha ricevuto la comunicazione che al Comune di Trani è stato assegnato un congruo finanziamento dal programma stralcio denominato Vision 2020 che metteva complessivamente a disposizione delle aree vaste pugliesi qualcosa come 30 milioni di euro. Si tratta di risorse attinte dal fondo europeo di sviluppo regionale, articolate su differenti linee di intervento. Trani aveva candidato il progetto di riqualificazione e risistemazione del Monastero di Colonna nell'ambito del progetto water front, che premia interventi pubblici finalizzati alla tutela del suolo di litoranee e zone costiere, ma anche al recupero funzionale di immobili di interesse storico o destinati ad attività d'indirizzo culturale. Dopo le valutazioni tecnico-scientifiche da parte delle autorità di gestione e del responsabile di area, Trani ha ottenuto i quattro milioni che permetteranno di realizzare, presumibilmente nel giro di tre anni, un museo archeologico con annesso parco.
Il progetto verrà presentato in una conferenza stampa contestualmente a quello della piscina comunale (prevista nella zona di Sant'Angelo con il Contratto di quartiere). Nel museo archeologico troveranno posto i reperti individuati tra il 1968 e il 1984 nella zona di Colonna e risalenti ad insediamenti che vanno dall'età del bronzo all'ottavo secolo avanti Cristo. L'idea dell'amministrazione è di non renderlo solo un museo statico, limitato alla sola esposizione. Dovendo far precedere i lavori con indagini archeologiche, queste saranno un ulteriore valore aggiunto. Le operazioni di scavo interesseranno il terreno di fianco al monastero, oggi abbandonato per l'impossibilità di compiere interventi senza indagini archeologiche preliminari. Con il finanziamento sarà possibile farlo in modo da trasformare il cantiere in un parco archeologico. I lavori non si esauriranno qui: un'altra parte essenziale del progetto riguarda il rinforzo del costone roccioso su cui si trova il monastero, a rischio erosione per via dell'azione marina. Infine, sarà ripristinato un antico accesso dal mare e rifatta l'area antistante il monastero, oggi ricoperta d'asfalto: sarà pavimentare con basole, arricchita di verde e trasformata in area pedonale.
Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, in un comunicato stampa, ha commentato così l'ottenimento del finanziamento: «Fa piacere riscontrare che Trani potrà avere questo finanziamento per il quale mi sono battuto con caparbietà. Ripenso, perplesso, a quanti lamentarono in vacui interventi preliminari la mia assenza in consiglio comunale , mentre ero in una turbolenta riunione e mi battevo per far ottenere a Trani il finanziamento più alto nel progetto generale dell'area vasta. La cifra di quasi 4 milioni di euro è la più alta nella Bat e per questo possiamo affermare che siamo soddisfatti di aver ottenuto questo successo. Portare a casa più di 4 milioni di euro, vuol dire garantire occupazione ed effervescenza economica per la città. E' il compito di un sindaco quello di ritrovare nelle pieghe della normativa regionale ed europea lo spazio maggiore in favore della propria città. Questi progetti poi, hanno una velocità di impiego maggiore rispetto ai tradizionali fondi per piani operativi. Il crono programma è serrato e ci consente di aprire i cantieri entro il prossimo 15 giugno».
Il progetto verrà presentato in una conferenza stampa contestualmente a quello della piscina comunale (prevista nella zona di Sant'Angelo con il Contratto di quartiere). Nel museo archeologico troveranno posto i reperti individuati tra il 1968 e il 1984 nella zona di Colonna e risalenti ad insediamenti che vanno dall'età del bronzo all'ottavo secolo avanti Cristo. L'idea dell'amministrazione è di non renderlo solo un museo statico, limitato alla sola esposizione. Dovendo far precedere i lavori con indagini archeologiche, queste saranno un ulteriore valore aggiunto. Le operazioni di scavo interesseranno il terreno di fianco al monastero, oggi abbandonato per l'impossibilità di compiere interventi senza indagini archeologiche preliminari. Con il finanziamento sarà possibile farlo in modo da trasformare il cantiere in un parco archeologico. I lavori non si esauriranno qui: un'altra parte essenziale del progetto riguarda il rinforzo del costone roccioso su cui si trova il monastero, a rischio erosione per via dell'azione marina. Infine, sarà ripristinato un antico accesso dal mare e rifatta l'area antistante il monastero, oggi ricoperta d'asfalto: sarà pavimentare con basole, arricchita di verde e trasformata in area pedonale.
Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, in un comunicato stampa, ha commentato così l'ottenimento del finanziamento: «Fa piacere riscontrare che Trani potrà avere questo finanziamento per il quale mi sono battuto con caparbietà. Ripenso, perplesso, a quanti lamentarono in vacui interventi preliminari la mia assenza in consiglio comunale , mentre ero in una turbolenta riunione e mi battevo per far ottenere a Trani il finanziamento più alto nel progetto generale dell'area vasta. La cifra di quasi 4 milioni di euro è la più alta nella Bat e per questo possiamo affermare che siamo soddisfatti di aver ottenuto questo successo. Portare a casa più di 4 milioni di euro, vuol dire garantire occupazione ed effervescenza economica per la città. E' il compito di un sindaco quello di ritrovare nelle pieghe della normativa regionale ed europea lo spazio maggiore in favore della propria città. Questi progetti poi, hanno una velocità di impiego maggiore rispetto ai tradizionali fondi per piani operativi. Il crono programma è serrato e ci consente di aprire i cantieri entro il prossimo 15 giugno».