Rinviato il CdA di Amet, slitta la cessione delle utenze ad Elgasud
Ferrante (Pd): «Mi auguro sempre il passaggio in Consiglio comunale»
martedì 15 dicembre 2009
E' slittata a data da destinarsi la riunione del Consiglio d'amministrazione di Amet in cui si sarebbe dovuto ratificare il perfezionamento della cosiddetta operazione Elgasud (che prevede la cessione dei contratti relativi alle 30mila utenze di Amet). Il rinvio è dettato da impegni istituzionali del sindaco.
La notizia è stata commentata da Fabrizio Ferrante. Il capogruppo del Pd, non più tardi di sabato, aveva formalmente diffidato il sindaco Tarantini, in qualità di rappresentante legale del socio unico dell'azienda, a non prendere decisioni di tal portata senza il via libera del Consiglio comunale. Ferrante adesso parla di «un rinvio diplomatico che fa sperare per un ravvedimento sull'iter da seguire, ma non mi faccio molte illusioni».
«Credo – prosegue Ferrante - che alla fine debba prevalere il buon senso e questo prevarrà solo se tali decisioni avranno una preventiva discussione in Consiglio Comunale. Mi sarei aspettato analoga presa di posizione da parte di qualche consigliere di maggioranza perchè il rispetto dell'istituzione Consiglio è un valore in sé ed è un valore da difendere da parte di tutti, prescindendo dalla colorazione politica. Evidentemente, però, il gancio del potere è troppo forte».
La notizia è stata commentata da Fabrizio Ferrante. Il capogruppo del Pd, non più tardi di sabato, aveva formalmente diffidato il sindaco Tarantini, in qualità di rappresentante legale del socio unico dell'azienda, a non prendere decisioni di tal portata senza il via libera del Consiglio comunale. Ferrante adesso parla di «un rinvio diplomatico che fa sperare per un ravvedimento sull'iter da seguire, ma non mi faccio molte illusioni».
«Credo – prosegue Ferrante - che alla fine debba prevalere il buon senso e questo prevarrà solo se tali decisioni avranno una preventiva discussione in Consiglio Comunale. Mi sarei aspettato analoga presa di posizione da parte di qualche consigliere di maggioranza perchè il rispetto dell'istituzione Consiglio è un valore in sé ed è un valore da difendere da parte di tutti, prescindendo dalla colorazione politica. Evidentemente, però, il gancio del potere è troppo forte».