Rifiuti del Salento a Trani, il sindaco prova a sgonfiare il caso

«Non si tratta di essere possibilisti, ma di non dover essere noi a decidere.»

martedì 13 gennaio 2009
L'intervista rilasciata dal sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, al Corriere del Mezzogiorno, sulla possibilità che i rifiuti del Salento trovino spazio nella discarica di Trani ha sollevato reazioni e polemiche, oltre che i primi interventi di natura politica.

Tarantini ha voluto sgonfiare "il caso" sul nascere, rilasciando una dichiarazione sull'argomento a Traniweb: «Credo ci sia stato un fraintendimento con il giornale - spiega Tarantini - perché da quell'articolo si evince che io sarei possibilista ad un'ipotesi di quel tipo. In realtà ho soltanto detto che le discariche fanno parte di un circuito regionale e che, queste, non sono decisioni che dobbiamo assumere noi in prima battuta. Aspettiamo di essere interpellati da Regione e Provincia. Poi l'Ato, di cui sono presidente, si esprimerà in merito. Non si tratta, dunque, di aprire o meno la porta ai rifiuti del leccese, ma di non metter bocca su questioni che, al momento, non ci competono. Eppoi, io sono il sindaco di Trani, non il padrone delle strutture pubbliche. Di certo sapete tutti come la penso in merito alle discariche. La mia posizione, a tal proposito, non cambia di una virgola».

No al termovalorizzatore, sì al conferimento in discarica di tonnellate di rifiuti salentini: «E' questa - dice Tarantini - la dimostrazione di quanto sia fallimentare la politica regionale sui rifiuti. Il progetto della realizzazione di un termovalorizzatore in città ha trovato l'opposizione del governo Vendola. Adesso, invece, lo stesso governo Vendola vorrebbe caricarci di altre montagne di rifiuti, come se non bastassero già i nostri e quelli del bacino Bari 4. Siamo arrivati al paradosso».