Raccolta differenziata: il decalogo dei punti critici, secondo il Comitato No Pap
"Ripensare ad una diversa modalità, diversa dal porta a porta" la richiesta principale
sabato 21 agosto 2021
10.00
"Secondo il dato percentuale diffuso da Amiu Trani, i cittadini hanno dimostrato di sapere fare la differenziata. Rimane il fatto, però, il sistema del porta a porta continua a creare disagi a Trani, in maniera evidente soprattutto nel periodo estivo.
Ci sono almeno dieci punti critici che il nostro comitato ha individuato che vengono elencati:
1) si impone ai cittadini di tenere per troppo tempo nelle abitazioni i rifiuti (soprattutto organico e plastica) e tanti non hanno spazi idonei per cui necessita una maggior frequenza della raccolta;
2) si impone ai cittadini nei condomìni il costo aggiuntivo per gli spostamenti dei bidoni in favore di aziende private e, anche per la carenza di spazi, è aumentata la conflittualità tra i condòmini;
3) non viene applicata la tariffazione puntuale e quindi manca l'incentivo, nonostante ciò sia previsto nelle delibere istitutive e nel regolamento della gestione della raccolta dei rifiuti urbani;
4) la azienda della nettezza urbana é evidentemente in crisi avendo convogliato ogni risorsa umana e finanziaria sul p.a.p. così trascurando gli altri servizi cui si è espressamente obbligata, con il rischio evidente non solo di rimanere inadempiente al contratto ma anche di far venir meno i presupposti dell'affidamento in house;
5) non vi è stata la auspicata riduzione della Tari se non solo virtualmente ed il rischio di un aumento è invece concreto visto che il corrispettivo del contratto di servizio va oltre quello pattuito;
6) è evidente che il porta a porta non funzioni come dimostra il sovraffollamento delle isole ecologiche c.d. mobili e l'aumento smisurato dei rifiuti in città e nelle campagne;
7) non esiste un sistema adeguato di controllo e di vigilanza, come invece era stato auspicato ed anche previsto;
8) é lesiva del decoro e dell'immagine della città nonché dell'igiene la presenza di migliaia di bidoni per strada sia delle utenze non domestiche che di quelle domestiche, compresi i manufatti creati posticciamente per nasconderli (rispetto ai cassonetti precedenti, la situazione è peggiorata);
9) le isole ecologiche sono poche, non sono state implementate come promesso ed, in ogni caso, quelle mobili di Via Superga e di Via Gisotti sono invasive del territorio ed inquinanti;
10) la strategia "rifiuti zero" alla base della scelta politica del porta a porta si è rivelata fallace e inadeguata: non esistono in zona un impianto di compostaggio ed una piattaforma di riciclaggio con la conseguenza che i rifiuti (tranne il vetro) viaggiano su mezzi pesanti per decine e decine di chilometri (Foggia, Basilicata) inquinando l'ambiente; la auspicata riduzione della plastica non si è verificata (semmai il contrario); è fallito il paventato riciclo integrato e integrale dei rifiuti.
Questi sono solo alcuni dei punti negativi cui se ne potrebbero aggiungere tanti altri. È il momento di ripensare ad una diversa modalità di raccolta differenziata, diversa dal porta a porta che appare obsoleto e inadeguato per la città di Trani. Sicuramente non è questa la raccolta "domiciliare" che era stata ideata. L'amministrazione, più volte sollecitata, continua a nicchiare sul problema e Trani sprofonda sempre di più nella sporcizia".
- Comitato Trani Nopap, Presidente avv. Alessandro Moscatelli
Ci sono almeno dieci punti critici che il nostro comitato ha individuato che vengono elencati:
1) si impone ai cittadini di tenere per troppo tempo nelle abitazioni i rifiuti (soprattutto organico e plastica) e tanti non hanno spazi idonei per cui necessita una maggior frequenza della raccolta;
2) si impone ai cittadini nei condomìni il costo aggiuntivo per gli spostamenti dei bidoni in favore di aziende private e, anche per la carenza di spazi, è aumentata la conflittualità tra i condòmini;
3) non viene applicata la tariffazione puntuale e quindi manca l'incentivo, nonostante ciò sia previsto nelle delibere istitutive e nel regolamento della gestione della raccolta dei rifiuti urbani;
4) la azienda della nettezza urbana é evidentemente in crisi avendo convogliato ogni risorsa umana e finanziaria sul p.a.p. così trascurando gli altri servizi cui si è espressamente obbligata, con il rischio evidente non solo di rimanere inadempiente al contratto ma anche di far venir meno i presupposti dell'affidamento in house;
5) non vi è stata la auspicata riduzione della Tari se non solo virtualmente ed il rischio di un aumento è invece concreto visto che il corrispettivo del contratto di servizio va oltre quello pattuito;
6) è evidente che il porta a porta non funzioni come dimostra il sovraffollamento delle isole ecologiche c.d. mobili e l'aumento smisurato dei rifiuti in città e nelle campagne;
7) non esiste un sistema adeguato di controllo e di vigilanza, come invece era stato auspicato ed anche previsto;
8) é lesiva del decoro e dell'immagine della città nonché dell'igiene la presenza di migliaia di bidoni per strada sia delle utenze non domestiche che di quelle domestiche, compresi i manufatti creati posticciamente per nasconderli (rispetto ai cassonetti precedenti, la situazione è peggiorata);
9) le isole ecologiche sono poche, non sono state implementate come promesso ed, in ogni caso, quelle mobili di Via Superga e di Via Gisotti sono invasive del territorio ed inquinanti;
10) la strategia "rifiuti zero" alla base della scelta politica del porta a porta si è rivelata fallace e inadeguata: non esistono in zona un impianto di compostaggio ed una piattaforma di riciclaggio con la conseguenza che i rifiuti (tranne il vetro) viaggiano su mezzi pesanti per decine e decine di chilometri (Foggia, Basilicata) inquinando l'ambiente; la auspicata riduzione della plastica non si è verificata (semmai il contrario); è fallito il paventato riciclo integrato e integrale dei rifiuti.
Questi sono solo alcuni dei punti negativi cui se ne potrebbero aggiungere tanti altri. È il momento di ripensare ad una diversa modalità di raccolta differenziata, diversa dal porta a porta che appare obsoleto e inadeguato per la città di Trani. Sicuramente non è questa la raccolta "domiciliare" che era stata ideata. L'amministrazione, più volte sollecitata, continua a nicchiare sul problema e Trani sprofonda sempre di più nella sporcizia".
- Comitato Trani Nopap, Presidente avv. Alessandro Moscatelli