Quelle bocce di via Guastamacchia
Lettera in redazione di Felice Di Lernia (Oasi 2)
sabato 19 dicembre 2009
«Caro direttore, intervengo - se mi è consentito - sull'utilissimo dialogo tra il sindaco e il Dr. Hauze sulle sorti di Villa Guastamacchia. Mi sembra che, buone intenzioni a parte, si rischi (di rischio si tratta, non ho certezze) di ridurre i problemi della popolazione anziana di Trani alla necessità di un campo di bocce: tale esempio di riduzionismo della complessità è la metafora efficace dell'idea di politiche sociali e sociosanitarie di questa epoca.
Molto ci sarebbe da dire sia sul piano della scelta in sé, se scelta diventasse, che della gerarchia di necessità. Dico soltanto, non volendo fare di questo breve intervento una polemica noiosa, che forse gli autorevoli protagonisti del dialogo e della nostra vita di cittadini non sanno che il settimo rapporto sulla condizione della persona anziana (relativo agli studi effettuati nel 2007 e 2008) ha reso noto che, ad esempio, più del 41% degli anziani tra i 60 e i 74 anni utilizza Internet per acquistare viaggi e soggiorni; più del 55% lo utilizza per reperire informazioni in generale; più del 33% lo utilizza per leggere, scaricare dalla rete giornali, libri, riviste, musica. Riporto questo dato, tra i mille disponibili sull'universo degli anziani, solo per mettere in guardia dagli stereotipi e dai cliché che sono una manifestazione di pigrizia politica e amministrativa.
Se proprio si deve intervenire sul terreno di Villa Guastamacchia escludendo investimenti di ben altra portata, mi permetto di suggerire di realizzare con qualche euro in più un giardino della memoria, strumento formidabile ed utilissimo di prevenzione dei processi di invecchiamento cerebrale e delle patologie degenerative ad esso collegate, cui la popolazione più anziana è sempre più esposta. Villa Guastamacchia diventerebbe bellissima e, se il giardino dovesse funzionare, i nostri interlocutori potranno, tra una partita di bocce e l'altra, ricordare minutamente e commentare tra loro le tante e diverse stagioni della loro amicizia».
Felice Di Lernia
Molto ci sarebbe da dire sia sul piano della scelta in sé, se scelta diventasse, che della gerarchia di necessità. Dico soltanto, non volendo fare di questo breve intervento una polemica noiosa, che forse gli autorevoli protagonisti del dialogo e della nostra vita di cittadini non sanno che il settimo rapporto sulla condizione della persona anziana (relativo agli studi effettuati nel 2007 e 2008) ha reso noto che, ad esempio, più del 41% degli anziani tra i 60 e i 74 anni utilizza Internet per acquistare viaggi e soggiorni; più del 55% lo utilizza per reperire informazioni in generale; più del 33% lo utilizza per leggere, scaricare dalla rete giornali, libri, riviste, musica. Riporto questo dato, tra i mille disponibili sull'universo degli anziani, solo per mettere in guardia dagli stereotipi e dai cliché che sono una manifestazione di pigrizia politica e amministrativa.
Se proprio si deve intervenire sul terreno di Villa Guastamacchia escludendo investimenti di ben altra portata, mi permetto di suggerire di realizzare con qualche euro in più un giardino della memoria, strumento formidabile ed utilissimo di prevenzione dei processi di invecchiamento cerebrale e delle patologie degenerative ad esso collegate, cui la popolazione più anziana è sempre più esposta. Villa Guastamacchia diventerebbe bellissima e, se il giardino dovesse funzionare, i nostri interlocutori potranno, tra una partita di bocce e l'altra, ricordare minutamente e commentare tra loro le tante e diverse stagioni della loro amicizia».
Felice Di Lernia