Quesito n° 2: Libertà terapeutica
Chiede di eliminare il limite dei tre embrioni...
Obbliga la donna a non produrre più di 3 embrioni per ogni ciclo di cura e di impiantarli tutti insieme. In caso di insuccesso del trattamento, la donna deve sottoporsi a un nuovo ciclo. La legge vigente vieta, inoltre, alle coppie portatrici di malattie genetiche e infettive di esaminare l'embrione prima del suo trasferimento nell'utero. Se vincono i "sì":
Viene eliminato il limite della creazione di massimo 3 embrioni. Viene abolito, inoltre, l'obbligo di impiantare contemporaneamente gli embrioni che, così, possono essere congelati e utilizzati per un impianto successivo o anche per la ricerca. Approfondimento:
La diagnosi preimpianto consiste nell'effettuare su una cellula dell'embrione allo stadio iniziale, cioè dopo tre giorni dalla fecondazione, un test genetico per verificare la presenza di malattie ereditarie. Questo controllo consente di impiantare nell'utero solo embrioni sani.
A FAVORE
Lella Costa - attrice
"Quattro sì, senza dubbio alcuno, è una battaglia importantissima. Di leggi brutte in questi ultimi anni ce ne hanno scodellate un bel po', ma questa qui è la peggiore. È medievale, offensiva, violenta, invade territori e fasi della vita senza alcun rispetto (…)".
"(…) posso ritenermi fortunata perché ho avuto tre figlie in modo naturale, ma ho vissuto anche episodi di gravidanze con gravi patologie che ho dovuto interrompere con grande dolore e so che ogni donna che è stata toccata da queste problematiche ha una sensibilità acutissima, è pronta a mettersi in gioco per difendere i suoi diritti (…)".
"(…) mi sembra un peccato il fatto che la legge e la sua abrogazione sia stata considerata una faccenda di donne. Lo è in gran parte per quanto riguarda gli aspetti negativi e invasivi delle norme, per il resto il messaggio che deve arrivare è che si tratta di una battaglia di tutti, a prescindere dai figli che si hanno e da quelli che si avranno (…)".
Fonte: L'Unità 10 Maggio, 2005
CONTRO
Elisabetta Gardini - attrice
"La scienza sta aprendo orizzonti nuovi e importanti, ma vanno vagliati con attenzione. Per esempio bisogna sapere che la fecondazione artificiale può avere effetti collaterali pesanti, dalla rottura dell'utero o delle tube, alla sindrome da iperstimolazione ovarica. Insomma non è certo una tecnica amica della donna. Ed è la stessa scienza a dirci che quella non è una strada da percorrere a cuor leggero".
"(…) Ma non si può volere un figlio a tutti i costi. Il problema sta proprio in quel ‘a tutti i costi'. Quali costi? Quello di mettere in pericolo la propria salute? Allora dovremmo difendere anche l'utero in affitto, mentre su quello tutti sono d'accordo che sia un abuso. Moltissimi studi dimostrano che con le cellule staminali embrionali ci sono frequenti casi di rigetto, o che si possono creare addirittura delle metastasi. Mentre ci sono ottimi riscontri con le staminali adulte, risultati molto concreti che non si possono ignorare"
Fonte: Il Giornale, 16 Maggio, 2005