Rapina all'ufficio postale: in stato di fermo un pregiudicato di 26 anni
Si Tratta del tranese Romano Patrizio Lomolino
domenica 4 marzo 2007
Ieri sera la squadra mobile e del commissariato di PS di Trani ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto, il pregiudicato 26enne tranese Romano Patrizio Lomolino per il reato di rapina, lesioni gravi e possesso di arma da fuoco in dannno dell'ufficio postale di via Petrarca.
Durante la rapina dello scorso 1° marzo una guardia giurata, Vito Petrone, di 24 anni, fu ferito con un colpo di fucile a canne mozzate. Soccorso, è stato ricoverato nell'ospedale della città dove i medici si sono riservati la prognosi. «Lomolino, nelle concitate fasi della rapina, agendo con crudelta' esplodeva un colpo di fucile di calibro 12, a canne mozze all'indirizzo della guardia giurata che vigilava l'ingresso dell'ufficio postale e che aveva vanamente tentato di opporsi all'evento delittuoso. Il medesimo pregiudicato, tenendo sotto tiro l'agente della sicureza ferito, intimidiva i numerosi presenti mentre il complice svaligiava le casse sottraendo un importo di 1500 euro.
La distanza ravvicinata con cui veniva esploso il colpo di fucile, il calibro rilevante, causavano alla guardia giurata una grave ferita al ginocchio, con diffusa lacerazione ossea, tendinea e dei legamenti; a seguito di dette lesioni il predetto veniva ricoverato con prognosi riservata. Successive indagini permettevano di individuare la base operativa dei rapinatori, in un appartamento di Trani, dove venivano rinvenuti il fucile a canne mozze, il ciclomotore e diversi capi di abbigliamento utilizzati durante la rapina.»
Durante la rapina dello scorso 1° marzo una guardia giurata, Vito Petrone, di 24 anni, fu ferito con un colpo di fucile a canne mozzate. Soccorso, è stato ricoverato nell'ospedale della città dove i medici si sono riservati la prognosi. «Lomolino, nelle concitate fasi della rapina, agendo con crudelta' esplodeva un colpo di fucile di calibro 12, a canne mozze all'indirizzo della guardia giurata che vigilava l'ingresso dell'ufficio postale e che aveva vanamente tentato di opporsi all'evento delittuoso. Il medesimo pregiudicato, tenendo sotto tiro l'agente della sicureza ferito, intimidiva i numerosi presenti mentre il complice svaligiava le casse sottraendo un importo di 1500 euro.
La distanza ravvicinata con cui veniva esploso il colpo di fucile, il calibro rilevante, causavano alla guardia giurata una grave ferita al ginocchio, con diffusa lacerazione ossea, tendinea e dei legamenti; a seguito di dette lesioni il predetto veniva ricoverato con prognosi riservata. Successive indagini permettevano di individuare la base operativa dei rapinatori, in un appartamento di Trani, dove venivano rinvenuti il fucile a canne mozze, il ciclomotore e diversi capi di abbigliamento utilizzati durante la rapina.»