Quinta commissione, Francesca Zitoli eletta presidente
La scelta è ricaduta sulla consigliera della Lista Emiliano
mercoledì 7 ottobre 2015
8.57
È stata decisa ieri mattina la presidenza della quinta commissione consiliare. Sarà Francesca Zitoli, eletta nelle fila della Lista Emiliano, a dirigere il gruppo composto anche da Luciana Capone, Patrizia Cormio, Nicola Lapi e Pasquale De Toma. Il ruolo era conteso con un altro membro della maggioranza, Cormio. Entrambe le scelte, però, sarebbero state all'insegna della competenza, parola chiave per il governo Bottaro. Sia l'esponente del Partito Democratico che la neo-presidente vantano, infatti, esperienze pluriennali nei campi della pubblica istruzione, della cultura e dello sport, temi principali tra quelli di cui si andranno ad occupare i cinque nominati. Sulla scelta sarebbero pesati anche equilibri politici: alla Lista Emiliano sarebbe toccata una sola presidenza, questa appunto, tra tutte le varie commissioni.
Tra gli altri argomenti, la gestione della biblioteca comunale, lo sviluppo del marketing territoriale, con particolare attenzione per il mantenimento dell'impronta di "città slow", i canali di informazione e pubbliche relazioni di palazzo di città, le politiche giovanili e i rapporti con le associazioni del terzo settore. Nel calderone, anche temi cruciali come l'ufficio di piano e i servizi sociali.
Il ruolo di presidenza della commissione era balzato, nei mesi scorsi, agli onori della cronaca. Dalle indagini riguardanti Francesco De Noia, a capo della commissione quando era sindaco Riserbato, si è giunti successivamente all'iscrizione nel registro degli indagati di tutti i componenti, oltre ad un medico tranese per falso ideologico. L'inchiesta è stata chiusa a giugno scorso con la notifica degli avvisi agli indagati per i reati di falso ideologico pluriaggravato e continuato e truffa aggravata. Secondo l'accusa, le riunioni non si svolgevano o comunque i consiglieri sarebbero andati via prima del tempo, risultando però presenti. La Procura, nelle prossime settimane, deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione delle posizioni.
Tra gli altri argomenti, la gestione della biblioteca comunale, lo sviluppo del marketing territoriale, con particolare attenzione per il mantenimento dell'impronta di "città slow", i canali di informazione e pubbliche relazioni di palazzo di città, le politiche giovanili e i rapporti con le associazioni del terzo settore. Nel calderone, anche temi cruciali come l'ufficio di piano e i servizi sociali.
Il ruolo di presidenza della commissione era balzato, nei mesi scorsi, agli onori della cronaca. Dalle indagini riguardanti Francesco De Noia, a capo della commissione quando era sindaco Riserbato, si è giunti successivamente all'iscrizione nel registro degli indagati di tutti i componenti, oltre ad un medico tranese per falso ideologico. L'inchiesta è stata chiusa a giugno scorso con la notifica degli avvisi agli indagati per i reati di falso ideologico pluriaggravato e continuato e truffa aggravata. Secondo l'accusa, le riunioni non si svolgevano o comunque i consiglieri sarebbero andati via prima del tempo, risultando però presenti. La Procura, nelle prossime settimane, deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione delle posizioni.