«Questa è l’amministrazione degli inganni»
De Feudis (IdV) sul consuntivo di Tarantini
sabato 26 dicembre 2009
«Dispiace dirlo ma l'amministrazione Tarantini, lungi dalle autocelebrazioni del sindaco, è priva di idee e programmi ed i risultati che persegue devono arrecare vantaggio ai singoli più che alla comunità.
Cosa andava fatto: elaborare progetti per migliorare urbanisticamente la città, dotarla di infrastrutture, curare la viabilità, le scuole i giardini, aiutare i bisognosi; recuperare il centro storico; migliorare il sistema dei trasporti; attivare interventi di ristrutturazione organizzativa; alleggerire gli apparati burocratici; rilanciare l'occupazione. Sono stati trascurati la sicurezza e la manutenzione stradale per concentrare gli sforzi sulle violazioni che consentono di moltiplicare gli introiti o mandare cartelle di pagamento a tutti i cittadini di Trani, come avviene per l'Ici, ove a lucrare è solo la società che gestisce gli accertamenti. Peccato che tale condotta non crea classe dirigente né una città ben amministrata.
Vediamo gli inganni dall'amministrazione Tarantini: Il Pug non ha prodotto il rilancio dell'economia ne case a prezzi bassi; la biblioteca è stata inaugurata e lasciata per anni senza libri da consultare; il parcheggio della stazione costato miliardi, abbandonato ed inutilizzato; sono stati ridotti i servizi alle classi meno abbienti; è evidente l'assenza di una politica di rilancio culturale ed economico di Trani; assenza di politiche occupazionali (tranne che per gli amici); spreco di denaro pubblico per manifestazioni effimere e consulenze inutili; costante violazione delle regole; mancanza di una politica partecipata; fallimento delle politiche di rilancio industriale dell'Amet (si stanno vendendo gli utenti) e dell'Amiu; chiusura dello storico Istituto Don Lorenzo Milani; assenza di una politica per la sicurezza dei cittadini.
Andiamo avanti: c'è stata la creazione di numerosi carrozzoni politici (Fondazione, Marina del Porto Spa , Multiservizi Amet I.S.); 200.000 euro di contributi persi per il centro storico già pronti per essere erogati, 400.000 euro persi dalla Provincia per lo sviluppo della costa; Il Natale che si illumina secondo l'umore del sindaco (quello dello scorso anno doveva essere privo di luminarie perché il sindaco aveva deciso che doveva essere un natale povero); la darsena di Trani ridotta ad un parcheggio per barche; gli esercizi commerciali sul porto sono in attesa, da anni, di avere le autorizzazioni per i tavolini; a marzo 2005 il centrodestra aumenta la tassa per l'occupazione del suolo pubblico del 700%; Nella delibera, invero, vi è un clamoroso inganno in danno dei contribuenti. Per un verso si dichiara di aumentare del 50% la Tosap, per altro verso, invece, vengono, eliminate diverse agevolazioni con la conseguenza che l'aumento reale medio non è del 50% ma del 500% circa.
Proprio per sanare tali debiti l'amministrazione di Tarantini, prima delle dimissioni del sindaco, aveva adottato un atto amministrativo che prevedeva, attraverso la Banca Opi (quella coinvolta nel dissesto finanziario di Taranto) l'emissione di Boc (buono ordinari comunali) per circa 25 milioni di euro. Operazione finanziaria di cui vi è traccia nell'ultimo bilancio preventivo del 2006. Fortunatamente tale ulteriore indebitamento di 25 milioni di euro è stato prontamente revocato durante la gestione commissariale.
E ancora: mancanza di asili nido; il Lido Mongelli è ormai ridotto ad un letamaio con due inutili ed enormi discese (sono state lascialte lì perché non c'erano più soldi) che levano solo spazio alla balneazione.
L'annuncio del teatro comunale e della piscina (mentre l'assessore all'urbanistica afferma che si deve rifare il bando per il contratto di quartiere - che permetterebbe di costruire la piscina e, quindi, niente piscina) sono i sintomi visibili di una politica che si disinteressa dei reali problemi della città e ci presenta gli ultimi inganni».
avv. Sebastiano de Feudis
Dirigente regionale Enti locali Italia dei Valori
Cosa andava fatto: elaborare progetti per migliorare urbanisticamente la città, dotarla di infrastrutture, curare la viabilità, le scuole i giardini, aiutare i bisognosi; recuperare il centro storico; migliorare il sistema dei trasporti; attivare interventi di ristrutturazione organizzativa; alleggerire gli apparati burocratici; rilanciare l'occupazione. Sono stati trascurati la sicurezza e la manutenzione stradale per concentrare gli sforzi sulle violazioni che consentono di moltiplicare gli introiti o mandare cartelle di pagamento a tutti i cittadini di Trani, come avviene per l'Ici, ove a lucrare è solo la società che gestisce gli accertamenti. Peccato che tale condotta non crea classe dirigente né una città ben amministrata.
Vediamo gli inganni dall'amministrazione Tarantini: Il Pug non ha prodotto il rilancio dell'economia ne case a prezzi bassi; la biblioteca è stata inaugurata e lasciata per anni senza libri da consultare; il parcheggio della stazione costato miliardi, abbandonato ed inutilizzato; sono stati ridotti i servizi alle classi meno abbienti; è evidente l'assenza di una politica di rilancio culturale ed economico di Trani; assenza di politiche occupazionali (tranne che per gli amici); spreco di denaro pubblico per manifestazioni effimere e consulenze inutili; costante violazione delle regole; mancanza di una politica partecipata; fallimento delle politiche di rilancio industriale dell'Amet (si stanno vendendo gli utenti) e dell'Amiu; chiusura dello storico Istituto Don Lorenzo Milani; assenza di una politica per la sicurezza dei cittadini.
Andiamo avanti: c'è stata la creazione di numerosi carrozzoni politici (Fondazione, Marina del Porto Spa , Multiservizi Amet I.S.); 200.000 euro di contributi persi per il centro storico già pronti per essere erogati, 400.000 euro persi dalla Provincia per lo sviluppo della costa; Il Natale che si illumina secondo l'umore del sindaco (quello dello scorso anno doveva essere privo di luminarie perché il sindaco aveva deciso che doveva essere un natale povero); la darsena di Trani ridotta ad un parcheggio per barche; gli esercizi commerciali sul porto sono in attesa, da anni, di avere le autorizzazioni per i tavolini; a marzo 2005 il centrodestra aumenta la tassa per l'occupazione del suolo pubblico del 700%; Nella delibera, invero, vi è un clamoroso inganno in danno dei contribuenti. Per un verso si dichiara di aumentare del 50% la Tosap, per altro verso, invece, vengono, eliminate diverse agevolazioni con la conseguenza che l'aumento reale medio non è del 50% ma del 500% circa.
Proprio per sanare tali debiti l'amministrazione di Tarantini, prima delle dimissioni del sindaco, aveva adottato un atto amministrativo che prevedeva, attraverso la Banca Opi (quella coinvolta nel dissesto finanziario di Taranto) l'emissione di Boc (buono ordinari comunali) per circa 25 milioni di euro. Operazione finanziaria di cui vi è traccia nell'ultimo bilancio preventivo del 2006. Fortunatamente tale ulteriore indebitamento di 25 milioni di euro è stato prontamente revocato durante la gestione commissariale.
E ancora: mancanza di asili nido; il Lido Mongelli è ormai ridotto ad un letamaio con due inutili ed enormi discese (sono state lascialte lì perché non c'erano più soldi) che levano solo spazio alla balneazione.
L'annuncio del teatro comunale e della piscina (mentre l'assessore all'urbanistica afferma che si deve rifare il bando per il contratto di quartiere - che permetterebbe di costruire la piscina e, quindi, niente piscina) sono i sintomi visibili di una politica che si disinteressa dei reali problemi della città e ci presenta gli ultimi inganni».
avv. Sebastiano de Feudis
Dirigente regionale Enti locali Italia dei Valori