Quote rosa: queste sconosciute
Il movimento femminile dell'Udc redige un documento
domenica 6 dicembre 2009
«Un primo elemento che emerge dai dati in Italia quanto in Europa è l'impressione della scarsa presenza di donne nei luoghi del potere politico e sindacale», si apre così il documento redatto dal movimento femminile dell'Unione di Centro tranese coordinato dalla dottoressa Francesca Lestingi.
Nell'ultima riunione del movimento le donne del partito hanno inteso mettere nero su bianco e presentare un documento-monito che serva da incitamento alla mobilitazione e al dinamismo nella vita attiva, politico-istituzionale, sociale, professionale per tutto il mondo femminile.
Alla riunione delle donne del partito erano presenti la responsabile dott.ssa Francesca Lestingi e Domenica Battaglia, Francesca Lamparelli, Francesca Calefato, Annamaria Cancelliere, Rosa Giordano, Emanuela Vurchio, Ezia Albore, Dina Schiavone e la neo delegata alle politiche sanitarie e ospedaliere dott.ssa Maria Coniglio.
«Per quanto riguarda la presenza di donne nei consigli di amministrazione la media è di circa il 17% - si legge nella nota –; un dato ben peggiore rispetto a quello della presenza femminile nei parlamenti nazionali. Se poi si considera il dato delle donne presidenti dei consigli di amministrazione il risultato è addirittura sconcertante: siamo solo al 4% medio».
Due casi vengono analizzati in particolare, sanità e istruzione: «Nel servizio sanitario nazionale italiano, a fronte di una forza lavoro femminile che raggiunge il 60,2%, le donne tra i direttori generali sono solo il 6% mentre nell'università, tra i professori ordinari, le donne italiane – sottolinea il documento – sono solo il 16,4%».
La conclusione evidenziata dalla nota del movimento femminile dell'UdC tranese è alquanto netta: «Sulla base di questi dati si è giunti a identificare il fenomeno della segregazione verticale diffusa che indica la scarsa presenza femminile in ogni ambito della vita economica, sociale e professionale».
Nell'ultima riunione del movimento le donne del partito hanno inteso mettere nero su bianco e presentare un documento-monito che serva da incitamento alla mobilitazione e al dinamismo nella vita attiva, politico-istituzionale, sociale, professionale per tutto il mondo femminile.
Alla riunione delle donne del partito erano presenti la responsabile dott.ssa Francesca Lestingi e Domenica Battaglia, Francesca Lamparelli, Francesca Calefato, Annamaria Cancelliere, Rosa Giordano, Emanuela Vurchio, Ezia Albore, Dina Schiavone e la neo delegata alle politiche sanitarie e ospedaliere dott.ssa Maria Coniglio.
«Per quanto riguarda la presenza di donne nei consigli di amministrazione la media è di circa il 17% - si legge nella nota –; un dato ben peggiore rispetto a quello della presenza femminile nei parlamenti nazionali. Se poi si considera il dato delle donne presidenti dei consigli di amministrazione il risultato è addirittura sconcertante: siamo solo al 4% medio».
Due casi vengono analizzati in particolare, sanità e istruzione: «Nel servizio sanitario nazionale italiano, a fronte di una forza lavoro femminile che raggiunge il 60,2%, le donne tra i direttori generali sono solo il 6% mentre nell'università, tra i professori ordinari, le donne italiane – sottolinea il documento – sono solo il 16,4%».
La conclusione evidenziata dalla nota del movimento femminile dell'UdC tranese è alquanto netta: «Sulla base di questi dati si è giunti a identificare il fenomeno della segregazione verticale diffusa che indica la scarsa presenza femminile in ogni ambito della vita economica, sociale e professionale».