Quella busta galeotta sul rilevatore del fumo...
Singolare caso nell’archivio della Ragioneria del Comune
venerdì 6 novembre 2009
Una busta di plastica trasparente, quasi impercettibile ad occhio nudo, ostruisce un rilevatore anti-fumo installato nell'archivio della Ragioneria del Comune di Trani, al primo piano. Abituali frequentatori del Comune avevano segnalato l'anomalia in redazione diverse settimane fa. L'obiettivo della nostra macchina fotografica ha immortalato il rilevatore, riscontrando la presenza dell'involucro che, di fatto, ne impedisce il funzionamento.
L'argomento si è rilevato alquanto insidioso per i responsabili della sicurezza, spiazzati dalle domande del cronista. Nessuno aveva contezza della presenza della busta, nessuno sa chi l'ha messa o chi se l'è dimenticata.
Qualche ben informato al Comune fa sapere che quella busta è lì da tempo, addirittura da anni, da quando cioè furono completati i lavori di riammodernamento della stanza (2006), che fu dotata di rilevatore antifumo
(sic) e di porta tagliafuoco.
Dopo la nostra segnalazione, nel pomeriggio è stato chiamato un manutentore per verificare se l'apparecchio fosse guasto o no. Ad oggi l'unica certezza è che, in caso d'incendio, il rilevatore di quella stanza non sarebbe mai suonato. Per la felicità di chi, in alcune occasioni, ha trovato un rifugio confortevole per fumacchiarsi una mezza sigaretta in santa pace e senza far scattare l'allarme.
Il problema della sicurezza del palazzo comunale si trascina da anni. In passato era stato redatto un progetto che prevedeva il generale adeguamento alle norme di sicurezza dell'intero palazzo municipale. Il progetto, approvato anche dai Vigili del fuoco, non è mai diventato esecutivo, se non in minima parte, a causa della mancanza di fondi. Per mettere a norma il Comune (con scale anti-incendio e un sistema di spegnimento delle fiamme) servirebbe almeno un milione di euro, centesimo più, centesimo meno. Una chimera di questi tempi.
L'argomento si è rilevato alquanto insidioso per i responsabili della sicurezza, spiazzati dalle domande del cronista. Nessuno aveva contezza della presenza della busta, nessuno sa chi l'ha messa o chi se l'è dimenticata.
Qualche ben informato al Comune fa sapere che quella busta è lì da tempo, addirittura da anni, da quando cioè furono completati i lavori di riammodernamento della stanza (2006), che fu dotata di rilevatore antifumo
(sic) e di porta tagliafuoco.
Dopo la nostra segnalazione, nel pomeriggio è stato chiamato un manutentore per verificare se l'apparecchio fosse guasto o no. Ad oggi l'unica certezza è che, in caso d'incendio, il rilevatore di quella stanza non sarebbe mai suonato. Per la felicità di chi, in alcune occasioni, ha trovato un rifugio confortevole per fumacchiarsi una mezza sigaretta in santa pace e senza far scattare l'allarme.
Il problema della sicurezza del palazzo comunale si trascina da anni. In passato era stato redatto un progetto che prevedeva il generale adeguamento alle norme di sicurezza dell'intero palazzo municipale. Il progetto, approvato anche dai Vigili del fuoco, non è mai diventato esecutivo, se non in minima parte, a causa della mancanza di fondi. Per mettere a norma il Comune (con scale anti-incendio e un sistema di spegnimento delle fiamme) servirebbe almeno un milione di euro, centesimo più, centesimo meno. Una chimera di questi tempi.