Quesito n° 3: Diritti del concepito
Chiede di eliminare l’articolo 1 della legge
lunedì 30 maggio 2005
Chiede di eliminare l'articolo 1 della legge che mette sullo stesso piano i diritti della donna e quelli del concepito
La legge vigente:
Eguaglia i diritti del concepito (inteso come ovulo fecondato non ancora impiantato nell'utero) con quelli della madre eliminando, di conseguenza, la possibilità di congelare gli embrioni, di effettuare ricerche scientifiche o diagnosi pre-impianto su di essi. Tutti gli embrioni, quindi, devono essere impiantati e solo successivamente, in caso di malformazioni o gravidanze plurigemellari a rischio, è consentito l'aborto terapeutico. Se vincono i "sì": Si potranno produrre e congelare più di 3 embrioni per ogni ciclo di cura e si potrà analizzarli e selezionarli prima del trasferimento in utero. Approfondimento:
La fecondazione naturale di un ovulo avviene nelle tube che collegano l'ovaio con l'utero. L'uovo fecondato e composto da una sola cellula si divide e nel giro di 6 giorni raggiunge l'utero (producendo un ormone, detto HCG la cui presenza nelle urine conferma la gravidanza). In un passaggio successivo nell'ovulo si crea una struttura cava (blastula) che è il punto di partenza per la clonazione di cellule embrionali a scopo terapeutico.
A FAVORE
Miriam Mafai - scrittrice e giornalista "È per lo meno singolare il fatto che mentre i sostenitori del sì ai quattro referendum convocati per il prossimo 12 e 13 giugno chiedono un voto a favore della donna, della sua salute del suo legittimo desiderio di essere madre, coloro che invitano all'astensione e che quindi vogliono sia mantenuta l'attuale legge, preferiscano parlare dell'embrione. Il dibattito così si è spostato dal soggetto concreto interessato alla legge a una entità di cui è controversa persino la definizione (zigote, pre embione, embrione) e di cui è impossibile, allo stato attuale della ricerca e del pensiero filosofico, definire l'identità. I sostenitori della legge non vogliono cioè discutere dei punti più controversi della legge, del numero di embrioni che si possano o debbano impiantare in utero, né della possibilità/necessità di sottoporre gli stessi embrioni all'indagine pre impianto nel caso di coppie portatrici di una malattia genetica (…)".
"(…) In questo caso, discutendosi della legge sulla fecondazione assistita, la Chiesa sembra aver voluto prendersi la sua rivincita su quel tanto di laicità che il nostro paese, grazie anche all´azione delle donne, si è conquistato nel corso degli ultimi trent'anni. Anche per questo la data del 12 e 13 giugno è importante". Fonte: http://www.comitatoreferendum.it
CONTRO
Giulio Andreotti - senatore a vita
"La scienza sta aprendo orizzonti nuovi e importanti, ma vanno vagliati con attenzione. Per esempio bisogna sapere che la fecondazione artificiale può avere effetti collaterali pesanti, dalla rottura dell'utero o delle tube, alla sindrome da iperstimolazione ovarica. Insomma non è certo una tecnica amica della donna. Ed è la stessa scienza a dirci che quella non è una strada da percorrere a cuor leggero"
"(…) Ma non si può volere un figlio a tutti i costi. Il problema sta proprio in quel ‘a tutti i costi'. Quali costi? Quello di mettere in pericolo la propria salute? Allora dovremmo difendere anche l'utero in affitto, mentre su quello tutti sono d'accordo che sia un abuso. Moltissimi studi dimostrano che con le cellule staminali embrionali ci sono frequenti casi di rigetto, o che si possono creare addirittura delle metastasi. Mentre ci sono ottimi riscontri con le staminali adulte, risultati molto concreti che non si possono ignorare"
Fonte: Il Giornale, 16 Maggio, 2005
Eguaglia i diritti del concepito (inteso come ovulo fecondato non ancora impiantato nell'utero) con quelli della madre eliminando, di conseguenza, la possibilità di congelare gli embrioni, di effettuare ricerche scientifiche o diagnosi pre-impianto su di essi. Tutti gli embrioni, quindi, devono essere impiantati e solo successivamente, in caso di malformazioni o gravidanze plurigemellari a rischio, è consentito l'aborto terapeutico. Se vincono i "sì": Si potranno produrre e congelare più di 3 embrioni per ogni ciclo di cura e si potrà analizzarli e selezionarli prima del trasferimento in utero. Approfondimento:
La fecondazione naturale di un ovulo avviene nelle tube che collegano l'ovaio con l'utero. L'uovo fecondato e composto da una sola cellula si divide e nel giro di 6 giorni raggiunge l'utero (producendo un ormone, detto HCG la cui presenza nelle urine conferma la gravidanza). In un passaggio successivo nell'ovulo si crea una struttura cava (blastula) che è il punto di partenza per la clonazione di cellule embrionali a scopo terapeutico.
A FAVORE
Miriam Mafai - scrittrice e giornalista "È per lo meno singolare il fatto che mentre i sostenitori del sì ai quattro referendum convocati per il prossimo 12 e 13 giugno chiedono un voto a favore della donna, della sua salute del suo legittimo desiderio di essere madre, coloro che invitano all'astensione e che quindi vogliono sia mantenuta l'attuale legge, preferiscano parlare dell'embrione. Il dibattito così si è spostato dal soggetto concreto interessato alla legge a una entità di cui è controversa persino la definizione (zigote, pre embione, embrione) e di cui è impossibile, allo stato attuale della ricerca e del pensiero filosofico, definire l'identità. I sostenitori della legge non vogliono cioè discutere dei punti più controversi della legge, del numero di embrioni che si possano o debbano impiantare in utero, né della possibilità/necessità di sottoporre gli stessi embrioni all'indagine pre impianto nel caso di coppie portatrici di una malattia genetica (…)".
"(…) In questo caso, discutendosi della legge sulla fecondazione assistita, la Chiesa sembra aver voluto prendersi la sua rivincita su quel tanto di laicità che il nostro paese, grazie anche all´azione delle donne, si è conquistato nel corso degli ultimi trent'anni. Anche per questo la data del 12 e 13 giugno è importante". Fonte: http://www.comitatoreferendum.it
CONTRO
Giulio Andreotti - senatore a vita
"La scienza sta aprendo orizzonti nuovi e importanti, ma vanno vagliati con attenzione. Per esempio bisogna sapere che la fecondazione artificiale può avere effetti collaterali pesanti, dalla rottura dell'utero o delle tube, alla sindrome da iperstimolazione ovarica. Insomma non è certo una tecnica amica della donna. Ed è la stessa scienza a dirci che quella non è una strada da percorrere a cuor leggero"
"(…) Ma non si può volere un figlio a tutti i costi. Il problema sta proprio in quel ‘a tutti i costi'. Quali costi? Quello di mettere in pericolo la propria salute? Allora dovremmo difendere anche l'utero in affitto, mentre su quello tutti sono d'accordo che sia un abuso. Moltissimi studi dimostrano che con le cellule staminali embrionali ci sono frequenti casi di rigetto, o che si possono creare addirittura delle metastasi. Mentre ci sono ottimi riscontri con le staminali adulte, risultati molto concreti che non si possono ignorare"
Fonte: Il Giornale, 16 Maggio, 2005