"Quel duro lavoro di ricostruire..."
Il PSDI interviene sull'attuale situazione del nosocomio tranese
sabato 4 febbraio 2006
«Il diritto alla salute e alle cure, indipendentemente dal reddito, costituisce da tempo parte integrante dei principi che formano l'ossatura del patto sociale. Poco più di un anno fa, questo assunto fu messo in discussione dal disastroso piano di riordino ospedaliero firmato Raffaele Fitto che, perseguendo una logica meramente ragionieristica, trasformò un diritto in una semplice posta di bilancio.
Per la nostra città le conseguenze di quel riordino sono state estremamente negative ed hanno portato alla attuale situazione di crisi del nosocomio tranese, scompaginato, privato di reparti fondamentali come l'ostetricia e la ginecologia (ricordate: "NON NASCERANNO PIU' TRANESI!"),derubato delle professionalità che si incardinano nei medici e nel personale paramedico, ridotto ad un semplice "stabilimento" per la lungodegenza.
Cosciente di questa pesante eredità la giunta Vendola ha attribuito la priorità assoluta al problema della sanità attivando in brevissimo tempo tavoli di concertazione volti ad individuare soluzioni largamente condivise, specchio delle reali esigenze della popolazione pugliese. Con questo nuovo metodo si è giunti dunque alla determinazione che ad ogni ospedale della nostra regione debba essere restituita la dignità perduta attraverso la reintroduzione delle quattro discipline di base (ostetricia-ginecologia, chirurgia, medicina e ortopedia), credendo fortemente che avere un ospedale efficiente situato a breve distanza dalla propria casa contribuisca a dare sicurezza ai cittadini.
"Noi socialdemocratici", spiega il segretario cittadino del PSDI Antonino Battista, "pur consapevoli che un riordino ospedaliero regionale non si liquidi in pochi giorni, confidiamo che lo stesso veda la sua completa attuazione in tempi brevi. Durante l'attesa rimarremo comunque vigili e continueremo a farci garanti dell'attuazione di quelle proposte di cui l'assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco a più riprese, nei vari incontri con gli operatori del settore, si è fatto portavoce quali: garanzia dei livelli essenziali di assistenza e mantenimento delle specializzazioni esistenti.
All' Assessore chiediamo inoltre che il reparto di Urologia, da sempre vanto del nostro ospedale, venga trasformato in Unità Operativa Complessa e che, nell'ottica della creazione di una struttura ospedaliera all'avanguardia, si proceda al potenziamento del pronto soccorso attraverso l'attivazione del TRAUMA CENTER (chirurgia di urgenza, complementare al reparto di chirurgia generale del vicino ospedale biscegliese) che operi in stretta collaborazione con il 118. Tutto questo confidando che al più presto si muovano i primi passi per la costruzione del nuovo grande ospedale unico Trani-Bisceglie, soluzione secondo noi ideale per un ottimale impiego delle risorse umane ed economiche nel totale rispetto delle esigenze della popolazione delle due città.
Invitiamo, pertanto, i nostri concittadini a non dare credito alle tendenziose affermazioni di chi, solo qualche mese fa, pur avendone il potere, non ha mosso un dito per difendere il nostro ospedale.".
Dott. Antonino Battista
Segretario cittadino PSDI
Per la nostra città le conseguenze di quel riordino sono state estremamente negative ed hanno portato alla attuale situazione di crisi del nosocomio tranese, scompaginato, privato di reparti fondamentali come l'ostetricia e la ginecologia (ricordate: "NON NASCERANNO PIU' TRANESI!"),derubato delle professionalità che si incardinano nei medici e nel personale paramedico, ridotto ad un semplice "stabilimento" per la lungodegenza.
Cosciente di questa pesante eredità la giunta Vendola ha attribuito la priorità assoluta al problema della sanità attivando in brevissimo tempo tavoli di concertazione volti ad individuare soluzioni largamente condivise, specchio delle reali esigenze della popolazione pugliese. Con questo nuovo metodo si è giunti dunque alla determinazione che ad ogni ospedale della nostra regione debba essere restituita la dignità perduta attraverso la reintroduzione delle quattro discipline di base (ostetricia-ginecologia, chirurgia, medicina e ortopedia), credendo fortemente che avere un ospedale efficiente situato a breve distanza dalla propria casa contribuisca a dare sicurezza ai cittadini.
"Noi socialdemocratici", spiega il segretario cittadino del PSDI Antonino Battista, "pur consapevoli che un riordino ospedaliero regionale non si liquidi in pochi giorni, confidiamo che lo stesso veda la sua completa attuazione in tempi brevi. Durante l'attesa rimarremo comunque vigili e continueremo a farci garanti dell'attuazione di quelle proposte di cui l'assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco a più riprese, nei vari incontri con gli operatori del settore, si è fatto portavoce quali: garanzia dei livelli essenziali di assistenza e mantenimento delle specializzazioni esistenti.
All' Assessore chiediamo inoltre che il reparto di Urologia, da sempre vanto del nostro ospedale, venga trasformato in Unità Operativa Complessa e che, nell'ottica della creazione di una struttura ospedaliera all'avanguardia, si proceda al potenziamento del pronto soccorso attraverso l'attivazione del TRAUMA CENTER (chirurgia di urgenza, complementare al reparto di chirurgia generale del vicino ospedale biscegliese) che operi in stretta collaborazione con il 118. Tutto questo confidando che al più presto si muovano i primi passi per la costruzione del nuovo grande ospedale unico Trani-Bisceglie, soluzione secondo noi ideale per un ottimale impiego delle risorse umane ed economiche nel totale rispetto delle esigenze della popolazione delle due città.
Invitiamo, pertanto, i nostri concittadini a non dare credito alle tendenziose affermazioni di chi, solo qualche mese fa, pur avendone il potere, non ha mosso un dito per difendere il nostro ospedale.".
Dott. Antonino Battista
Segretario cittadino PSDI