Recuperati 347 reperti trafugati dal museo diocesano di Trani

Erano a Chicago. Fra questi, una reliquia di San Nicola

giovedì 24 settembre 2009
Il 12 giugno 2009, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, al termine di complesse attività di indagine avviate e condotte in collaborazione col Federal Bureau of Investigation (FBI) ha rimpatriato da Chicago: 348 pergamene risalenti al periodo compreso tra il XII ed il XVIII secolo, la maggior parte delle quali presentano ancora i sigilli, 792 libri editi tra il XVI ed il XIX secolo, 409 reperti archeologici integri o frammentati scavati clandestinamente in aree archeologiche apule e, in particolare, a Canosa di Puglia, centinaia di documenti manoscritti risalenti al periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo, 36 manoscritti cartacei e documenti autografi di politici, letterati, storici e musicisti italiani, 1 frammento di una reliquia di un Santo di Trani, 2 sigilli di un vescovo di Otranto e di un vescovo pugliese.

Provenivano dalla biblioteca diocesana di Trani ben 347 pergamene e libri antichi sequestrati

I beni bibliografici e archivistici recuperati sono risultati trafugati in data imprecisata, compresa tra i primi anni ‘70 e gli '80, da biblioteche e archivi -ecclesiastici o comunali- ubicati quasi esclusivamente in Puglia. Il materiale è stato rinvenuto in Berwyn (Illinois - U.S.A.) nella disponibilità dell'antiquario italo-americano John SISTO, deceduto nel marzo 2007. Il Dipartimento di Polizia di Berwyn, accorso su richiesta di uno dei due eredi SISTO per dirimere un dissidio familiare, si è trovato di fronte all'oggetto del contendere: l'eredità di John SISTO costituita da 3.500 volumi antichi, manoscritti vari, reperti archeologici, pergamene, francobolli, medaglie, oggettistica del periodo fascista, riviste italiane del primo e secondo dopoguerra ecc. La Polizia di Berwyn, vista la natura e l'ingente quantitativo del materiale, ha attivato l'Ufficio F.B.I. di Chicago che, a sua volta, individuando l'Italia come Stato di provenienza del materiale rinvenuto, ha interessato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma.



Nello specifico, l'FBI, nel constatare la presenza, su diversi libri e pergamene, di timbri e annotazioni manoscritte riconducibili a biblioteche ed archivi pugliesi, ha richiesto al Comando CC T.P.C. di far conoscere se tale materiale fosse di provenienza furtiva e/o frutto di illecita esportazione verso gli U.S.A. I primi accertamenti, svolti in Italia dal Nucleo CC T.P.C. di Bari -competente per territorio- e dal Reparto Operativo T.P.C. di Roma, unitamente a funzionari della Soprintendenza per i Beni Archivistici della Puglia, dell'Archivio di Stato di Bari, della Biblioteca Nazionale di Bari e dei responsabili degli Uffici Beni Culturali delle Diocesi di Conversano-Monopoli e Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth, hanno permesso di identificare e riconoscere, quali appartenenti al patrimonio indisponibile di Enti civili e religiosi -pugliesi e non- tutti i libri e le pergamene che presentavano, rispetto ai beni custoditi nei rispettivi archivi e biblioteche, elementi univoci di corrispondenza quali: un'identica timbratura ad inchiostro presente sui frontespizi; note di possesso di canonici o di privati che, nel tempo, avevano donato i loro libri o manoscritti alla Chiesa; uniformità di catalogazione di atti (identità di manoscrittura, criteri di segnatura ecc.).

Dopo la prima fase delle indagini svolta in Italia, stante la piena disponibilità delle Autorità statunitensi, personale dipendente ha perfezionato i riscontri direttamente negli U.S.A., avvalendosi, in loco, della preziosa collaborazione dei funzionari della Soprintendenza per i Beni Archivistici della Puglia (BA) e dei responsabili degli Uffici Beni Culturali delle Diocesi di Trani e Conversano. Nel corso degli accertamenti, svolti congiuntamente all'F.B.I., sono stati controllati i 3.500 volumi residui della biblioteca di John SISTO (è stato accertato che negli anni '70 l'antiquario possedeva una biblioteca formata da circa 70.000 volumi antichi) nonché tutte le pergamene e i documenti manoscritti che, nell'abitazione dell'antiquario, erano accatastati in modo disordinato e in locali umidi, di certo non idonei a custodire materiale così prezioso dal punto di vista storico-scientifico e commerciale (il valore dei beni recuperati è stato stimato in 4 milioni di euro). I beni, sequestrati e confiscati in favore delle Autorità italiane, saranno restituiti agli aventi diritto al termine di un'esposizione che, programmata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia per la fine di questo anno presso l'Archivio di Stato di Bari, celebrerà il quarantesimo anniversario dell'istituzione del Comando Carabinieri T.P.C.