Renkontiĝo, inizia il restyling di Villa Bini, Villa Guastamacchia e Villa Comunale
I cinque artisti lavoreranno in città per il rilancio di queste aree
mercoledì 14 maggio 2014
15.15
Cominciato ufficialmente oggi, con i sopralluoghi nelle location interessate, il mese di residenza artistica per i cinque ragazzi vincitori del bando indetto da Renkontiĝo. Una possibilità data a quattro progetti, eletti tra partecipanti provenienti da 25 paesi nel mondo. Il più vicino a casa è Sergio Racanati, biscegliese di nascita ma tra Milano e l'Europa da un po', a cui è stata affidata Villa Guastamacchia. La renderà una "zona autonoma", legata alla memoria e con una parola chiave: desiderio. L'operazione passerà per la responsabilizzazione dall'interno, dando la possibilità, a chi la vive ogni giorno, di perpetrare le attività che saranno organizzate durante i tre mesi di attuazione. Dalla balera alla trasmissione orale del sapere, passando per la gastronomia e i canti antichi (che vedranno l'esperta partecipazione di Teresa Vallarella delle Faraualla). Durante gli incontri saranno raccolti video e fotografie per la creazione di un archivio storico.
Diverso sarà l'approccio del toscano Giacomo Zaganelli su Villa Bini. In un sito violentato dalle ultime vicende di edilizia, quello che verrà sottolineato sotto l'aspetto dell'archeologia industriale servirà a riappropriarsi dello spazio. La storia del posto verrà raccolta e messa a disposizione della pubblica fruizione. In Villa Comunale lavorerà una coppia, Martin Romeo e Margherita Fabbri da Venezia: il loro intervento prevede la creazione di un giardino artificiale, con nuove forme di piante, fatte, ad esempio, in resina e carta. La matrice pratico-artigianale lega anche Boris Chouvellon, parigino spesso in trasferta a Marsiglia, che ha recuperato lo scheletro di una barca dalla Baia dei Pescatori e la riproporrà in veste completamente differente. Del giardino comunale verrà anche ricordato il passato da luogo di pubblica esecuzione.
Un progetto ambizioso, nato dalla vittoria, da parte di Liliana Serrone e Leonardo Regano, dell'ultima tornata di Principi Attivi e sostenuto da partnership importanti, che daranno il loro contributo in fase di realizzazione. Comune di Trani e Provincia Bat quelli istituzionali, per poi passare a Legambiente, Unitalsi e Ens. Un progetto che ben si sposa con il Green Bat provinciale ma che al tempo stesso nasce da necessità completamente differente: quella di tornare a legare popolazione e giardini, attraverso l'arte.
Diverso sarà l'approccio del toscano Giacomo Zaganelli su Villa Bini. In un sito violentato dalle ultime vicende di edilizia, quello che verrà sottolineato sotto l'aspetto dell'archeologia industriale servirà a riappropriarsi dello spazio. La storia del posto verrà raccolta e messa a disposizione della pubblica fruizione. In Villa Comunale lavorerà una coppia, Martin Romeo e Margherita Fabbri da Venezia: il loro intervento prevede la creazione di un giardino artificiale, con nuove forme di piante, fatte, ad esempio, in resina e carta. La matrice pratico-artigianale lega anche Boris Chouvellon, parigino spesso in trasferta a Marsiglia, che ha recuperato lo scheletro di una barca dalla Baia dei Pescatori e la riproporrà in veste completamente differente. Del giardino comunale verrà anche ricordato il passato da luogo di pubblica esecuzione.
Un progetto ambizioso, nato dalla vittoria, da parte di Liliana Serrone e Leonardo Regano, dell'ultima tornata di Principi Attivi e sostenuto da partnership importanti, che daranno il loro contributo in fase di realizzazione. Comune di Trani e Provincia Bat quelli istituzionali, per poi passare a Legambiente, Unitalsi e Ens. Un progetto che ben si sposa con il Green Bat provinciale ma che al tempo stesso nasce da necessità completamente differente: quella di tornare a legare popolazione e giardini, attraverso l'arte.