Rimpasto in vista, cinque partiti scrivono al sindaco di Trani
«Revochi la Giunta e avochi a sé tutte le competenze decisionali»
mercoledì 12 febbraio 2014
A 24 ore dall'ultima seduta di Consiglio Comunale cinque partiti di minoranza, Democrazia Cristiana, Sinistra e Libertà, Verdi, Udc e Partito Democratico, scrivono al sindaco di Trani Gigi Riserbato per fornire critiche e suggerimenti per l'annunciato rimpasto di Governo:
«Apprendiamo con preoccupazione la volontà politica, manifestata da Lei Sindaco, di voler azzerare a breve la Giunta. Riteniamo condivisibile e non più procrastinabile la necessità di dare un scossone all'intero sistema di governo cittadino, per circa due anni immobile sui reali problemi della città. Occupazione, revisione del P.U.G., risanamento dei conti pubblici, vivibilità, sviluppo economico, sicurezza, infrastrutture, cultura e ambiente non devono rimanere slogan pre-elettorali. Attendiamo risposte concrete dalla politica, che - diciamolo con franchezza - non ha particolarmente brillato di recente, esponendo oltremodo Lei, quale primo cittadino, a non poche critiche».
Dai partiti all'opposizione arriva una proposta provocatoria per il nuovo governo cittadino: «Revochi la Giunta, non nomini altri personaggi in cerca di autore, avochi a sé tutte le competenze decisionali, elabori un programma di interventi immediati e concreti e su questi chieda la fiducia al Consiglio Comunale. Con le somme risparmiate dalle indennità istituzionali si doti e organizzi una macchina amministrativa più adeguata e vicina alle necessità dei cittadini. Coloro che tra i consiglieri Comunali tendono al buon governo La sosterranno e renderanno visibile agli occhi della opinione pubblica la condotta di chi, per mero interesse di bottega, limita e rallenta l'azione amministrativa. Lei non può e non deve pagare per tutti un prezzo, oltre che politico, anche di credibilità personale».
«Apprendiamo con preoccupazione la volontà politica, manifestata da Lei Sindaco, di voler azzerare a breve la Giunta. Riteniamo condivisibile e non più procrastinabile la necessità di dare un scossone all'intero sistema di governo cittadino, per circa due anni immobile sui reali problemi della città. Occupazione, revisione del P.U.G., risanamento dei conti pubblici, vivibilità, sviluppo economico, sicurezza, infrastrutture, cultura e ambiente non devono rimanere slogan pre-elettorali. Attendiamo risposte concrete dalla politica, che - diciamolo con franchezza - non ha particolarmente brillato di recente, esponendo oltremodo Lei, quale primo cittadino, a non poche critiche».
Dai partiti all'opposizione arriva una proposta provocatoria per il nuovo governo cittadino: «Revochi la Giunta, non nomini altri personaggi in cerca di autore, avochi a sé tutte le competenze decisionali, elabori un programma di interventi immediati e concreti e su questi chieda la fiducia al Consiglio Comunale. Con le somme risparmiate dalle indennità istituzionali si doti e organizzi una macchina amministrativa più adeguata e vicina alle necessità dei cittadini. Coloro che tra i consiglieri Comunali tendono al buon governo La sosterranno e renderanno visibile agli occhi della opinione pubblica la condotta di chi, per mero interesse di bottega, limita e rallenta l'azione amministrativa. Lei non può e non deve pagare per tutti un prezzo, oltre che politico, anche di credibilità personale».