Regionali, il PdL presenta le liste: «Liberiamo la Puglia da Vendola»

Rino Savino: «Impegno per il lavoro e per i giovani»

sabato 27 febbraio 2010
«Basta con classi dirigenti che opprimono e malgovernano il sud. Noi vogliamo liberare i cittadini dalle tasse, vogliamo liberare le imprese dai no di Vendola, vogliamo sostenere le famiglie ed avremo come faro del nostro progetto di governo la persona». Così il candidato presidente del centrodestra alla Regione Puglia, Rocco Palese, ha aperto a Trani la manifestazione di presentazione delle liste che nella sesta provincia lo sostengono alla presidenza della Regione. «Sono orgoglioso di avere con me sei liste - ha detto Palese - e tanti candidati giovani e nuovi alla politica oltre che tanti amici che da anni condividono con noi valori e progetti del centrodestra. Sono particolarmente felice che siano con noi Udeur, Pensionati e Dc di Pizza che nel 2005 appoggiarono Vendola ma sono stati assolutamente delusi dal malgoverno e dalle promesse mancate ed oggi si ritrovano da questa parte, con chi come noi rappresenta i veri moderati».



Palese ha poi ripreso, pur senza commentarle, le parole di ieri del Vescovo, Monsignor Pichierri, ribadendo: «Per noi la vita e la famiglia sono valori irrinunciabili e fondamentale e non c'è dubbio che noi non ci riscopriamo moderati e cattolici per convenienza. Noi siamo da sempre in prima linea in difesa di questi valori che in 5 anni sono stati calpestati da Vendola con la revoca della nostra legge quadro sulla famiglia, con la distribuzione della pillola del giorno dopo nei consultori e di quella abortiva negli ospedali. Voi con me - ha concluso Palese rivolto ai candidati - siete la forza che libererà la Puglia da 5 anni di oppressione, debiti, tasse, sperperi e oltraggio ai valori della vita e della famiglia».



Per il Popolo della Libertà è candidato il tranese Rino Savino: «La mia candidatura – ha detto Savino – sintetizza i valori che incarna oggi il PdL. Dobbiamo puntare al rilancio della Puglia attraverso l'innovazione e lo snellimento della burocrazia, cercando di fornire risposte concrete ai giovani ed ai tanti disoccupati, in particolare quelli dei comparti a noi più vicini, come il tessile, il calzaturiero ed il lapideo». Savino taglia corto sul caso dei manifesti fatti affiggere in città («Li farò togliere») e rivolge un appello ai politici ed agli elettori di area: «Confido nel buon senso della classe politica e dell'elettorato tranese. Siamo interpreti di progettualità serie e concrete, gli altri si affannano con aggregazioni frutto di compromessi, destinate solo a scomparire».