«Riciclare, altro che bruciare. Le percentuali basse colpa degli Enti lumaca»
Sinistra e Libertà replica all'assessore De Toma
giovedì 15 ottobre 2009
Il dibattito sui rifiuti e sul loro smaltimento aperto su Traniweb, registra un nuovo intervento di Sinistra e Libertà che intende così replicare alla lettera inviata al portale dall'assessore Ninni de Toma:
«C'è da rimanere basiti nel leggere l'ultima nota a noi rivolta dall'assessore De Toma. Ci chiediamo se faccia davvero sul serio, perché leggendo certe cose non sapevamo se ridere o piangere. Innanzitutto lo rassicuriamo: tutti i nostri comunicati sono firmati dal nostro addetto stampa, e chi fa parte del nostro gruppo, dai molti giovani ai militanti storici e diffusi della Sinistra, è abbastanza noto. Come dice qualcun altro: basta fare una ricerca sul web.
Poi lo invitiamo a leggerli meglio, i nostri comunicati, perché a molte delle questioni che lui solleva abbiamo già risposto, in parte proprio nell'ultimo. Repetita juvant: Il piano-rifiuti della Regione, ad inizio mandato, prevedeva un percorso preciso, che portasse a riciclarne una grande parte, così da poter prescindere dai 5 mega-inceneritori di Fitto (obiettivo raggiunto) e da poter chiudere alcune discariche (obiettivo raggiunto). Se gli Enti locali avessero collaborato dappertutto, ora non ci sarebbe bisogno di quelle soluzioni-tampone che l'assessore ricorda (nulla di paragonabile, a quanto era previsto da Fitto, lo spiegò l'assessore regionale un anno fa a Trani: De Toma dov'era?), spacciandole per retromarce. Laddove gli Enti locali hanno collaborato, infatti, si è raggiunto un livello di raccolta differenziata, e di riciclaggio, superiore al preventivato.
Se il piano non s'è realizzato appieno, è perché purtroppo ci sono anche territori dove non s'è fatto nulla di quanto si doveva. Come appunto Trani, dove la raccolta differenziata è ferma all'11%. O come il nostro Ato, "magistralmente" guidato dal nostro sindaco, che l'ha condotto al 15%. Ragion per cui, i locali esponenti del PdL sono gli ultimi a poter parlare di questo. Ci vuole una bella faccia tosta! Tra l'altro sono anni che ci sgoliamo per chiedere di attuare gli strumenti che consentirebbero di aumentare la differenziata anche qui: raccolta porta a porta e passaggio da tassa a tariffa. Perché non le avete mai attuate? Recentemente abbiamo raccolto centinaia di firme per questo, inizialmente l'assessore Chiarello era sembrata anche interessata, ma già non se ne parla più. Perché? Comunque attribuire proprio a noi simpatie per la presidente di Confindustria è una battuta degna di La Sai l'Ultima.
Anche sulla questione-cementeria abbiamo già spiegato tutto ampiamente, in passato. La cementeria di Barletta esiste, e brucia, da 30 anni. Era 30 anni fa che bisognava, eventualmente, muoversi. Non capiamo la logica del ragionamento dell'assessore: siccome c'è un eco-mostro, aggiungiamone un altro? Ma il passaggio più sconvolgente è quello sui rifiuti riciclati. Davvero se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Consigliamo all'assessore De Toma di informarsi meglio, ad esempio sul sito del Corepla, su quanto è redditizio, in termini sia ambientali che (evidentemente) economici il riciclaggio della plastica. O su come con il riciclaggio della carta si producano cartone ed imballaggi, senza nessun problema di quelli di cui parlava lui. O sul concetto di "materie prime secondarie".
Potremmo continuare, ma ci chiediamo come mai, se l'assessore aveva queste perplessità, non le abbia fugate quando a Trani sono venuti esperti del calibro di Massimo Blonda, Attilio Tornavacca, Federico Valerio e Paul Connett, massimi esperti a livello nazionale e mondiale, che hanno spiegato ampiamente, "scienza alla mano", quanto sia assurdo bruciare i rifiuti invece di riciclarli. Sempre che il ragionier De Toma non pensi di saperne più di loro. Quella è la strada, altro che i mega-inceneritori della Rea. Piuttosto che uscirvene periodicamente con certe assurdità, pensate a fare il vostro dovere e ad aumentare la quota di differenziata (con strumenti che peraltro darebbero anche posti di lavoro e risparmi per i cittadini), e dite al presidente della Provincia Ventola, magari, di gestire l'Ato un po' meglio di come ha fatto il nostro sindaco, perché tra quota di differenziata bassa e problemi agli impianti interni (si veda la discarica di Spinazzola, sotto sequestro da un anno), non vorremmo che prossimamente, per colpa vostra e solo vostra, i problemi che sta avendo Giovinazzo arrivino qui».
Alessandro Cerminara
Addetto stampa Sinistra e Libertà
«C'è da rimanere basiti nel leggere l'ultima nota a noi rivolta dall'assessore De Toma. Ci chiediamo se faccia davvero sul serio, perché leggendo certe cose non sapevamo se ridere o piangere. Innanzitutto lo rassicuriamo: tutti i nostri comunicati sono firmati dal nostro addetto stampa, e chi fa parte del nostro gruppo, dai molti giovani ai militanti storici e diffusi della Sinistra, è abbastanza noto. Come dice qualcun altro: basta fare una ricerca sul web.
Poi lo invitiamo a leggerli meglio, i nostri comunicati, perché a molte delle questioni che lui solleva abbiamo già risposto, in parte proprio nell'ultimo. Repetita juvant: Il piano-rifiuti della Regione, ad inizio mandato, prevedeva un percorso preciso, che portasse a riciclarne una grande parte, così da poter prescindere dai 5 mega-inceneritori di Fitto (obiettivo raggiunto) e da poter chiudere alcune discariche (obiettivo raggiunto). Se gli Enti locali avessero collaborato dappertutto, ora non ci sarebbe bisogno di quelle soluzioni-tampone che l'assessore ricorda (nulla di paragonabile, a quanto era previsto da Fitto, lo spiegò l'assessore regionale un anno fa a Trani: De Toma dov'era?), spacciandole per retromarce. Laddove gli Enti locali hanno collaborato, infatti, si è raggiunto un livello di raccolta differenziata, e di riciclaggio, superiore al preventivato.
Se il piano non s'è realizzato appieno, è perché purtroppo ci sono anche territori dove non s'è fatto nulla di quanto si doveva. Come appunto Trani, dove la raccolta differenziata è ferma all'11%. O come il nostro Ato, "magistralmente" guidato dal nostro sindaco, che l'ha condotto al 15%. Ragion per cui, i locali esponenti del PdL sono gli ultimi a poter parlare di questo. Ci vuole una bella faccia tosta! Tra l'altro sono anni che ci sgoliamo per chiedere di attuare gli strumenti che consentirebbero di aumentare la differenziata anche qui: raccolta porta a porta e passaggio da tassa a tariffa. Perché non le avete mai attuate? Recentemente abbiamo raccolto centinaia di firme per questo, inizialmente l'assessore Chiarello era sembrata anche interessata, ma già non se ne parla più. Perché? Comunque attribuire proprio a noi simpatie per la presidente di Confindustria è una battuta degna di La Sai l'Ultima.
Anche sulla questione-cementeria abbiamo già spiegato tutto ampiamente, in passato. La cementeria di Barletta esiste, e brucia, da 30 anni. Era 30 anni fa che bisognava, eventualmente, muoversi. Non capiamo la logica del ragionamento dell'assessore: siccome c'è un eco-mostro, aggiungiamone un altro? Ma il passaggio più sconvolgente è quello sui rifiuti riciclati. Davvero se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Consigliamo all'assessore De Toma di informarsi meglio, ad esempio sul sito del Corepla, su quanto è redditizio, in termini sia ambientali che (evidentemente) economici il riciclaggio della plastica. O su come con il riciclaggio della carta si producano cartone ed imballaggi, senza nessun problema di quelli di cui parlava lui. O sul concetto di "materie prime secondarie".
Potremmo continuare, ma ci chiediamo come mai, se l'assessore aveva queste perplessità, non le abbia fugate quando a Trani sono venuti esperti del calibro di Massimo Blonda, Attilio Tornavacca, Federico Valerio e Paul Connett, massimi esperti a livello nazionale e mondiale, che hanno spiegato ampiamente, "scienza alla mano", quanto sia assurdo bruciare i rifiuti invece di riciclarli. Sempre che il ragionier De Toma non pensi di saperne più di loro. Quella è la strada, altro che i mega-inceneritori della Rea. Piuttosto che uscirvene periodicamente con certe assurdità, pensate a fare il vostro dovere e ad aumentare la quota di differenziata (con strumenti che peraltro darebbero anche posti di lavoro e risparmi per i cittadini), e dite al presidente della Provincia Ventola, magari, di gestire l'Ato un po' meglio di come ha fatto il nostro sindaco, perché tra quota di differenziata bassa e problemi agli impianti interni (si veda la discarica di Spinazzola, sotto sequestro da un anno), non vorremmo che prossimamente, per colpa vostra e solo vostra, i problemi che sta avendo Giovinazzo arrivino qui».
Alessandro Cerminara
Addetto stampa Sinistra e Libertà