Refezione, per i Verdi i disservizi non finiscono mai
«Perché i genitori devono avere rapporti con il gestore se il servizio è fornito dal Comune di Trani?»
martedì 16 dicembre 2014
7.31
«La vicenda legata al servizio di refezione scolastica dimostra una volta in più che la buona amministrazione per la giunta in carica sia una missione impossibile». Esordiscono così i due rappresentanti dei Verdi, Franco Laurora e Michele Di Gregorio, nell'ultima nota inviata alla stampa, con riferimento evidente al servizio di refezione scolastica partito con ampio ritardo e tante polemiche.
«Dopo le note traversie - scrivono i due - che hanno portato all'avvio del servizio solo dopo quasi due mesi dall'inizio dell'anno scolastico, con tanto di rallegramenti e foto ricordo dei responsabili del disastro, sono state bandite le gare con tanto di sceneggiata strumentale legata ad emendamenti approvati in Consiglio Comunale (che tristezza!!) poi vanificati da variazioni di bilancio. Finita la sceneggiata si è appreso che l'amministrazione aveva preferito effettuare due gare distinte per la scuola primaria e per la scuola dell'infanzia, chissà per quale oscuro e complicato motivo e nei giorni scorsi la Commissione dovrebbe avere aperto le buste contenenti le offerte.
Il servizio - continuano - nel frattempo è stato offerto prima facendo ricorso ad un affidamento diretto e successivamente a mezzo di determinazione a contrarre. Sembrava che l'Odissea di un servizio primario ma comunque rientrante nella gestione normale di un normale Comune fosse finita. Ed invece no, poiché è iniziato il Calvario del pagamento del servizio, previsto a mezzo di bollettino di conto corrente postale nonché di consegna delle ricevute dei versamenti per attestare il pagamento e permettere così che i bambini possano continuare a fruire del servizio.
In sostanza, grazie alle genialate ed alla super diligenza dei responsabili amministrativi e politici, i genitori si sono trovati per un periodo a fare la fila dietro la stanza dell'ufficio del comune per l'iscrizione al servizio e la consegna dei documenti, poi a fare la fila alla posta o alla Banca per pagare gli importi dovuti e successivamente a rifare la fila presso la sede della azienda fornitrice per consegnare le attestazioni di avvenuto pagamento. Naturalmente accade anche che tanti genitori, non avendo il Comune comunicato le giuste e dovute informazioni, continui a recarsi presso il Comune per lasciare le ricevute dei pagamenti finendo per essere rimandato indietro dal fornitore del servizio.
Ebbene - concludono Laurora e Di Gregorio - possiamo finalmente sperare che le pene per i genitori siano oramai finite?? Possiamo sperare che per un servizio, importante ma assolutamente di routine, i disservizi offerti dal Comune di Trani siano oramai finiti? Perché i genitori devono avere rapporti con il gestore del servizio se il servizio è fornito dal Comune di Trani e pagato allo stesso Comune?? Quando si metterà fine a questo scempio continuo che cera problemi a centinaia di famiglie??».
«Dopo le note traversie - scrivono i due - che hanno portato all'avvio del servizio solo dopo quasi due mesi dall'inizio dell'anno scolastico, con tanto di rallegramenti e foto ricordo dei responsabili del disastro, sono state bandite le gare con tanto di sceneggiata strumentale legata ad emendamenti approvati in Consiglio Comunale (che tristezza!!) poi vanificati da variazioni di bilancio. Finita la sceneggiata si è appreso che l'amministrazione aveva preferito effettuare due gare distinte per la scuola primaria e per la scuola dell'infanzia, chissà per quale oscuro e complicato motivo e nei giorni scorsi la Commissione dovrebbe avere aperto le buste contenenti le offerte.
Il servizio - continuano - nel frattempo è stato offerto prima facendo ricorso ad un affidamento diretto e successivamente a mezzo di determinazione a contrarre. Sembrava che l'Odissea di un servizio primario ma comunque rientrante nella gestione normale di un normale Comune fosse finita. Ed invece no, poiché è iniziato il Calvario del pagamento del servizio, previsto a mezzo di bollettino di conto corrente postale nonché di consegna delle ricevute dei versamenti per attestare il pagamento e permettere così che i bambini possano continuare a fruire del servizio.
In sostanza, grazie alle genialate ed alla super diligenza dei responsabili amministrativi e politici, i genitori si sono trovati per un periodo a fare la fila dietro la stanza dell'ufficio del comune per l'iscrizione al servizio e la consegna dei documenti, poi a fare la fila alla posta o alla Banca per pagare gli importi dovuti e successivamente a rifare la fila presso la sede della azienda fornitrice per consegnare le attestazioni di avvenuto pagamento. Naturalmente accade anche che tanti genitori, non avendo il Comune comunicato le giuste e dovute informazioni, continui a recarsi presso il Comune per lasciare le ricevute dei pagamenti finendo per essere rimandato indietro dal fornitore del servizio.
Ebbene - concludono Laurora e Di Gregorio - possiamo finalmente sperare che le pene per i genitori siano oramai finite?? Possiamo sperare che per un servizio, importante ma assolutamente di routine, i disservizi offerti dal Comune di Trani siano oramai finiti? Perché i genitori devono avere rapporti con il gestore del servizio se il servizio è fornito dal Comune di Trani e pagato allo stesso Comune?? Quando si metterà fine a questo scempio continuo che cera problemi a centinaia di famiglie??».